Conversazione-intervista con Nicoletta Lucheroni, torinese, granata, autrice di “E’ un medicinale”

Nicoletta Lucheroni

Il web, i social – nonostante tutto – possono riservare delle belle sorprese.
E Nicoletta Lucheroni è stata per me una grande e meravigliosa sorpresa.
Di lei sapevo – fino a poco tempo fa – pochissimo.
Se andate nella sua bio (su facebook) la troverete praticamente vuota.
Cosa ha di così diverso questa ragazza torinese – più esattamente – di Alpignano, tifosa granata?
Intanto ha un’ironia e un sarcasmo di grande spessore e intelligenza. Se dico che è una bella donna,
qualcuno si offende?
Poi – leggendo i suoi post – capisci che è una donna impegnatissima nel sociale e dedita ad aiutare gli altri.
È da oltre un mese che le facevo il filo per intervistarla perché – diciamolo chiaramente – è talmente
interessante e bello quello che posta che merita un posto di diritto tra quelli con cui ho conversato in
questo anno.
Quando preparavo le domande, scorrendo rapidamente ma attentamente i suoi post mi sono imbattuto in
un hastag che mi ha incuriosito: #Èunmedicinale #Eunmedicinale, tant’è che avevo proprio l’intenzione di
chiederle: “cos’è ste roba?
Poi – nei giorni scorsi – ho capito. Anche Nicoletta si è buttata nel mondo dei libri (chissà se il prossimo
anno la vedremo al Salone del Libro di Torino) e la sua opera prima si chiama proprio “E’ un medicinale”.

Dalla prefazione del libro ho saputo tante cose che cercherò di sviscerare nell’intervista-conversazione.
Quindi – dopo Antonella Carulli, Dora Esposito e Rudy Bandiera – un’altra scrittrice. Sono davvero soddisfatto, bella
cerchia di amici che ho.
Dove potrete trovare Nicoletta sui social? Su Facebbok – il suo preferito – con oltre 2.300 amici; su twitter @NicolettaLucher con oltre 1.400 follower e su Instagram come nicoppfortuna con quasi 700.
Ma bando alle ciance e iniziamo “la singolar tenzone“, perché ho tantissime domande da fare e perché abbiamo tante cose in comune che capirete leggendo questa conversazione-intervista



D. Ciao Nicoletta. Non possiamo non iniziare la nostra conversazione parlando del tuo lavoro. Dalla prefazione del libro che lavori in uno storico negozio di cereali e sementi di Torino. Di cosa ti occupi? Puoi fare tranquillamente anche pubblicità
R. Ciao, Massimo.  Per prima cosa, grazie per le parole bellissime nei miei confronti. Troppo, decisamente
troppo belle. Lavoro in uno storico negozio di cereali, risi, farine, alimenti bio, orto e giardino, nella piazza
di Porta Palazzo, nel centro di Torino. Una delle nostre caratteristiche è di vendere ancora lo sfuso.

Nicoletta al lavoro

D. Rimaniamo sempre nel campo del privato, senza toccare la privacy. Abiti ad Alpignano. L’ho cercato su google e ho visto che è abbastanza vicino a Lanzo, dove vivevo durante l’estate e dove è morto – purtroppo – il mio papà. Descrizione di Alpignano?
R. Alpignano è una piccola cittadina ai piedi della Val di Susa. Ci abito da quasi trent’anni. Ci si vive bene e, pur amando Torino e lavorandoci, non la lascerei per tornare a vivere in città. Alpignano la possiamo
annoverare per la produzione della lampadina, per i ponti, per Rosa Chemical e per le buche nel manto stradale. Mica possiamo essere perfetti!
D. Sempre restando nel privato. Hai un figlio, ma non l’abbiamo mai visto sui social. Brava.
R. Sì, ho un figlio che ormai va per i 21 anni. Nel passato, ho messo alcune foto, col suo permesso. Ma,
adesso, non mi è più concesso. Sta studiando Scienza e tecnologia dei materiali alla facoltà di chimica di
Torino. Non chiedetemi che roba sia perché ancora non l’ho capito nemmeno io!

I cani di Nicoletta

D. Ultima domanda su Nicoletta-privato: hai un cane. Anche tu, come me! Bene, raccontaci del tuo amico
peloso.

R. Attualmente ho due cani. È la terza coppia di cani che accompagnano la mia esistenza. Non ci so stare
senza. E sono tutti, rigorosamente, presi al canile.
D. Capperi, anche nella mia famiglia ci sono due cani, rigorosamente non comprati. E adesso parliamo di
Nicoletta-pubblica. Una nota di merito: fai la volontaria con l’ANPAS. Ci descrivi cosa vuol dire fare questa opera meritoria e perché lo fai?

R. Sì, sono in Croce Verde, ambulanza base 118. Durante la pandemia, come molti, mi sono sentita in dovere di provare a fare qualcosa. Mi sono messa in gioco, ho fatto i corsi previsti ed eccomi qua. Nessun eroismo, per carità, solo un po’ di senso civico.

Nicoletta in Croce Verde

D. Bellissima cosa. Oltre ai cani, ho scoperto che abbiamo una passione comune: quella della radio. Io ho lavorato nelle radio libere quando ero giovane. Ci racconti la tua esperienza?
D. Una vita fa, ormai, ho avuto qualche piccola esperienza in radio. Una con un ragazzo di Firenze che si occupava della parte musicale, mentre io selezionavo e leggevo le battute che, nella settimana, mi avevano fatto più ridere. Poi, qualche tempo dopo, per la radio interna ai locali del M**Bun. Mi sono molto divertita. Mi piace il rock e mi piacciono i cantautori italiani, quelli storici, vecchi come me.

Nicoletta a Radio M**Bun

D. Dopo tante cose in comune, finalmente troviamo un argomento su cui litigare e discutere: il calcio. Appassionata e tifosa del Torino. Capisco che è dura non vincere con la Juve da 11 anni, ma grande rispetto per il Grande Torino. Dai adesso sfogati che poi ti censuro (non è vero)
R. Sono tifosissima del Toro ma non so nulla della tua squadra del cuore: non seguo il calcio minore.

D. Anche meno, anche se siamo “patteggiati” siamo sempre davanti a voi. Però questo post fa onore al Torino e alla Juve. Un altro squarcio nella vita della Nicoletta-pubblica. Vedo nei tuoi post riunioni con amiche, incontri anche dopo qualche anno. È bello. Quindi per te l’amicizia è?
R. Beh, per me, l’amicizia è gioia, è ispirazione, attenzione, cura, risate. Amicizie di vecchia data e amicizie
nuove sono emozioni vitali per me che, anche se sembra strano, rischio di amare troppo la solitudine.
D. Ti sei data tre priorità: Mia madre non cucinerà, mio figlio metterà in ordine camera sua, io non farò
battute, quali di queste hai o hanno ottemperato e si sono verificate?

R. Logicamente, nessuna delle tre. Non credo che riuscirei mai a non fare battute. Anche se, ormai, la realtà
è decisa a superare di molto la fantasia.

Sempre lei, Nicoletta

D. A volte penso di essere un veggente. Alcuni mesi fa scrissi sotto un tuo post: “Mi piacciono tantissimo le cose che scrivi” e da quel giorno non ne perdo uno. Sei una delle mie preferite nella raccolta
settimanale del “meglio o il peggio del web”. Allora cominciamo questo capitolo, cioè Nicoletta-scrittrice, chiedendoti, ma come si fa a scrivere così bene, essere così ironica?

R. Ecco, non voglio sembrare falsamente modesta. E molte persone mi dicono che scrivo bene. Io non faccio nulla, tutto mi viene molto naturale da sempre, dai pensierini della terza elementare. Ogni notizia
che leggo mi ispira qualcosa e, siccome devo sopravvivere alla realtà, cerco il lato comico di tutto. Questo, unito alla mia innata propensione alla sintesi, creano l’effetto divertente di cui parli. La prima ironia è
sempre verso me stessa. 
D. Sei sempre sul pezzo, quanto tempo dedichi ai social?
R. Con i social sul telefono e il sottofondo radiofonico delle notizie, è piuttosto facile stare sempre sul pezzo. Non so quantificare il tempo, sinceramente. Non uso il PC per i social, quindi: in coda al supermercato, in ascensore, in bagno, in pausa pranzo, mentre aspetto che mia madre imbusti le cose che devo portare a casa. Bastano pochi minuti per una battuta.

Il libro

D. E veniamo ora al tuo libro che uscirà proprio con “una strana coincidenza” con questa questa conversazione, che – naturalmente – comprerò e lo recensirò (dietro lauto compenso, s’intende). Quindi:
cosa c’è di bello in questo libro? Sfogati, anche dal punto di vista pubblicitario.

R. Nel libro, c’è tutta me stessa, da una decina d’anni a questa parte. Le cose che mi hanno sconvolto e divertito di più. Le mie fisse, mia madre, il mio occhio sul mondo. Non ho voluto fare una semplice raccolta di battute. Ma provare a raccontare questo mio piccolo angolo di questo mondo pazzo, questo mio medicinale.  Massimo Recchioni, di 4punte edizioni, ha dovuto convincermi non poco ad attuare questo progetto. Ero titubante ma ora ne sono felice, molto e credo sia venuto un bel lavoro. Far ridere sulla realtà che ci circonda non è facilissimo ma si può fare e poi, ci sono sempre Toninelli, Lollobrigida, Valditara, Piantedosi … E poi, È UN MEDICINALE!
D. Se abbiamo chiarito che l’hastag #Èunmedicinale è il titolo del libro che uscirà, l’hastag #iltrenoversosud che significato ha?

R. #iltrenoversosud è un progetto più ampio, non legato alla casa editrice, che raccoglie tutti quelli che
portano avanti l’antifascismo come valore fondamentale. Antifascismo, libertà, ironia e risate sono, devono
essere, le basi del nostro vivere e sentire.
D. Ultima domanda sul libro. È stato difficile trovare un editore? E dimmi la verità, quanto sei felice da 10
a 10?

R. Non ho dovuto cercare l’editore perché è lui che ha trovato me. Non avevo nessun libro da pubblicare,
fino alla sua proposta. Sono molto felice, sì.

Sveglia, Nicoletta

D. Ci avviamo alla fine, Nicoletta. Non posso non parlare di politica. Tu come la vedi? Non dire nera perché è scontato e tu sei tutt’altro che scontata.
R. La situazione non la vedo nera, più marrone forse. Ma non da questo governo (che detesto più di altri). Gli ultimi governi, tutti quelli della seconda Repubblica, mi hanno profondamente deluso e schifato. Non mi sento rappresentata, sono stanca del meno peggio e sono stanchissima di politiche che non affrontino realmente i problemi. Non c’è progettualità, non c’è serietà e non c’è futuro per un Paese governato, da troppo tempo, in questo modo indecente. Detesto la Meloni, Salvini, Roccella, Lollobrigida e tutto il loro giro di cattofascisti da strapazzo. Sono fondamentalmente ignoranti e incompetenti. Come quello che li votano.
D. Con due donne al vertice dei due maggiori partiti italiani secondo te cambierà qualcosa nella politica italiana?
R. Due donne ai vertici della politica italiana, dici? Credo che cambi ben poco, in una società così
patriarcale. Sta a tutte le donne e a tutti gli uomini intelligenti cambiare la società, partendo dai
comportamenti quotidiani con i figli e le figlie, a scuola, sul lavoro, nel mondo dello spettacolo e dello sport.
D. Parliamo della violenza sulle donne. Che ne pensi? Di chi è la colpa?
R. La violenza è spesso figlia di mentalità retrograde e di comportamenti e linguaggi bestiali, nel quotidiano.

Le partenze di Nicoletta

D. Due temi che sono all’ordine del giorno: migranti e guerra in Ucraina. Che ne pensi?
R. Guerra in Ucraina e emergenza migranti sono temi giganti da affrontare. E, secondo me, conseguenza di politiche sbagliate da decenni e decenni. Servono molto a fare campagna elettorale. Ma le persone muoiono e non si risolve mai nulla.
D. Da buona giornalista, oltre ai quotidiani, leggerai molto. I tuoi autori preferiti?

R. Precisiamo che non sono un giornalista, collaboro con alcuni giornali online ma non sono una professionista. Leggo i quotidiani, guardo i tg, mi informo in rete. Leggo romanzi. Mi piacciono Camilleri, De Giovanni, Oggero, Vitali, Ardone. Ho amato moltissimo Agatha Christie, Ken Follet, Grisham, Ende
D. Ora apriamo il capitolo Nicoletta sui social. Prima ti ho chiesto quanto tempo dedichi ai social. Ora ti
chiedo: solo facebook? O sei su altre piattaforme? E una domanda un po’ pruriginosa (come avrebbero
scritto i giornali negli anni 60), cosa ne pensi di tante ragazze su Only Fans?

R. Facebook è il principale. Con Instagram e Twitter ci lavoro poco. Gli altri social non li conosco. So di Only
Fans e credo che, se tutti sono maggiorenni, vaccinati e consapevoli, vada benissimo. Se guadagnano
mostrando “i piedini” o altre parti anatomiche che desiderano fare vedere, per me è ok.
D. Una domanda che ho rivolto a tutte le mie amiche virtuali con cui ho conversato: mai avuto problemi
con haters o molestatori?

Nicoletta

R. Ho avuto, anni fa, una pazza che mi dava il tormento e che ho denunciato. A parte lei, tutto nella norma. 
D. E cosa ne pensi delle influencer, tipo Ferragni?
R. Io sono favorevole alla Ferragni e a tutte le altre. Non le seguo, mi annoiano mortalmente. Ma se alle
persone piacciono, sono favorevole. Ognuno è libero.
D. Infine, come al solito, concludiamo imitando Marzullo: fatti una domanda e datti una risposta
R. A Marzullo mi sono addormentata.
Ma eccomi qui.
T i senti una scrittrice?
Ahahahahahahah
Grazie ❣️



Se c’è una cosa che non mi piace in queste conversazioni-interviste è che – in un modo o nell’altro –
bisogna terminare.
Continuerei per ore a porre domande ma non sempre è possibile e mi debbo limitare.
Avete letto risposte di Nicoletta: pungenti, brevi, mai banali.

Ho cercato – e questo forse è un mio limite, ma il rispetto della privacy per me è essenziale – di non entrare troppo nel privato ma di far emergere la profondità dell’anima di Nicoletta.
Spero di esserci riuscito.
Intanto, prima di chiudere questo post, voglio fare … niente, sai mai che sia superstiziosa.
Mi limito solo ad invitarvi a leggere il suo libro “E’ SOLO UN MEDICINALE”, nelle migliori e peggiori librerie italiche.
Prossimamente sarete costretti anche a leggere la mia recensione del suo libro.
Alla prossima e … grazie Nicoletta, grazie di cuore.
P.S. Non mi chiedetemi il suo numero di telefono perché non ce l’ho!!! E anche se lo avessi …

Alla prossima….


Questa che avete appena letto è la dodicesima conversazione-intervista che pubblico sul mio blog. Le precedenti sono:
1) Conversazione con Roberto Mantovani (@RobertoRedSox): un taxista bolognese differente pubblicata il 11 agosto 2022
2) Intervista-conversazione con Anna Salvaje (@annasalvaje): la donna misteriosa del 15 settembre 2022
3) Intervista a Rudy Bandiera (@rudybandiera): creator, influencer, professore, comunicatore del 21 settembre 2022
4) Conversazione-intervista con Dora Esposito (@doraebasta): “una bionda” da raccontare ed ascoltare attentamente del 10 ottobre 2022

5) Conversazione-intervista con Micaela Buschi: un’adorabile avvocato con tantissimi pregi e qualche difettuccio (che la rendono ancora più simpatica). “Imperdibile” come dicono i suoi fans del 21 ottobre 2022

6) Conversazione – intervista a Monica Lazzari, la Salentina dell’acca (H) finale. La Fornostar di ricette salentine e non solo del 17 novembre 2022
7) Conversazione-intervista con Maria Servidio, da Bari, con simpatia, umorismo e gioia di vivere del 28/11/2022
8) Conversazione-intervista con Antonella Carulli, da Gravina in Puglia al nord Italia con furore, per me la n.1 del 12 dicembre 2022
9) Conversazione-intervista con Annina Botta, una trentenne dalla penna facile ma dolce dolce (almeno così appare) del 11 gennaio 2023
10) Conversazione-intervista con Susi Comizzi, da Pesaro: in fondo volevo essere solo una hippy 🌺🌺🌺🌺🌺 del 23 gennaio 2023

11) Conversazione-intervista con Mariangela Pani, giornalista professionista, felicemente pensionata. del 11/04/2023

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)