Conversazione-intervista con Mariateresa Belardo, #lapennallarrabbiata

Mariateresa Belardo – foto di proprietà dell’intervistata

Con la fine delle ferie – non per tutti/e – riprendo le conversazioni-interviste con “le persone interessanti” che affollano i social.
Vi sblocco un ricordo. Le ultime due conversazioni-interviste sono state con la novella scrittrice piemontese Nicoletta Lucheroni  Conversazione-intervista con Nicoletta Lucheroni, torinese, granata, autrice di “E’ un medicinale” e con Anna Vinci Conversazione-intervista con Anna Vinci, catanese di Catania.
Per la verità nel mese di Agosto, l’amica Annina Botta ha intervistato il noto influencer italo-giapponese Kenta Suzuki Intervista a Kenta Suzuki, ambasciatore della cultura giapponese in Italia.

Adesso tocca a Mariateresa Belardo, campana – poi ci dirà lei dove dobbiamo geolocalizzarla – tifosa del Napoli, amica di Nicoletta Lucheroni, alla perenne ricerca – “si fa per dire” – dell’uomo perfetto.
Mariateresa è di una simpatia unica, sempre con quello sguardo da “bambina innocente” che ha appena messo le dita nella marmellata.
Mai ripetitiva e scontata.
Insomma una donna da seguire.
Mariateresa ha 7.133 followers su Facebook, con l’account @checipossofare su X (ex twitter) con oltre 600 followers e su Instagram @lapennallarriabata con 1248 followers.

Ma bando alle ciance e siccome ho un sacco di domande da fare iniziamo subito e iniziamo riportando il suo motto che campeggia sui suoi social: SICURAMENTE VERA, DECISAMENTE FIERA…NORMALMENTE INQUIETA E RARAMENTE CHETA!

D. Ciao Mariateresa. La prima domanda è una curiosità che ho da anni (perché la curiosità non è solo femmina) cosa vuol dire e perché ti fai chiamare Lapennallarrabbiata?
R
. Il mio hashtag nasce in un periodo in cui “giocavo” a fare la giornalista e scrivevo battute di satira per pagine come Prugna, Soppressatira, Satiraptus.
È un piatto, come sai, ma anche uno strumento feroce: dai una penna in mano a una che le cose storte non le può vedere e poi sono cazzi amari!

D. Sono proprio vecchio e sulla via del rincoglionimento, pensavo al pennello, vabbè, nella tua bio scrivi che la tua descrizione è: SICURAMENTE VERA, DECISAMENTE FIERA…NORMALMENTE INQUIETA E RARAMENTE CHETA! È tutto un programma
R.
Beh, la filastrocca che ho inventato mi descrive alla lettera… sono vera, fiera, inquieta e devo SEMPRE dire ciò che penso. Problemi?

D. No, no, nessuno, anzi. Nella tua bio ho trovato tre luoghi di residenza: Succivo, Napoli e Caserta. Ma dove abiti esattamente?
R.
Vivo a Succivo, nella Terra dei fuochi. Quel triangolo di terra avvelenata a metà strada fra Caserta (dove ho vissuto sul serio), e Napoli, a cui sono legata per svariati motivi.

D. Anche sotto la voce “lavoro” depisti i tuoi fans: disoccupata, studi medici, creator digitale (che bello), insomma che fai nella vita oltre che scrivere bellissimi post?
R.
Ho sempre lavorato in amministrazione. Da 8 anni lavoro come segretaria di uno studio (da poco ho cambiato studio, ma non lavoro) di medicina di base. E ho creato l’hashtag #vitadastudiomedico, perché ne vedo (e ascolto) di tutti i colori!

D. Sarebbe interessante sentirne qualcuno, ma sarà per la prossima intervista. A proposito lo sai che sei una delle mie preferite nella raccolta settimanale del “meglio o il peggio del web”. Quindi vuol dire che scrivi cose intelligenti … altrimenti non le pubblicherei (momento di supponenza)
R.
Davvero le trovi intelligenti? Io lo dico sempre che al peggio non c’è mai fine… 😂

D. Ok, mi aspettavo una risposta del genere. Ti definisci cuoca e rompicoglioni. Vanno d’accordo questi due concetti nella stessa frase?
R.
Certo che sì! Amo cucinare… ma se ho gente intorno mentre lo faccio divento una iena! Però poi adoro la tavola imbandita con un sacco di gente che mi dice “Maronn, quanto sei brava!!”

D. Torniamo alla Mariateresa studentessa. Scrivi che hai studiato presso Università DI Napoli “Federico II”, quale facoltà?

R. Ho iniziato e mai finito la facoltà di giurisprudenza. A un certo punto mi sono resa conto che, per la giusta cifra, mi sarei lasciata corrompere, così ho abbandonato l’idea di diventare un giudice!
D. Scrivi che parli tre lingue: italiano (e vorrei vedere), Francese e Dialetto napoletano (di questo ho certezza)

R. Blatero anche un po’ di inglese e di spagnolo, grazie alla compagna di mio figlio, che vive con me.
Ma credo che il napoletano sia universale, per cui resta la mia lingua preferita.
D. Per il napoletano, concordo pienamente. Rientriamo nella sfera privata: divorziata (non sei né la prima né sarai l’ultima), un fratello e una sorella, che rapporti hai? Nel senso: ti pesa la famiglia, oppure non vedi l’ora di stare con i tuoi?

R. Siamo in 5. Con tre ho buoni rapporti, se fra noi ci sono abbastanza km.
D. Vedo che sui parenti la pensiamo nello stesso modo. Viaggi, shopping, cucina, mangiare, guardare tv elenchi così le cose che ti piacciono. Bene, a chi non piacerebbero queste cose?

R. Se è per questo nell’elenco mancano mare, burraco, massaggi e coccole.

D. Riprendo la cucina, sai fra bolognesi e napoletani ci sono tante affinità culinarie, perciò ti domando: cuoca provetta?

R. Cucino bene. Mammá era abruzzese, eravamo sempre in tanti per cui non saprei cucinare per due persone soltanto. A casa Belardo è tutto oversize: cucina, pentole, tavolo, cuoca…
D. In una recente polemica con il Ministro Lollobrigida che ha detto che i poveri mangiano meglio dei ricchi, tu hai risposto che ti proponi come Masterchef dei poveri. Mi è piaciuta un casino questa battuta
(vedi foto)

R. Quella sulla stalla che sicuramente mi avrebbero assegnato?

Esatto, proprio quella della stalla di Masterchef

Eh… sai che però la esternazzazione (😉) di Lollo ha un suo perché? Io ho un vicino carinissimo, over 80, che coltiva per hobby verdure, frutta, ortaggi vari… mi porta ceste di alimenti sanissimi e freschi che credo il ministro non abbia mai visto!

D. Ecco perché ha detto quella frase. Ti ha visto con il tuo vicino. Animali che girano per casa, ne abbiamo?

R. Nira!! È la mia gatta e le ho dato le iniziali dei miei due figli: Nicola e Raffaella. Ha una pagina Instagram, @Heyimnira, che vi invito a seguire!

D. Non posso non parlare di sport, di calcio soprattutto. Quanto sei stata felice per il terzo scudetto del Napoli?
R.
Togli il passato remoto. SONO felice. A casa Belardo la fede azzurra è incrollabile

D. Parli spesso del Domenicale News. Raccontaci cos’è questo progetto
R.
Il Domenicale news è un giornale online per cui ho scritto decine di articoli. Mi riferisco sempre al periodo in cui giocavo a fare la giornalista… devo ringraziare il Direttore, Pasquale D’Anna che, non si capisce come mai, mi stima moltissimo, come donna, amica e scrittrice!

D. E adesso entriamo nella fase più riflessiva. Poiché scrivi bene e scrivi post bellissimi hai mai pensato di raggrupparli o scrivere un libro?
R.
SORPRESA, sorpresa! La Belardo ha già scritto un libro! Si intitola Nottetempo, è uscito nel 2017!

D. Davvero? E di cosa parla questo libro
R.
Il mio libro è un dialogo interiore fra mente e cuore, si svolge in una metaforica notte in cui una donna elabora un abbandono, e capisce che se non ci si abbraccia prima da sole non ci si può aspettare che ci abbraccino gli altri. n realtà nasce da un desiderio di vendetta, volevo sputtanare uno che mi aveva “lasciata”, ma scrivendo mi sono resa conto che non valeva manco la pena di sprecare inchiostro! E così è uscita una cosa molto più bella e seria

Mariateresa e Nicoletta Lucheroni

Sei molto amica di Nicoletta Lucheroni, ma come fai a sopportarla?
R.
Io e Nicoletta ci siamo conosciute anni fa in una redazione virtuale. Entrambe amiamo i rapporti reali, per cui quando mi ha detto che sarebbe scesa al sud è stato istintivo invitarla da me. Ci siamo trovate, distanti e così vicine, diverse e così uguali. Diciamo che lei potrebbe essere la mia metà, ma non se ci piacesse la figa, nel senso che pesa proprio la metà!

D. Ho sempre pensato che se una persona scrive bene, si destreggia con l’italiano è perche – sia in gioventù che con il passare degli anni ha letto molto. Mi interessa sempre conoscere i tuoi gusti letterari degli intervistati e i tuoi autori preferiti?
R.
Ho iniziato a leggere in tenerissima età, e ho letto molti classici, poi sono seriale anche in questo: se mi piace un autore li prendo tutti.
Per dirne alcuni, Oriana Fallaci, Wilbur Smith, Coelho, Zafon, e fra tutti, l’uomo che amo alla follia… Maurizio de Giovanni.

D. Cinema e televisione. Quali programmi preferiti?
R.
Non ci crederai, ma amo Maria De Filippi, trovo che sia un genio della comunicazione. Un genio del male, ma comunque un genio. E poi le serie tv, quelle storiche, viste tuttedunfiato!

D. Pensavi di cavartela senza parlare di politica? Che ne pensi?

R. POLIchè? Ci ho provato, ma se fossi stata eletta non sarei durata molto. Purtroppo è ormai un concetto astratto, quello di lavorare per il bene della comunità. Quando posso, organizzo eventi, partecipo alla vita del mio paese che è, per fortuna, un’isola felice… credo che si possa “fare politica” anche così, dal basso. Tanto, ai piani alti, ci arrivano in pochi e ci mettono poco a perdersi.
D. Penso che questo governo – anche altri per la verità – aiuti molto chi, come te, ironizza sui fatti (o non fatti) e sulle loro dichiarazioni. Sbaglio?
R.
Mah, credo che abbiano di peggio da fare che preoccuparsi di chi fa satira…
D. L’altro giorno hai scritto – e l’ho riportato nella mia raccolta settimanale – le tue perplessità sul blitz di Caivano. Che ne pensi? Tutta fuffa?
R.
Guarda, io vivo a due km da Caivano. Conosco bene la zona e il degrado che la circonda. Conosco anche tante persone perbene che ci vivono e che lo Stato ha lasciato da sole. Il Parco Verde è un ghetto che fu creato come bacino di voti. Ci misero dentro la gente, dopo che sotto ci avevano interrato chissà quali porcherie, e se ne andarono salutando. Adesso pare che ogni volta che il coperchio del caso di Pandora si sposta tutti si meravigliano, ma è il posto giusto dove fare (tutti, e dico tutti) passerelle inutili.

D. Con due donne al vertice dei due maggiori partiti italiani secondo te cambierà qualcosa nella politica italiana?
R.
Certo, con due donne potrebbe cambiare davvero tanto. Se le due DONNE non giocassero a chi ce le ha più grosse, le palle, e iniziassero a ragionare da Donne.

D. Parliamo della violenza sulle donne. Femminicidi, uomini che odiano le donne. Che ne pensi? Di chi è la colpa?
R.
Sfondi una porta aperta. Nel mio libro ho anche raccontato la violenza che ho subito a 17 anni. Ci ho messo 30 anni a superare la vergogna, e il problema è proprio questo: ancora oggi, una donna, deve dimostrare che non è colpa sua se in giro ci sono dei mostri che pensano di avere il diritto di godere di un corpo senza il consenso della proprietaria.

D. Piantedosi dice che le donne possono uscire con la minigonna (bontà sua), il compagno (si fa per dire) di Meloni dice alle donne di stare attenta al lupo e di non ubriacarsi. Ma è sempre colpa delle donne?
R.
Sai, io penso che spesso sia colpa delle donne perché noi sappiamo essere delle carnefici spietate, verso noi stesse e verso il nostro genere.

D. Due temi che sono all’ordine del giorno e che chiede sempre a coloro che intervisto: migranti e guerra in Ucraina. Che ne pensi?
R.
Credo sempre che la verità stia al centro, ma che a noi poveri mortali non sia dato, in alcun modo, potere di conoscerla o di cambiare veramente qualcosa. Lavorando allo studio di rifugiati ne vedo tanti, a cui viene data assistenza medica: il mio ruolo è, per il poco che posso fare, aiutarli a districarsi nella giungla della burocrazia. È poco, ma questo posso fare, e questo faccio.
D. Anche questa è una domanda che ho rivolto a tutte le mie amiche virtuali con cui ho conversato: mai avuto problemi con haters o molestatori?
R.
Haters? Ma chi mi caga, a me???

D. E infine cosa ne pensi delle influencer, tipo Ferragni?
R.
La Ferragni ha la mia massima stima: si è inventata un lavoro che prima non esisteva. Quelli e quelle che sono venuti dopo cavalcano l’onda. Il problema sono i milioni di webeti senza una propria identità che scimmiottano, sembrano tante pecore in fila…

D. Ma tu pensavi davvero che fosse finito. Neanche per sogno. Concludiamo in leggerezza. I rapporti con gli uomini come vanno. Ma si trovano ancora i mariti o sono diventati merce rara. Mia figlia – single – dice che c’è poca roba in giro.
R.
Tua figlia ha ragione! In giro c’è poca roba, e pure scadente. D’altra parte, se sono in giro, qualche problema devono pur averlo!

D. Rapporto tra Mariateresa e la magia, tra Mariateresa e gli oroscopi
R.
Mi affascina tutto quello che va aldilà dell’umana comprensione. Credo nell’empatia, nella capacità di avvertire il dolore altrui. Purtroppo, come in tutte le cose, c’è chi specula sulle umane debolezze e lucra sulla sofferenza. Mi piacerebbe imparare l’arte di interpretare i tarocchi, per esempio. Però ti assicuro che non ho mai fatto sgozzare galline al chiaro di luna per trovare un fidanzato… cazzo, sarà per quello che sono single??

D. Mariateresa e le amiche, vedo un bellissimo rapporto, vero?
R.
Conoscenze tante. Amiche vere, quelle con cui puoi piangere o ridere senza ritegno, quelle che sai che non ti giudicano, e che non giudicheresti mai, si contano sulle dita di una mano. E ci sono pure un paio di amici maschi e un paio di amici gay a cui ho dedicato un pezzo di cuore.

D. Infine, come al solito, concludiamo imitando Marzullo: fatti una domanda e datti una risposta
R.
Come mai, nonostante tutta questa bellezza e cotante qualità nessuno ti si piglia? Che ne so, mica è colpa mia se in giro c’è tanta gente con gusti di merda!


p.s. le fotografie sono state scelte da Mariateresa e sono di sua proprietà. Pertanto diffido Facebook … battuta!!!


Termina qui la conversazione-intervista a Mariateresa.
Io mi sono divertito un casino. D’altra parte come si fa a non apprezzare la sincerità, la prontezza di risposta, la grande trasparenza di Mariateresa?

Dicevo che mi sono divertito molto. Risate, divertimento, ma anche riflessioni. E il tutto è avvenuto in poche ore, anche se da oltre un mese avevo richiesto la sua disponibilità.

Qesta conversazione-intervista mi dà l’occasione per fare il punto su quanto fatto nel corso dell’ultimo anno. Ho iniziato a colloquiare con i mei amici/he dei social nel mese di agosto dello scorso anno con Roberto Mantovani; sono arrivato a 15 interviste e ho incontrato persone meravigliose che – probabilmente – mai incontrerò nella vita reale. Di queste 16 persone conosco “di persona personalmente” come direbbe Catarella nel Commissario Montalbano, soltanto Rudy Bandiera.

Ma non fa niente. Ho conosciuto persone fantastiche che ringrazio e le abbraccio una ad una.

Certo, nei social – oggi – c’è di tutto. Nei social, però ci sono anche belle e grandi persone.

Grazie.

Grazie Mariateresa di esserti prestata a questo gioco. Grazie per la tua umanità. E grazie a chi leggerà questa mia/nostra/tua conversazione.


Questa che avete appena letto è la tredicesima conversazione-intervista che pubblico sul mio blog.
Le precedenti sono:
1) Conversazione con Roberto Mantovani (@RobertoRedSox): un taxista bolognese differente pubblicata il 11 agosto 2022
2) Intervista-conversazione con Anna Salvaje (@annasalvaje): la donna misteriosa del 15 settembre 2022
3) Intervista a Rudy Bandiera (@rudybandiera): creator, influencer, professore, comunicatore del 21 settembre 2022
4) Conversazione-intervista con Dora Esposito (@doraebasta): “una bionda” da raccontare ed ascoltare attentamente del 10 ottobre 2022
5) Conversazione-intervista con Micaela Buschi: un’adorabile avvocato con tantissimi pregi e qualche difettuccio (che la rendono ancora più simpatica). “Imperdibile” come dicono i suoi fans del 21 ottobre 2022
6) Conversazione – intervista a Monica Lazzari, la Salentina dell’acca (H) finale. La Fornostar di ricette salentine e non solo del 17 novembre 2022
7) Conversazione-intervista con Maria Servidio, da Bari, con simpatia, umorismo e gioia di vivere del 28/11/2022
8) Conversazione-intervista con Antonella Carulli, da Gravina in Puglia al nord Italia con furore, per me la n.1 del 12 dicembre 2022
9) Conversazione-intervista con Annina Botta, una trentenne dalla penna facile ma dolce dolce (almeno così appare) del 11 gennaio 2023
10) Conversazione-intervista con Susi Comizzi, da Pesaro: in fondo volevo essere solo una hippy 🌺🌺🌺🌺🌺 del 23 gennaio 2023
11) Conversazione-intervista con Mariangela Pani, giornalista professionista, felicemente pensionata. del 11/04/2023
12) Conversazione-intervista con Nicoletta Lucheroni, torinese, granata, autrice di “E’ un medicinale” del 5 giugno 2023
13) Conversazione-intervista con Anna Vinci, catanese di Catania del 21 luglio 2023
14) Intervista a Kenta Suzuki, ambasciatore della cultura giapponese in Italia del 21 agosto 2023

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)