Conversazione-intervista con Susi Comizzi, da Pesaro: in fondo volevo essere solo una hippy 🌺🌺🌺🌺🌺

Susi Comizzi con papà Rino – foto originale

Dalla bella Thiene in Veneto, scendiamo di 320 chilometri e arriviamo a Pesaro.
A Pesaro incontriamo Susi (Susanna) Comizzi.
Susi sui social si presenta così: In fondo volevo essere solo una hippy 🌺🌺🌺🌺🌺e come frase preferita ha scelto: Certi amori non finiscono…. Fanno dei PUTTANTOUR e poi ritornano
Chissà cosa vorranno dire queste affermazioni sibilline. Certamente glielo chiederò.
Susi è figlia di un giocatore di calcio, si è trasferita a Pesaro assieme ai suoi genitori. Il padre Rino – nativo di Ro Ferrarese, comune che si è unito a Berra e assieme hanno costituito la nuova realtà comunale chiamata Riva del Po – comincia a giocare nella Spal e poi passa alla Vis Pesaro di cui diventa la vera bandiera della squadra vissina.

Non è stato facile convincerla a sottoporsi a questa conversazione. La prima volta che glielo chiesto mi ha risposto che non è una donna interessante che era un personaggio di nicchia conosciuta solo per chi ha vissuto la notte a Riccione e Ibiza.
Invece credo che Susi – lo posso dire tranquillamente – giovanissima nonna è una donna molto interessante che ci può raccontare tante storie di vita vissuta.

Susi è presente – naturalmente – su facebook (Susi Comizzi), su twitter con il nick name @mahn40993776 con oltre 2.300 follower e Instagram (susi_comizzi) con oltre 500 followered è presente anche su tik tok.
E cosa fa Susi su tik tok? Ne volete un esempio prima di iniziare?
Eccolo:

Video da tik tok di Susi – su sua espressa approvazione

Bando alle ciance, andiamo a conoscere meglio Susi…

D. Ciao Susi. Naturalmente credo che Susi stia per Susanna, vero? E perché questo diminutivo?

R. Mi chiamo Susanna, perché quando sono nata mio padre era in trasferta in Sardegna e giocava credo contro il Cagliari. Quindi in comune a registrarmi c’è andato mio nonno paterno che era fissato con la settimana enigmistica “quesito con la Susi”. E da lì il nome.

D. Cominciamo questa conversazione partendo dalla geolocalizzazione. Tuo papà, di cui parleremo dopo approfonditamente, è nato a Ro Ferrarese. Quindi hai radici ferraresi?

R. Sono nata a Ferrara, in via Aria Nuova 54
Conosco, ho studiato a Ferrara, vicino al Palazzo dei Diamanti …

Ma a due anni mi sono trasferita qui perché mio papà era stato acquistato dalla VIS PESARO

Susi Comizzi – foto tratta da facebook

D. Sul tuo profilo facebook non nascondi – come molti/e (nota il maschile prima del femminile) la tua età, non la scriverò, ma te le porti non bene, benissimo. Non ti chiedo la ricetta della tua eterna gioventù ma almeno un segreto me lo racconti?
R.
Il segreto è che cerco di mantenermi e curarmi il più possibile. Poi credo che molto faccia anche il carattere. E nelle foto tolgo le rughe! Che poi fanno tutte così 😉

D. Sul tuo profilo facebook scrivi che hai frequentato Architettura e arredamento d’interni presso istituto d’arte, me ne parli?

R. Ahahah della scuola cosa vuoi che ti dica? Si ho fatto istituto d’arte sezione architettura e arredamento Però ero un po’ molto casinista 😂😂. Io mi divertivo tantissimo, ridevo e non studiavo. E pensavo solo al sabato sera pregando mio padre che mi portasse alla Baia degli Angeli, a Gabicce.

Il figlio di Susi

D. Domanda strettamente personale. Scrivi spesso che sei innamorata di tuo figlio
R.
Mio figlio è il mio orgoglio, non riesco a capire come abbia potuto io fare tanto

D. E della tua famiglia cosa mi racconti?

R. La mia famiglia per me è e sarà sempre il mio unico vero punto di riferimento. Il vero amore: i miei genitori, mia sorella e mio figlio con Lori. I due più grandi amori maschi sono certamente loro. In fondo credo di aver amato solo papi come uomo

Susi con Lori (il nipotino) foto tratta da facebook con mia grafica per cancellare volto bimbo. Vi assicuro è bellissimo

D. Cosa vuol dire per te essere nonna?
R.
Devo dire che quando mio figlio mi ha detto che sarei diventata nonna mi ha preso un colpo. Già la parola nonna mi sa di vecchio e io ho il terrore della vecchiaia. In più nonna, cazzooo nooo. Ero ancora una “ragazza” 😂. Poi quando l’ho visto per la prima volta, quel faccino meraviglioso me ne sono innamorata perdutamente. E adesso sono la nonna più fiera del mondo

D. Adesso affrontiamo un tema molto caro ma che ti farà un po’ soffrire. Recentemente hai scritto un post in cui dicevi: “Niente è più triste di un Natale senza un padre da 3 anni”. E questa frase mi ha impressionato. Mi parli del sentimento che avevi con il tuo papà?
R.
Mio padre è stato il papà più bello più grande che si possa desiderare. Sono stata molto fortunata, lui era divertente, buono, simpatico. Per la sua famiglia ha dato la vita: Lui era mio padre e la sua mancanza nessuno nella mia vita potrà mai sostituirlo.

Rino Comizzi – foto tratta da Lo Specchio

D. Restiamo sul tuo papà. Calciatore di un calcio che non esiste più. Mi piacerebbe che tu raccontasti la vita di un calciatore di quei tempi dall’inizio, cioè nella Spal.
R.
Mio papà è nato per giocare a calcio. Era piccolo quando mio nonno lo andava a cercare e si arrabbiava perché lo trovava sempre nel campetto del prete con il pallone ai piedi. Non voleva che perdesse tempo così e voleva che studiasse e trovasse in lavoro per aiutare la famiglia. Ma una passione così forte nessuno la può fermare ed ecco che giovanissimo ha iniziato a giocare nella SPAL. Ha giocato anche nella nazionale juniores e mio nonno finalmente ha iniziato ad andare a vedere le sue partite. Devo dire che era bravo, peccato che a quel tempo i calciatori non guadagnavano proprio niente😂😂. Poi doveva esser preso dal Bologna, aveva già consegnato il cartellino ma per una serie di disguidi la cosa non andò in porto.
D. Poi Rino passò alla Vis ed è arrivato a Pesaro…
R.
E qui è nata mia sorella, mio figlio e qui con lui e il calcio abbiamo iniziato la nostra vita.

La Vis Pesaro, Rino Comizzi è quello che tiene il pallone – foto tratta dalla storia della Vis Pesaro

D. Comizzi diventa una bandiera di quella squadra con tanto di record di presenze nei vari campionati…
R.
Comunque detto tra noi, dopo mille domeniche sportive, mille partite dovute vedere per forza, ho un totale rifiuto per il calcio😂

D. E lo hai visto quando partecipò alla Domenica Sportiva allora condotta da Enzo Tortora?
R.
No Massimo non l’ho visto alla tele perché ne avevo le scatole piene del calcio.
D. Ho letto che dopo aver smesso di giocare continuava però a frequentare il campo della Vis Pesaro…
R.
Si perché verso i 40 anni ha preso l’abilitazione per fare l’allenatore a Coverciano e anche lì tutta la famiglia in trasferta 😂😂😂 ma cosa te lo dico a fare. Una vita per il calcio
D. Dopo il calcio è diventato dipendente dell’azienda Municipalizzata Gas e Acqua, se non sbaglio…
R.
Si era impiegato l’ASPES E li ha lavorato fino alla pensione

D. Dopo questa carrellata sul tuo papà, torniamo a Susi. Quali lavori ha svolto?

R. I miei lavori😂😂😂, la commessa e la discodance

Susi con la mamma – foto tratta da facebook

D. Adesso passiamo nella fase più ludica e divertente di questa conversazione. Intanto mi spieghi che significato hanno gli incipit su Facebook e Twitter: In fondo volevo essere solo una hippy e Certi amori non finiscono…. Fanno dei PUTTANTOUR e poi ritornano?
R.
Quando dico che in fondo volevo essere una hippy è vero. Io li conosco i veri hippy e li ho sempre “invidiati” per come hanno scelto di vivere, senza convenzioni, senza il dover per forza apparire o dimostrare chi si è. Noi viviamo in una società che sin da piccoli ci porta al voler essere sempre all’altezza di ogni situazione. È veramente difficile cercare di esser sempre all’altezza e anche se lo sei lo devi comunque dimostrare. La libertà di essere quello che vorresti veramente essere è il vero senso della vita. Quella dei puttantour possiamo passarla 😂😂😂😂

Susi a Ibiza – foto tratta da facebook

D. E adesso parliamo della “tua terra promessa”, almeno credo: Ibiza. Dai facci un affresco di quel posto meraviglioso. Cosa rappresenta per te Ibiza?
R.
Ibiza te la spiego in due parole: IBIZA per me non è solo un posto che amo, dove ho ancora amici che amo. Ibiza è un sentimento, è l’odore, i colori, il modo di vivere. Questo è quello che amo di più di Ibiza

D. Però, diciamo la verità, anche Pesaro ti piace molto…
R.
Pesaro è la mia città, conosco ogni angolo, ogni anfratto. Non potrei non amarla, qui c’è mio padre, c’è la mia vita
D. A proposito di divertimenti: che musica ascolti?
R.
La musica mi piace tutta, non quella di adesso però. Ma se devo scegliere: funky, Chillout o i grandi delrock
D. Altre tue passioni: scarpe e vestiti. Non male come passioni!
R.
Ahahah le scarpe e i vestiti sono state una passione anche un po’ obbligate. È il mio lavoro da 40 anni. Se non fossi fissata non avrei mai potuto far questo mestiere

D. Domanda a brucia pelo: cosa faresti ad uno che si permettesse di graffiarti la tua potente Mini?
R.
Uno che mi tocca o rovina la mini …non puoi capire. Minimo lo meno 😂😂😂😂

D. Una curiosità: cosa ne pensi del fritto misto di pesce? E dove consigli di mangiarlo?

R. Ahahahah … Il fritto misto di pesce è il segno che Dio esiste 😂😂😂😂. Vabbè qui al mare è buono quasi ovunque. Ma gli scampi in kataifi al ristorante Cozza Amara fanno resuscitare i morti.

D. Cosa mi racconti della polenta abbrustolita. Anche una mia passione…
R.
Massimo, la polenta è buona sempre, mattino, pomeriggio e sera. Abbrustolita … un orgasmo

Susi linguaccia – foto tratta da facebook

D. Passiamo ora alla Susi casalinga: con i fornelli come va?
R.
Per quanto riguarda me come cuoca, giuro so cucinare anche molto bene. Ma non ho voglia di far niente. Poi io sola e sempre a dieta e non cucino proprio niente
D. Sui social parli spesso di Netflix. Ti piace? Quale serie ti hanno più entusiasmato?
R.
Mi piace tantissimo guardare la tele e per una come me Netflix è come una droga. Se inizio una serie che mi piace posso guardarla anche 12 ore no stop. Tantissime me ne sono piaciute, non credo ce ne sia una in particolare, forse VIS A VIS
D. Ho trovato sui tuoi social molti richiami a Monica Bellucci (a me piace da morire). Come mai?
R.
Mi piace Monica Bellucci, la Ferilli ecc., perché mi piace la bellezza e credo che nella donna ci sia la massima espressione
D. Rimaniamo sempre sui social: facebook, twitter, tik tok, raccontami le tue esperienze
R.
Le mie esperienze sui social sono molto limitate. Per fortuna ho conosciuto tante donne come Cristina, Dora, Moni e Paola. E già questo è bellissimo

D. Come vedi questo mondo? E hai mai avuto problemi con haters o molestatori?
R.
No grazie a Dio non ho avuto problemi. Qualche donna mi ha rotto i maroni, ma è una cosa molto ai margini della mia considerazione
D. Infine parliamo di attualità. Le Marche in questi ultimi mesi sono state al centro di cataclismi naturali: alluvione e terremoti. Paura?
R.
Le mie Marche sono belle ma ballano troppo. Tra alluvioni e terremoto, poteva andare meglio. È stato un incubo e ancora la terra trema. Speriamo che smetta presto.

Susi – foto tratta da facebook

D. Siamo alla fine Susi. Questa conversazione non può che finire parlando dei problemi sociali del nostro paese: il razzismo e i femminicidi. Tu cosa ne pensi?
R.
Tu lo sai, io detesto il razzismo che regna nell’ignoranza. Il femminicidio è una cosa talmente orribile che è difficile da comprendere. Ma purtroppo ormai ci stiamo abituando anche a quello. Ammazzano donne di continuo e ci deve essere più protezione e sicurezza per noi, occorrono più leggi a tutela di noi donne.

D. Infine la politica. Un tuo parere su quello che sta succedendo in Ucraina

R. La guerra in Ucraina è una guerra tra Russia e Nato e spero solo si fermi lì. Spero che smetta per tutti quei morti e per tutti noi.
D. Ultima domanda. Come vedi la situazione politica in Italia?
R. Non mi piace affatto, come la nostra situazione politica. Peggio di così per me non poteva andare

D. E come al solito chiudo come Marzullo: fatti una domanda e datti una risposta.
R.
Susi qual è per te il senso della vita? Riuscire a ridere anche quando ti senti morire perché niente è più difficile di vivere.


Beh, devo dire che tanta fatica per convincerla, n’è valsa la pena.
Abbiamo scoperto una Susi hippie ma legatissima alla famiglia, una Susi scatenata.
Il bello di queste conversazioni-interviste – lo ripeto per l’ennesima volta – è la spontaneità e la leggerezza anche quando si trattano temi importanti. E anche in questa occasione la spontaneità (e tante risate) ha trionfato.

Bene. Anche in questo caso non chiedetemi il numero di telefono di Susi, questione di privacy anche se tutta la conversazione è avvenuta tramite WhatsApp.
Buona vita Susi. Grazie per le sane risate e la gioia di vivere.


Questa che avete appena letto è la nona conversazione-intervista che pubblico sul mio blog. Le precedenti sono:
1) Conversazione con Roberto Mantovani (@RobertoRedSox): un taxista bolognese differente pubblicata il 11 agosto 2022
2) Intervista-conversazione con Anna Salvaje (@annasalvaje): la donna misteriosa del 15 settembre 2022
3) Intervista a Rudy Bandiera (@rudybandiera): creator, influencer, professore, comunicatore del 21 settembre 2022
4) Conversazione-intervista con Dora Esposito (@doraebasta): “una bionda” da raccontare ed ascoltare attentamente del 10 ottobre 2022

5) Conversazione-intervista con Micaela Buschi: un’adorabile avvocato con tantissimi pregi e qualche difettuccio (che la rendono ancora più simpatica). “Imperdibile” come dicono i suoi fans del 21 ottobre 2022

6) Conversazione – intervista a Monica Lazzari, la Salentina dell’acca (H) finale. La Fornostar di ricette salentine e non solo del 17 novembre 2022
7) Conversazione-intervista con Maria Servidio, da Bari, con simpatia, umorismo e gioia di vivere del 28/11/2022
8) Conversazione-intervista con Antonella Carulli, da Gravina in Puglia al nord Italia con furore, per me la n.1 del 12 dicembre 2022
9) Conversazione-intervista con Annina Botta, una trentenne dalla penna facile ma dolce dolce (almeno così appare) del 11 gennaio 2023

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)