Conversazione-intervista con la dottoressa Alice Rotelli, dottoressa 2.0

Dottoressa Alice Rotelli

In questi giorni la dottoressa Alice Rotelli è stata fatta oggetto di attacchi sconsiderati, sui social, da parte di novax perchè difende le vaccinazioni e la medicina vera e non quella del fai da te e – tanto per non farsi mancare nulla – anche dagli antiabortisti dopo un post in cui prende le difese di un diritto delle donne.
Proprio per difendere l’onorabilità e la saggezza della dottoressa Rotelli, ripubblico la sua intervista che mi ha concesso nell’ottobre scorso.
Dedicate alle capre e agli ignoranti


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Ho sempre sostenuto che l’universo dei social è composto da “pianeti vivibili” e “pianeti invivibili”.
La dottoressa Alice Rotelli appartiene certamente a quel mondo di cui non puoi farne a meno, non puoi non leggere i suoi post, sia quando parlano di medicina che quando affrontano tematiche “mistiche” o ilari come la liquefazione del sangue di San Gennaro.
Alla dottoressa Rotelli avevo già dedicato un articolo – nel mese di agosto – e più esattamente il 2 agosto dal titolo Sui social capita: conoscenze speciali per risposte speciali in cui invitavo coloro che scrivono post ad attenersi alle cose che conoscono perché corrono il rischio di incontrare – spesso – qualcuno che ne sa più di loro. E la figura di m… è sempre all’orizzonte.
La scorsa settimana – non so ancora spiegarmi come ho “potuto” e “osato” – ho chiesto alla dottoressa Rotelli se era disponibile ad entrar a far parte di quel “gruppo selezionato” (peccato di supponenza) di persone con le quali interagisco sui social con le mie solite conversazioni-interviste.
La dottoressa Rotelli si è resa immediatamente disponibile così: “Un’intervista? Perché no…“.
Il problema, almeno per me, è stato: e adesso cosa le chiedo? Di cosa possiamo parlare? Poi scorrendo i suoi post, nei suoi social, spunti ne ho trovati parecchi. La dottoressa è gentile con chi lo merita ma piccante (e mi fermo qui) con gli arroganti e i saccenti, per non parlare di coloro che negano il valore della medicina.
Penso che da questa conversazione-intervista che svaria sia sui problemi medici (la Sanità è uno dei problemi del nostro paese) che su temi più leggeri possa far conoscere – ancor meglio – questa bella persona.
Allora cominciamo a conoscerla meglio.
La dottoressa Alice Rotelli è – copio dalle sue bio – Chirurgo vascolare e divulgatore scientifico. È appassionata di medicina, arte, disegno, fotografia e golf e le occorrerebbe giornate da 36 ore. Scusate se è poco.
La dottoressa Alice Rotelli ha un sito web www.alicerotelli.it; su Facebook la potete trovare a questa pagina  https://www.facebook.com/profile.php?id=100063533053889 , che conta oltre 38.000 followers; su X (ex Twitter) con l’account https://twitter.com/Rotelli_MD, con oltre 8.400 follower e su Instagram come alicerotelli_md, con oltre 1500 follower. E’ inoltre presente su Tik Tok e Linkedin.
Nota di servizio. Parleremo spesso in questa intervista di video, di divulgazione. Purtroppo uno dei limiti di questa piattaforma è che non è un broadcast e quindi i video o reels postati su Facebook o Tik Tok non sono riproducibili direttamente ma solo con il loro link. Per farvi vedere – mi rivolgo a chi non avrà nè la voglia nè il tempo di cliccare sui link che troverete nel corso dell’intervista – il lavoro di divulgazione della dottoressa Rotelli, attraverso uno dei pochi video che ha inserito su Youtube in quanto questa piattaforma di blog consente la pubblicazione

Ma bando alle ciance e siccome ho un sacco di domande da fare iniziamo subito

D. Dottoressa Rotelli, la prima domanda è una curiosità: che differenza c’è tra un chirurgo vascolare e un cardiologo?
R
. Il cardiologo è lo specialista che si occupa delle patologie legate prettamente al cuore. Il chirurgo vascolare, invece, si occupa delle patologie del sistema circolatorio (quindi arterie, vene e vasi linfatici).

D. Quali sono i campi in cui è specializzata?
R.
Sono un chirurgo vascolare e mi occupo principalmente di diagnostica e di flebologia (quindi le patologie che interessano il sistema venoso); ho inoltre un master in medicina estetica.

D. Lei scrive che fa divulgazione scientifica. Bene, c’è n’è bisogno, ci può raccontare in cosa consiste questa sua attività?
R.
Svolgo questa attività soprattutto mediante i canali social sopracitati, cercando di spiegare in maniera didattica quelli che sono gli argomenti di maggior interesse in ambito medico-scientifico. Divulgare la scienza significa diffondere teorie, concetti, studi in maniera semplice e comprensibile al grande pubblico.

D. I video che lei pubblica sui suoi social sono un raro esempio di come si può fare informazione in maniera da arrivare direttamente anche a coloro che conoscono poco o sono diffidenti verso la medicina. Ho notato anche un miglioramento dal punto di vista dell’editor, ad esempio questo è uno degli ultimi video pubblicati e che parla della chemofobia (paura della chimica) https://www.facebook.com/reel/692832992834272


R.
Il feedback che ho ricevuto è positivo, ma essendo un’attività che ho iniziato da pochissimo, ci sono continui margini di miglioramento… si cresce e si impara man mano.

D. Ho letto che rimpiange Piero Angelo. Anch’io, tanto. Si ispira a lui nel preparare questi video?
R.
Diciamo che ho una linea mia, i video che preparo sono molto brevi (i reel hanno una durata massima di 90 secondi) e pertanto sono delle “pillole” di medicina. Evito balletti, gag e musichette perché, essendo un medico, è meglio tenere un basso profilo. Umorismo ed ironia vanno usati in maniera sapiente e non eccessiva per non scadere nel ridicolo o nel cabaret…

D. Durante la pandemia si diceva “ne usciremo migliori”. Ho l’impressione che non sia proprio così. Perché secondo lei c’è questo attacco alla medicina, ai medici?
R.
In questi tre anni si è dato ampio spazio a tutti, sia a personaggi seri e competenti in ambito medico-scientifico, sia ai cosiddetti “ciarlatani”. Il risultato è stato il dilagare inarrestabile di bufale, fake news, disinformazione. Ciò ha comportato una totale perdita di fiducia e stima nei confronti dei medici, degli scienziati e della scienza in generale proprio perché il cittadino ha perso i suoi riferimenti e si è ritrovato nella confusione più totale.

D. Lei si è esposta nell’iniziativa contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari. Ma dove è arrivata la cattiveria umana?
R.
La cattiveria (condita dall’esasperazione e dall’ignoranza) è dilagante ed inarrestabile. Io spesso temo per la mia incolumità, visti i numerosi attacchi (per il momento solo virtuali) che ho ricevuto.

D. Lei scrive Avere fiducia nella scienza” è l’affermazione più antiscientifica di sempre. Mettere in discussione la scienza è il modo in cui si fa scienza! Ce lo può spiegare?
R.
La scienza non è verità. La scienza semmai ci aiuta a TROVARE la verità. E per fare ciò si segue il metodo scientifico. Pertanto, non dobbiamo trattare la scienza alla stregua di una religione: non si deve aver fiducia nella scienza, semmai ci si deve affidare al metodo scientifico. Per citare la senatrice E. Cattaneo, “Imparare a ragionare “con metodo” vuol dire applicare continuamente lo spirito critico a tutto ciò che si apprende e si afferma”.

D. Approfitto della sua gentilezza e disponibilità. Mi può spiegare la differenza tra vaccino e siero? Visto che i novax fanno un’estrema confusione tra questi due termini?
R.
VACCINO

Il vaccino è un farmaco che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi, deputati a combattere i microrganismi causa di malattia. In pratica, quando ci vacciniamo, il nostro corpo reagisce come se stesse affrontando un’infezione, senza tuttavia averla contratta. La vaccinazione lo rende cioè capace di riconoscere, attraverso lo sviluppo della memoria immunologica, l’agente estraneo contro cui il vaccino è diretto e di innescare una risposta immune, molto più velocemente di quanto avverrebbe in risposta a una infezione naturale in una persona che non abbia precedentemente contratto la malattia (immunizzazione attiva).

SIERO

Il siero è la parte liquida di un fluido biologico, in particolare del sangue. Dopo la centrifugazione, il sangue si divide in una parte corpuscolata e una parte liquida la quale è detta plasma. Il plasma senza i fattori di coagulazione (come il fibrinogeno) viene detto siero. In ambito immunologico, il siero viene somministrato a soggetti già malati per aiutarli a contrastare, attraverso la presenza di un numero limitato di anticorpi esterni, la malattia in atto. L’organismo della persona a cui viene iniettato il siero non “impara” a produrre quegli anticorpi specifici che riceve, ma viene semplicemente aiutato da essi (processo di immunizzazione passiva).

D. Secondo lei questa diffidenza nei confronti dei vaccini da dove nasce?
R.
Nasce da una comunicazione non chiara che ha creato non poca confusione nei cittadini. Si è dato ampio spazio, soprattutto attraverso i media, a notizie ed informazioni contraddittorie e contrastanti. Da cui, l’incapacità di discernere le informazioni affidabili da quelle fallaci.  

D. Cosa pensi dei tanti falsi medici che si affacciano alla ribalta dei social causando anche tanti danni alla salute?

R. Credo che la comunicazione abbia fatto, in questi anni, molti più danni del virus.
Dar voce a ciarlatani che portavano dati non validati o non supportati da evidenze scientifiche non ha fatto altro che alimentare la fiamma della disinformazione, andando così a minare la fiducia nella medicina e, in senso più ampio, nella scienza.
Purtroppo molte persone hanno dato credito e ascolto a tali personaggi, curandosi con terapie e trattamenti non validati dai protocolli ufficiali (una su tutte, l’Ivermectina), mettendo così a rischio la propria salute.

D. Lei in molti post parla di CBD che traduco in cannabis light. Ci spiega perché secondo lei – terapeuticamente – è utile? E a cosa serve? E perché in Italia si cerca di ostacolarla?
R.
Il CBD non produce alcun effetto psicoattivo e le sue principali proprietà sono associate ad effetti medicinali: può essere impiegato per il controllo di panico, ansia e psicosi (es. deliri, allucinazioni, paranoia) ma anche per il trattamento di patologie come il Parkinson, l’Alzheimer o l’epilessia. Interagisce con i recettori del sistema endocannabinoide, agendo nel ridurre gli stati ansiosi ma senza sviluppare la sensazione di “sballo” tipica, invece, del THC. Spesso il CBD viene confuso con il THC e viceversa, motivo per il quale viene ostacolata.

D. In questo post mi ha bruciato la prima domanda che volevo rivolgerle appena l’ho conosciuta sui social e cioè lei scrive su X: “Esiste addirittura Barbie DOTTORESSA: com’è che nonostante questo continuate ancora a chiamarci “SIGNORINA”? Ecco, perché, perché!!!
R.
Perché spesso manca il rispetto nei confronti della donna e dei ruoli che può ricoprire. Per alcuni è difficile accettare che alcuni mestieri (in questo caso, il chirurgo) possano essere svolti da una donna, ritenendoli ancora appannaggio degli uomini. Viviamo in un Paese dove la mentalità patriarcale è ancora molto diffusa.

D. Ancora. Lei scrive: La rivincita di noi donne chirurgo! … una consolazione però un po’ magra dato che, nella realtà, ci sono ancora prevaricazione, mancanza di riconoscimento e di rispetto, maschilismo, arrivismo e concorrenza. Insomma, è spesso un ambiente tossico. Ma l’aria che si respira è questa anche negli ospedali?
R.
Soprattutto negli ospedali.

D. Ed ora veniamo a domande meno impegnative. Ecco perché lei oltre a essere dottoressa e impegnata su più fronti è sempre una giovane ragazza. A proposito io conosco la sua età (ma da anziano gentiluomo non la rivelo nemmeno sotto tortura) solo per aver letto un post in cui rispondeva piccata ad uno che la definiva alle prime armi, che ha XX anni e che da XX anni è medico. Quindi oltre che fare differenze tra uomo e donna, si guarda anche all’età o all’aspetto fisico?
R.
Ogni tanto vengo giudicata per l’età e per l’aspetto fisico ma, fortunatamente, la maggior parte delle persone guarda piuttosto alle mie competenze e alle mie capacità.

D. Veniamo alle passioni della dottoressa Rotelli: Viaggi, golf, disegno, fotografia e arte. Dove trova il tempo?
R.
Me lo chiedo spesso anche io… Alla fine tutto sta nell’organizzarsi. Cerco di ritagliarmi il giusto spazio per coltivare le mie passioni. In realtà ne avrei tante altre oltre quelle elencate, ma mi servirebbero almeno dieci vite!
D. Qualche aneddoto o esperienza?
R.
Come chirurgo, di aneddoti ed esperienze ne avrei in abbondanza… ma alcuni sono troppo macabri da raccontare! Poi vi spaventate…

D. Domanda bizzarra: quanto le è piaciuta la serie X files? A me tantissimo!!!
R.
L’ho seguita poco perché quando sono uscite le prime stagioni ero ancora piccola (8-9 anni). Successivamente ho visto qualche puntata ma non tutta la serie e devo dire che comunque mi ha affascinata parecchio.

D. Cinema e televisione c’è tempo per loro. Quali programmi preferiti?
R.
Adoro il cinema, guardo una valanga di film. Come programmi più “leggeri”, mi piace molto l’Eredità.

D. Infine. Libri. Che genere, oltre quelli scientifici e medici?
R.
Leggo un po’ di tutto, soprattutto gialli e thriller psicologici. Adoro autori come Dan Brown e Donato Carrisi, giusto per fare un paio di nomi.

D. Geolocalizziamo la dottoressa Rotelli? Dove vive?
R.
In Friuli Venezia Giulia, mi divido tra Pordenone e Trieste.

D. A proposito di web lo sa che lei è una delle mie preferite nella raccolta settimanale del “meglio o il peggio del web”, perché è diretta e intelligente. La battuta sulla liquefazione del sangue di San Gennaro (qui a sinistra) non è bella, è meravigliosa
R.
Ogni tanto mi piace essere ironica e pungente, ovviamente sempre nel rispetto altrui.

D. Torniamo all’Alice Rotelli studentessa. Facoltà?

R. Medicina e chirurgia. Sei anni. Poi altri cinque di specializzazione in chirurgia vascolare.

D. Ha già scritto delle pubblicazioni?
R. Ho collaborato alla stesura di qualche lavoro scientifico quando ero specializzanda, adesso collaboro con il Cicap per il quale ho scritto qualche articolo.
D. Possiamo darci del tu, pur nel rispetto del tuo ruolo?
R. Certamente

D. Ci parli della tua esperienza della settimana scorsa al Cicap? (da Wikipedia: Il CICAP è un’organizzazione educativa senza fini di lucro, fondata nel 1989 per promuovere un’indagine scientifica e critica nei confronti delle pseudoscienze, del paranormale, dei misteri e dell’insolito, con l’obiettivo di diffondere la mentalità scientifica e lo spirito critico)
R. Sono stati tre giorni intensissimi, vorticosi, ricchi di incontri e convegni, uno più interessante dell’altro. Mi sono sentita letteralmente nel Paese delle Meraviglie! Ho potuto finalmente incontrare dal vivo i miei divulgatori preferiti e conoscere altrettante persone eccezionali. Ho esplorato la nostra galassia con Amedeo Balbi e osservato la terra dall’ISS con Luca Parmitano, approfondito il tema della medicina alternativa con Edzard Ernst, riscoperto aneddoti sulla poliomielite con Agnese Collino, riflettuto sul mondo della tecnologia assieme a Massimiano Bucchi, conosciuto il mondo della sceneggiatura e del fumetto con Dario Bressanini e Tito Faraci, imparato qualcosa di più sul mondo della plastica con Ruggero Rollini, approfondito il tema della crisi del nostro SSN con Nino Cartabellotta, ricordato Piero Angela con Massimo Polidoro, approfondito aneddoti scientifici con Beatrice Mautino ed Emanuele Menietti, ascoltato Antonella Viola e Silvio Garattini parlare di prevenzione, incontrato Paolo Attivissimo e molti altri… insomma, c’erano talmente tante conferenze da far girare la testa! … e probabilmente ho dimenticato di nominare anche qualcuno. Sono tornata a casa con i neuroni che facevano i salti di gioia e con ancora più curiosità e voglia di imparare… perché, come disse Piero Angela, ora tocca a noi fare la nostra parte. E io la mia continuerò a farla con sempre più entusiasmo!

D. Pensava di cavarsela senza parlare di politica? Non voglio metterla in difficoltà. Mi interessa un suo parere sulla questione Sanità pubblica

R. Argomento troppo lungo da affrontare in due righe…

D. Anche questa è una domanda che ho rivolto a tutte le mie amiche virtuali con cui ho conversato: mai avuto problemi con haters o molestatori?
R.
Si, molti. Per il momento solo problemi “virtuali”.

D. E infine cosa ne pensi delle influencer, tipo Ferragni? Anche perché anche lei – nel suo nobile campo – lo è
R.
Non mi piace l’appellativo “influencer”. Sono una divulgatrice, è una cosa ben diversa. Ad ognuno il suo.

D. Infine, come al solito, concludiamo imitando Marzullo: si faccia una domanda e si dia una risposta
R.
Mi chiedo spesso se tutto ciò che ho fatto e che sto facendo abbia un senso… la risposta è: sicuramente SI. Per citare Piero Angela, adesso tocca a me fare la mia parte per cercare di dare un contributo costruttivo e positivo per la società.


L’intervista finisce qui.

Voglio però segnalarvi due video molti interessanti della dottoressa Rotelli. Il primo di carattere medico

https://www.facebook.com/profile.php?id=100063533053889 Trattamento dell’aterosclerosi mediante il confezionamento di bypass

Il secondo … ironico e pungente, come ha detto durante l’intervista.

Che dire dopo questa lunga e affascinante conversazione? E’ di oggi la notizia della fuga dei medici dagli ospedali – dal pronto soccorso in particolare -, delle multe per troppo lavoro durante il Covid. Insomma la sanità – soprattutto quella pubblica – in Italia è molto ammalata.

Io spero e credo in queste nuove generazioni che la dottoressa Alice Rotelli ben rappresenta. Non più il solito vecchio medico seduto dietro ad una scrivania ma il medico che offre informazioni, che fa informazione, che cura – e la telemedicina serve a questo – anche a distanza.

Insomma grazie dottoressa Alice Rotelli.

Un’ultima cosa.
Questa intervista-conversazione è stata effettuata tramite whatsapp ma la dottoressa Alice Rotelli non conosce queste mie conclusioni.
E vorrei strapparle una promessa: ogni 5/6 mesi, ripetiamo questa conversazione? Mi auguro che mi risponda di sì.

Vi invito caldamente a leggere i suoi social, sono veramente interessanti.

GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE DOTTORESSA ALICE ROTELLI


Questa che avete appena letto è la sedicesima conversazione-intervista che pubblico sul mio blog.
Le precedenti sono:
1) Conversazione con Roberto Mantovani (@RobertoRedSox): un taxista bolognese differente pubblicata il 11 agosto 2022
2) Intervista-conversazione con Anna Salvaje (@annasalvaje): la donna misteriosa del 15 settembre 2022
3) Intervista a Rudy Bandiera (@rudybandiera): creator, influencer, professore, comunicatore del 21 settembre 2022
4) Conversazione-intervista con Dora Esposito (@doraebasta): “una bionda” da raccontare ed ascoltare attentamente del 10 ottobre 2022
5) Conversazione-intervista con Micaela Buschi: un’adorabile avvocato con tantissimi pregi e qualche difettuccio (che la rendono ancora più simpatica). “Imperdibile” come dicono i suoi fans del 21 ottobre 2022
6) Conversazione – intervista a Monica Lazzari, la Salentina dell’acca (H) finale. La Fornostar di ricette salentine e non solo del 17 novembre 2022
7) Conversazione-intervista con Maria Servidio, da Bari, con simpatia, umorismo e gioia di vivere del 28/11/2022
8) Conversazione-intervista con Antonella Carulli, da Gravina in Puglia al nord Italia con furore, per me la n.1 del 12 dicembre 2022
9) Conversazione-intervista con Annina Botta, una trentenne dalla penna facile ma dolce dolce (almeno così appare) del 11 gennaio 2023
10) Conversazione-intervista con Susi Comizzi, da Pesaro: in fondo volevo essere solo una hippy 🌺🌺🌺🌺🌺 del 23 gennaio 2023
11) Conversazione-intervista con Mariangela Pani, giornalista professionista, felicemente pensionata. del 11/04/2023
12) Conversazione-intervista con Nicoletta Lucheroni, torinese, granata, autrice di “E’ un medicinale” del 5 giugno 2023
13) Conversazione-intervista con Anna Vinci, catanese di Catania del 21 luglio 2023
14) Intervista a Kenta Suzuki, ambasciatore della cultura giapponese in Italia del 21 agosto 2023
15) Conversazione-intervista con Mariateresa Belardo, #lapennallarrabbiata del 15 settembre 2023

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

2 Risposte a “Conversazione-intervista con la dottoressa Alice Rotelli, dottoressa 2.0”

  1. Vesna Savkovic (da Facebook)
    Piccoli ,,divulgatori” formati ad avvelenare i pensieri e corpi delle future generazioni crescono di potere perché il potere li fa crescere dando lo spazio che altrimenti non avrebbero mai potuto avere . Li scelgono poveri e senza anima , contenitori vuoti da riempire di 💩 che spargeranno caminfacendo .
    Ma tempi sono cambiati ….
    tic toc tic toc. ….

  2. Sulla mia bacheca di facebook e del mio blog non sono graditi i commenti deliranti dei novax e di coloro che non credono nella medicina. Per voi ci sono siti appositi

I commenti sono chiusi.