Seconda intervista a Maurizio Montigiani, Associazione dipendenti – azionisti del Monte dei Paschi di Siena. MPS: risanata? Prospettive e assunzioni

Seconda intervista a Maurizio Montigiani, bancario da lunga data, educatore finanziario e che fa parte dell’Associazione dipendenti-azionisti del Monte dei Paschi e che – da sempre – segue le vicissitudini della banca senese. La precedente intervista la trovate a questo link https://massimomasi.altervista.org/intervista-a-maurizio-montigiani-associazione-dipendenti-azionisti-del-monte-dei-paschi-di-siena/

Nell’articolo del 9 di febbraio dal titolo Pioggia di utili nelle banche. Giorgetti, tutti vogliono MPS: demagogia o illusione? Le prime 300 assunzioni nella banca senese avevo parlato dell’ottima performance della banca senese che – dopo tantissimi esercizi – tornava all’utile con conseguente distribuzione agli azionisti.
Mi sono chiesto – come al solito – dove stava la verità. La Banca è risanata o ha ancora problemi? Chi meglio di Maurizio Montigiani, poteva sciogliere queste dubbi?

D. Allora, Maurizio, come vedi i dati del 2023 presentati da Lovaglio?
 R. I dati sono molto positivi, a due anni esatti dall’arrivo di Lovaglio, che sostituì Bastianini in una fase molto difficile. Ricordiamo che nel 2022 fu necessaria un’ennesima ricapitalizzazione dove il Tesoro aveva dovuto impegnarsi per complessivi 7 miliardi di esposizione. Nel corso di quest’anno il MEF non solo ha potuto recuperare quasi un miliardo, vendendo un quarto della partecipazione, ma l’esercizio si chiude con un utile decisamente superiore alle attese degli analisti che non avrebbero mai immaginato che arrivasse ad oltre 2 miliardi, seppure la maggior parte di esso non sia di natura operativa, pur con il contributo degli extra margini di profitto per i tassi.

D. Quindi anche la Fondazione MPS – tanta cara a voi senesi – avrà un buon riconoscimento con la distribuzione degli utili?

R. Con i suoi 10 milioni di impegno (dei 150 avuti con la transazione delle cause) ha potuto contare e conterà a maggio su un dividendo importante.

D. Un ritorno al dividendo dopo tanti esercizi

R.  Certo, c’è un ritorno ai dividendi dopo 13/14 esercizi. Questo lascia ben sperare perché finalmente c’è qualcosa in termini di ritorni, naturalmente ora bisognerà osservare – siamo a febbraio – se la banca avrà la capacità di continuare con questo trend e di valutare come sono stati realizzati questi profitti e quanto saranno sostenibili nel tempo. Dei 2 miliardi di utili, ricordo che soltanto 315 milioni andranno alla distribuzione dei dividendi, mentre altrettanti verranno accantonati a riserva per evitare il pagamento della tassa sugli extra profitti.

E le cause giudiziarie ancora in essere che fine faranno?

R. Sono una componente pesante che deriva dall’aver smontato nell’esercizio accantonamenti per le cause giudiziarie e questo ovviamente è la cosa che – secondo me – è stata poco prudente. In quanto presentarsi il 22 aprile – quando si avvierà l’udienza per terzo filone che andrà a sentenza il 27 giugno – quindi stiamo parlando del primo semestre di quest’anno – e trovarsi subito nella necessità di coprire in modo più congruo le richieste delle 5.185 parti civili accolte, potrebbe essere un problema. I sindacati hanno affermato che questi utili potrebbero essere “inutili” se ancora si chiudono le filiali, si spostano i colleghi della direzione generale in rete per non fare le assunzioni. Ricordo che erano previste 2700 assunzioni dopo i 4150 esodati, al momento c’è una pattuizione di 300 ingressi su base nazionale, vedremo. Questa euforia viene mitigata dal fatto che ancora ci sono difficoltà e ritardi nei potenziamenti informatici (perfino la presentazione dell’AD si sentiva a tratti), nell’aggiornamento per l’utilizzo di apple pay, nell’adeguarsi alle best practice del mercato.

D. Perciò ci sono ancora problemi?

R. Diciamo la banca si muove ancora molto lentamente, troppo attenta ai costi e quindi questo rischia di rallentare quella che dovrebbe essere invece una situazione di rilancio.  Occorrono investimenti per quanto riguarda il futuro, ed è quello che chiedono i sindacati. Ci sono dei modesti segnali: sono stati avvicendati due soggetti apicali importanti, il primo nella gestione delle Risorse Umane, posto che viene occupato da una persona stimatissima e di grandi capacità di dialogo e questo è un miglioramento. È stato tolto un direttore commerciale perché faceva pressioni commerciali improprie e questa sostituzione è avvenuta con lentezza perché erano molti trimestri che venivano evidenziate dai dipendenti queste criticità. Però qualche segnale c’è.

D. Cosa servirà alla banca nei prossimi mesi?
Probabilmente invece di fare un utile così grande era il caso di fare accantonamenti prudenziali come molti altri operatori finanziari hanno fatto e come gli standard IAS richiedono, perché già in questo trimestre i tassi dovrebbero scendere e quindi i margini non saranno così alti anche nei trimestri successivi. Tutto questo, però, torna utile al Ministero e così non avrà difficoltà se dovesse pensare di diminuire la sua presenza in MPS. Infatti a breve saranno trascorsi 90 giorni di lock up, il divieto di vendere altre azioni. Prima della fine del mese febbraio il Tesoro potrebbe approfittare di una quotazione del titolo che già è salita ben più di quelli 0,25 € del dividendo lordo che percepirebbe solo il 20 maggio ed avrebbe la convenienza a collocare sul mercato, ad esempio un altro 15-20% o magari proprio portarsi dal 39,23 al 19,99%, che è la cosiddetta soglia Opa, che mostra ai regolatori che la banca potrebbe essere scalabile …se poi nessuno la vuole non è colpa da addebitare al primo azionista.

 D. Allora a quel punto MPS potrebbe essere comprata da qualcuno?

Potrebbe dal punto di vista teorico, ma sempre rilevando la quota residua direttamente dal MEF perché sul mercato dovrebbe offrire lo stesso prezzo a non meno del 70% del flottante. Però non accadrà e lo so che sto per dire una cosa un po’ cattiva: per realizzare 3,8 miliardi di ricavi lordi da cui derivano i 2 miliardi di utili (e si capisce che sono troppi e quindi è chiaro che non sono originati dalla gestione tipica ordinaria ripetibile ma sono state smontate le riserve) in bilancio troviamo 3,7 miliardi di NPL netti, tenuto conto che 200 mln. sono stati cartolarizzati, quindi ci sono quasi tante sofferenze creditizie non recuperate quanto il fatturato. Per spiegarlo a chi non ha dimestichezza con questi termini sarebbe come se un giocatore di basket per realizzarti 38 punti perdesse 37 volte la palla, oppure se un cameriere di un pizzaiolo per consegnare 38 spritz ne rovesciasse 37.

D. Quindi che prospettive vedi?
R. Come ho detto prima c’è il problema delle cause. Lovaglio è convinto di vincere tutte le cause perché c’è stata l’assoluzione in Cassazione del vecchio filone di Mussari. Però rimangono in piedi quelle su Viola e Profumo, sia l’ultimo grado di giudizio sul secondo filone che il terzo, del quale attendiamo di conoscere l’entità complessiva del petitum. È evidente che viviamo in un panorama economico complesso: guerra permanente, tassi alti e per fortuna che sul settore creditizio non incide il costo delle materie prime.  Quindi se è stato abbastanza facile fare quest’anno questi utili, in futuro non sarà ripetibile e soprattutto questi risultati – come giustamente chiedono i sindacati – saranno condivisibili con i dipendenti? Quali prospettive di assunzioni congrue, quali prospettive di carriera normali e non solo quote-rosa ci saranno? Ciò vale anche per l’attenta Comunità di Siena che attraverso la Fondazione ha mantenuto una partecipazione importante ad oggi con il suo 0,4% la Fondazione il secondo socio della Banca.

D. 300 nuove assunzioni. Qualcuno grida alla vittoria, ma sono ancora poche rispetto alle oltre 1.700 concordate con il sindacato.

E’ vero, sono ancora poche, ma speriamo che questo sia solo l’inizio perché la difficoltà operativa della banca è nota a tutti e ne patiscono sia i colleghi che i clienti. L’approdo in altre reti di oltre 200 consulenti private e premium è la punta dell’iceberg di una disaffezione che per i più giovani resta una totale mancanza di prospettive paritarie rispetto ai competitor, sarebbe grave vedere ancora laureati con tesi su tematiche specialistiche che ci sono necessarie (ESG, green bond, ecc..) adibiti a mere funzioni di sportello ed il loro ruolo magari tamponato con consulenti esterni. Vediamo.

Ringrazio Maurizio per la chiarezza e – permettetemi un’osservazione – e la franchezza con cui ha risposto alle mie domande.


Questa che avete appena letto è la diciannovesima conversazione-intervista che pubblico sul mio blog.
Le precedenti sono:
1) Conversazione con Roberto Mantovani (@RobertoRedSox): un taxista bolognese differente pubblicata il 11 agosto 2022
2) Intervista-conversazione con Anna Salvaje (@annasalvaje): la donna misteriosa del 15 settembre 2022
3) Intervista a Rudy Bandiera (@rudybandiera): creator, influencer, professore, comunicatore del 21 settembre 2022
4) Conversazione-intervista con Dora Esposito (@doraebasta): “una bionda” da raccontare ed ascoltare attentamente del 10 ottobre 2022
5) Conversazione-intervista con Micaela Buschi: un’adorabile avvocato con tantissimi pregi e qualche difettuccio (che la rendono ancora più simpatica). “Imperdibile” come dicono i suoi fans del 21 ottobre 2022
6) Conversazione – intervista a Monica Lazzari, la Salentina dell’acca (H) finale. La Fornostar di ricette salentine e non solo del 17 novembre 2022
7) Conversazione-intervista con Maria Servidio, da Bari, con simpatia, umorismo e gioia di vivere del 28/11/2022
8) Conversazione-intervista con Antonella Carulli, da Gravina in Puglia al nord Italia con furore, per me la n.1 del 12 dicembre 2022
9) Conversazione-intervista con Annina Botta, una trentenne dalla penna facile ma dolce dolce (almeno così appare) del 11 gennaio 2023
10) Conversazione-intervista con Susi Comizzi, da Pesaro: in fondo volevo essere solo una hippy 🌺🌺🌺🌺🌺 del 23 gennaio 2023
11) Conversazione-intervista con Mariangela Pani, giornalista professionista, felicemente pensionata. del 11/04/2023
12) Conversazione-intervista con Nicoletta Lucheroni, torinese, granata, autrice di “E’ un medicinale” del 5 giugno 2023
13) Conversazione-intervista con Anna Vinci, catanese di Catania del 21 luglio 2023
14) Intervista a Kenta Suzuki, ambasciatore della cultura giapponese in Italia del 21 agosto 2023
15) Conversazione-intervista con Mariateresa Belardo, #lapennallarrabbiata del 15 settembre 2023
16) Conversazione-intervista con la dottoressa Alice Rotelli, dottoressa 2.0 del 23 ottobre 2023
17) Intervista a Maurizio Montigiani, Associazione dipendenti – azionisti del Monte dei Paschi di Siena del 27 novembre 2023
18) Intervista-conversazione con Mario Scelzo, autore del libro “Chiesa in uscita, seguendo Papa Francesco” dell’11 dicembre 2023

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)