Conversazione-intervista con Anna Vinci, catanese di Catania

Anna Vinci

Ho scritto nella precedente conversazione-intervista con Nicoletta Lucheroni che “l web, i social –
nonostante tutto – possono riservare delle belle sorprese
“.
Anche Anna è stata – ed è, per me – una grande e meravigliosa sorpresa.
Il problema è che di Anna non so assolutamente nulla. La sua bio – su Facebook – lascia spazio alla più
fervida fantasia in quanto è praticamente vuota.
Potrei intitolare questo pezzo: la bella sconosciuta.
Se andate nella sua bio (su facebook) la troverete praticamente vuota. L’unica concessione al suo pubblico
è: Qui il mio parere non conta un cazzo. Figurati il tuo. Più chiaro di così.
Anna, si dipinge così: Mai confondere carattere e atteggiamento: il mio carattere dipende da come sono
fatto io, il mio atteggiamento dipende da come ti comporti tu
.
E non a caso, la sua citazione preferita è: Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci.
Unica concessione che lascia al personale è “Anno 2012: ho smesso di fumare“.
Allora quali sono le caratteristiche di Anna che mi hanno colpito? Intanto la foto profilo è una faccia da
furbetta” che lascia capire che è molto “pepatina”. Non è un caso che i suoi post sono sempre molto
taglienti ed ironici.
Non le manda dire a nessuno, principalmente agli “attuali attori che compongono il governo e i partito di
maggioranza
”.
Come scrivevo prima Anna è presente su facebook con il suo vero nome (ma sarà così?) e su twitter con
@annavinci6.
La domanda che potrà sorgere spontanea a chi leggerà questa premessa sarà: ma cosa chiederei ad una
persona di cui non sai nulla?
Non lo so. A me piacciono le sfide. Qualcosa mi inventerò, qualcosa si inventerà Anna. Poi a me piacciono le “mission impossible”.

Anna Vinci, qualche anno fa – fotografia fornita da lei

E allora cominciamo!!!
D. Ciao Anna. Poiché di te non so e non sappiamo – chi ti segue sui social – assolutamente nulla, almeno
descriviti, così abbiamo un piccolo quadro di te

R. Sono una donna, sono una madr… ah ah ah scherzo. Sono una giovane sessantenne che ha vissuto varie vite, unisco, o almeno ci provo, la leggerezza della gioventù alla consapevolezza dell’età adulta. Sono curiosa, non mi spaventano i cambiamenti perchè ho capito che nella vita è meglio rischiare che avere dei
rimpianti. Sono molto riservata anche nella vita reale, diffidente, ma con chi riesce a entrare nella mia sfera personale sono leale e disponibile. Ho due figli, un maschio e una femmina e due nipotini: Antonio di 2 anni e mezzo e Lorenzo che tra due giorni avrà sei mesi.

D. Finalmente conosciamo qualcosa di te. Abiti a Catania. Ci sono stato più volte ma è una delle città
della Sicilia che conosco meno. Quindi che ci racconti della tua città?

R. Catania è una città che è stata distrutta da terremoti ed eruzioni e ogni volta è stata ricostruita. Come tutte
le città sul mare ha una vocazione all’accoglienza e siamo stati passaggio di popoli, dominazioni, culture che
ci hanno arricchito. Quando ero piccola a scuola mi parlavano della Milano del sud, il boom economico,
quello edilizio (chi non conosce il “mitico” Angelo Massimino?) la posizione strategica nel mezzo del
Mediterraneo, e l’attitudine del catanese al movimento, a quello che oggi viene chiamato “il fare”, ma negli
anni il clientelismo e cosa nostra l’hanno portata al degrado economico e non solo. Anni di amministrazione
fallimentare della destra non hanno evitato che a maggio si eleggesse l’ennesimo sindaco di FdI. Non so se
e quando riusciremo a rialzare la testa, a dire la nostra, non so se lo vedrò mai. Ma come canta Battiato:

Sicilia bedda mia, Sicilia bedda
Chi stranu e cumplicatu sintimentu
Gnonnu ti l’aia diri
Li mo peni
Cu sapi si sì in gradu di capiri
No sacciu comu mai
Ti vogghiu beni
(1)
D. Bellissima la citazione di Battiato. Ho scritto più volte che “il maestro” che ho visto nei concerti più
volte, è uno dei miei preferiti. Ma dopo le dotte citazioni, torniamo a te. Ti piace scrivere. O per meglio
dire ti piace prendere titoli dai giornali e fare i tuoi commenti pepati. Da cosa nasce questa tua innata
capacità?

R. Mi piace dire la mia, mi piace dirla in forma scritta usando spesso sarcasmo e ironia, qualità molto sicule,
mi piace riassumere, forse è un retaggio delle elementari in cui ci facevano fare dettati e riassunti.

Una delle battute sarcastiche di Anna, pubblicate nel mio “Il meglio, o il peggio, dei social, rubrica settimanale

D. Sei una delle mie preferite nella raccolta settimanale del “meglio o il peggio del web”. Quindi vuol dire
che scrivi cose intelligenti … altrimenti non le pubblicherei

R. Spero soprattutto di non essere banale.
D. Banale tu? Ma dai, sei sempre sul pezzo, quanto tempo dedichi ai social?
R. Sempre meno tempo, una mezz’ora al mattino tra colazione e make up prima di andare al lavoro e
quando torno dipende dalla voglia, dagli argomenti e dagli spunti che trovo soprattutto su Twitter

D. Hai mai pensato di scrivere un libro?
R. No, anche a volte qualcuno mi ha detto che avrei dovuto farlo. Penso che in Italia, e sui social, ci siano
troppi scrittori e pochi lettori

D. Parole sante, allora giro la domanda: hai mai pensato raccogliere in una specie di antologia i tuoi post?
R. Ogni tanto sì, ma sarebbe troppo faticoso fare la ricerca, la selezione. Insomma sono pigra!
D. Hai ragione e poi fa caldo. Ma dai!!! A proposito di libri, mi interessa sempre conoscere i gusti letterari degli intervistati. I tuoi autori preferiti?
R. Entro in crisi quando devo fare classifiche o scelte, ho letto molto, dai classici italiani ai russi, agli inglesi.
Amo alcuni libri in particolare: Un uomo della Fallaci, L’arte della gioia di Goliarda Sapienza, Cent’anni di
solitudine di Garcia Marquez e mi fermo qui per non far torto a libri e autori che sicuramente dimenticherei

Anna Vinci -foto fornita da lei –

D. Leggo nelle tue scarse note che ti piacciono i film. Quali?
R. Anche qui, è difficile. Amo Nicholson e Kubrick. Kubrick forse mi piace perchè, come me, ha spaziato nei generi e avrei grosse difficoltà a scegliere tra Arancia Meccanica, Barry Lyndon, Shining e Full metal jacket.
Forse sceglierei Shining per Jack. Non posso non guardare ogni anno a Natale The Blues Brother. Mi commuovo ogni volta con Million dollar baby di Clint Eastwood, ma anche Gran Torino non scherza. Come tralasciare Frankentein Jr? Amo le commedie come A qualcuno piace caldo e La strana coppia. E poi The elephant Man il primo film di Lynch che vidi al cinema e che ho rivisto da poco

D. Adesso parliamo di politica. Tu come la vedi? Domanda pleonastica, ma necessaria
R. La politica è essenziale, riguarda tutto e tutti
D. Però con questo Governo non si muore dalla noia, vero Anna?
R. Ogni giorno si inizia con la domanda: chi sarà oggi a deliziarci con la cazzata quotidiana?
D. Esatto. Facciamo un gioco. Tra Sangiuliano, Santanchè, Roccella: chi buttaresti giù dalla torre?
R. Scapperei io dopo averli rinchiusi a tripla mandata senza acqua nè viveri
D. Con due donne al vertice dei due maggiori partiti italiani secondo te cambierà qualcosa nella politica
italiana?

R. Non cambierà niente perchè sono state messe lì dall’alto una per eseguire i dettami UE e una da usare
come capro espiatorio dopo la sconfitta del PD alle Europee

Anna Vinci – foto presa dai social –

D. Parliamo della violenza sulle donne. Che ne pensi? Di chi è la colpa?

R. Difficile parlare di colpe, è ancora troppo difficile parlarne, chiedere aiuto ed essere aiutate. Chi denuncia spesso non riceve aiuto nè protezione, le pene sono insufficienti e poco certe.
D. Non ritieni gravissimo quello che sta capitando con il figlio di La Russa?
R. Siamo ancora al livello in cui si processa e si colpevolizza la vittima, il tutto aggravato dal fatto che il presunto colpevole, voglio fare la garantista ma mi costa, è figlio della seconda carica dello stato. Seconda carica che ha avuto un comportamento indegno per l’istituzione che rappresenta, per un avvocato, per un uomo degno di questo nome. Temo che la tireranno per le lunghe e il tizio non vedrà mai una cella.
D. Due temi che sono all’ordine del giorno: migranti e guerra in Ucraina. Che ne pensi?
R. La questione migranti attira i riflettori in certe occasioni in cui fa comodo alla propaganda, è un dolore
quando muoiono in mare, è doloroso sapere che ai politici non importa niente di loro nè di quelli che
arrivano via terra ma quelli non fanno notizia, e nessuno farà niente per evitare che queste persone
vengano sfruttate una volta rimaste in Italia. La guerra in Ucraina ci riguarda da vicino fisicamente e
politicamente, chi fosse Putin lo sapevamo già, e Zelensky non gode certo delle mie simpatie, lo affermo
sapendo già che verrò criticata per questo, sono già stata cancellata da alcuni contatti e altri mi ignorano
per questo. Eseguiamo gli ordini della NATO, tutto qua. Come diceva Gino Strada: Io non sono pacifista, io
sono contro la guerra. E non solo quella tra Ucraina e Russia, ma contro tutte le altre che ci sono nel
mondo. Ecco un pensiero banale, ma è quello che penso

D. Una domanda che ho rivolto a tutte le mie amiche virtuali con cui ho conversato: mai avuto problemi
con haters o molestatori?

R. Haters no, al limite qualche litigio. Un molestatore, più esattamente uno stalker qui su facebook sì, è
stato difficile ma ho risolto; sono stata sostenuta da uomini che non mi hanno dato colpe, mentre molte
donne lo hanno difeso dichiarandolo innocente, un po’ come tante piccole La Russa
.
D. E cosa ne pensi delle influencer, tipo Ferragni?
R. Che sono persone che non sanno fare niente e non capisco perchè abbiano un seguito.
D. Infine, come al solito, concludiamo imitando Marzullo: fatti una domanda e datti una risposta
R. Pensi che a qualcuno possa davvero interessare quello che pensi?
Boh, non lo so, io però mi son divertita a rispondere.

(1) Sicilia bella mia Sicilia bella
Che strano e complicato sentimento
Un giorno te le devo raccontare le mie pene
Chissa se sei in grado di capire
Non lo so come mai ti voglio bene

Anch’io, cara Anna mi sono divertito un sacco sia quando ho preparato le domande che quando ho letto le tue risposte. 

Ho scoperto che abbiamo la stessa idiosincrasia verso le foto! Anche questo ci accomuna, come ci accomuna la passione per la Sicilia e per il maestro Battiato.

Vedi, ad agosto. sarà esattamente un anno da quando ho iniziato queste conversazioni-interviste con i miei amic* di Facebook e Twitter e ho scoperto che anche le “conoscenze” sui social sono importanti, esilaranti e molto importanti sia dal punto di vista umano che di accrescimento culturale. E tu rientri in pieno in questa categoria. 

Grazie Anna per il tempo che mi hai concesso e che forse ti sei concessa.

P.S. Non mi chiedetemi il suo numero di telefono perché non ce l’ho!!! E anche se lo avessi …

Alla prossima….


Questa che avete appena letto è la tredicesima conversazione-intervista che pubblico sul mio blog.
Le precedenti sono:
1) Conversazione con Roberto Mantovani (@RobertoRedSox): un taxista bolognese differente pubblicata il 11 agosto 2022
2) Intervista-conversazione con Anna Salvaje (@annasalvaje): la donna misteriosa del 15 settembre 2022
3) Intervista a Rudy Bandiera (@rudybandiera): creator, influencer, professore, comunicatore del 21 settembre 2022
4) Conversazione-intervista con Dora Esposito (@doraebasta): “una bionda” da raccontare ed ascoltare attentamente del 10 ottobre 2022
5) Conversazione-intervista con Micaela Buschi: un’adorabile avvocato con tantissimi pregi e qualche difettuccio (che la rendono ancora più simpatica). “Imperdibile” come dicono i suoi fans del 21 ottobre 2022
6) Conversazione – intervista a Monica Lazzari, la Salentina dell’acca (H) finale. La Fornostar di ricette salentine e non solo del 17 novembre 2022
7) Conversazione-intervista con Maria Servidio, da Bari, con simpatia, umorismo e gioia di vivere del 28/11/2022
8) Conversazione-intervista con Antonella Carulli, da Gravina in Puglia al nord Italia con furore, per me la n.1 del 12 dicembre 2022
9) Conversazione-intervista con Annina Botta, una trentenne dalla penna facile ma dolce dolce (almeno così appare) del 11 gennaio 2023
10) Conversazione-intervista con Susi Comizzi, da Pesaro: in fondo volevo essere solo una hippy 🌺🌺🌺🌺🌺 del 23 gennaio 2023
11) Conversazione-intervista con Mariangela Pani, giornalista professionista, felicemente pensionata. del 11/04/2023
12) Conversazione-intervista con Nicoletta Lucheroni, torinese, granata, autrice di “E’ un medicinale” del 5 giugno 2023

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)