Dove eravamo rimasti (8): novità sul “non” accordo in IntesaSanpaolo; MPS e BancoBPM ci risiamo con le fusioni; il POS; la ricetta Meloni sul Covid e ancora sul Visentini-Qatargate

Continuano gli aggiornamenti sugli articoli che ho pubblicato nel corso della settimana, del mese, dell’anno.
Questo è l’ultimo articolo di aggiornamento di articoli del 2022.


Novità sul “non” accordo in IntesaSanpaolo

Nell’articolo del 21 dicembre La trattativa in Intesa Sanpaolo: cosa farà l’Azienda, il no del sindacato e alcune mie valutazioni sulla rottura delle trattative – che ha avuto moltisime visualizzazioni – avevo preso in considerazione i diversi punti del “non” accordo sulla riorganizzazione del lavoro in IntesaSanpaolo, le diverse posizioni e le prospettive su questa vicenda.
La cosa simpatica di questo articolo è che non ho ricevuto nessun commento ufficiale (come potete constatare leggendo il post) ma tantissimi messaggi privati diretti e indiretti (cioè: “mi dicono che hai scritto e detto …”).
Non rivelerò nè nomi nè cognomi di queste persone, ma questo dimostra “l’aria che tira” nel sindacato.
Ne prendo atto. Ma veniamo alle novità.

Una filiale di IntesaSanpaolo – foto tratta dal web

Nell’articolo sopra richiamato avevo posto al sindacato interno una domanda: quando avrebbero convocate le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori.
La risposta è venuta con un comunicato unitario del 29 dicembre in cui si afferma che: “invitiamo colleghe/i a partecipare alle assemblee che organizzeremo a partire dalla metà di gennaio per ascoltare le posizioni delle Organizzazioni Sindacali, oltre che ad un ampio confronto e approfondimento anche su altri temi“.
Mi pare una buonissima e necessaria iniziativa.
Intanto l’Azienda – come scritto nel comunicato sindacale – comincia ad attuare quanto proposto alle Organizzazioni sindacali con forti pressioni sulle lavoratrici e sui lavoratori, soprattutto sullo smart working.
Anche questo andava messo nel conto nel momento della “non” firma dell’Accordo.
Nei primi giorni dell’anno parlerò – in un apposito post – dei riflessi che questa vicenda potrebbe avere sul rinnovo del CCNL Credito, sulle relazioni sindacali nel settore, facendo anche un parallelo con altre vicende in aziende italiane.


MPS e BancoBPM ci risiamo con le fusioni

Nel post del 28 dicembre dal titolo Le ultime novità (quelle che si possono dire e quelle che non si dicono) – prima della fine dell’anno – nelle banche e nel sindacato bancario avevo parlato del “via libera” all’erogazioni di dividendi agli azionisti di MPS da parte di BCE – cosa che non avverrà ma rappresenta un segnale positivo per la banca senese – e degli ottimi risultati raggiunti nel corso del 2022 da BancoBPM. Avevo chiuso l’articolo scrivendo che ora mi aspettavo il ritorno alla carica immediato dei “giornalisti fusionisti a tutti i costi“.
Non sono passati che due giorni e – forse approfittando anche delle parole del premier, ieri, nella conferenza stampa di fine anno dove, secondo alcuni avrebbe dato il ben servito ad Alessandro Rivera, attuale Direttore Generale del MEF – oggi su MF Angelo De Mattia – ripropone il vecchio schema della fusione ad ogni costo per il Monte Paschi e per il BancoBPM. Chi viene indicato come “salvatore della Patria”? Naturalmente, in primis, Unicredit e poi lo stesso BancoBPM per “sfuggire dall’esser preda“.

Angelo De Mattia – MF – foto tratta dal web

Unicredit – sempre secondo De Mattia – potrebbe tornare alla carica dopo l’alleggerimento del personale attuato da Lovaglio (uscita di 4.125 persone) e una sistemazione dei conti economici. Rimarrebbe la questione del comparto assicurativa ma – sempre secondo l’autore dell’articolo – la francese AXA – azionista di MPS – potrebbe fare comodo alla banca di piazza Gae Aulenti perchè non ha definito nessun accordo privilegiato nel campo assicurativo.
Mentre sul versante BancoBPM l’operazione si potrebbe fare in quanto questa nuova entità potrebbe diventare la seconda banca del paese, il potere di Credit Agricole (oggi al 9,25% nella banca di Piazza Meda) verrebbe diluito e così la Meloni sarebbe contenta. Oppure in caso di ulteriore partecipazione i francesi diventerebbero “padroni” della futuribile seconda banca del Paese.
Ecco, come vedete, ci sono più ipotesi che dati reali.
Tanto so già come andrà a finire. Se ci sarà una fusione o un’operazione tra o con queste due banche, qualcuno potrà dire certamente: io l’avevo detto!!! Fin dal lontano …


Il POS

Ho parlato di questa macchinetta “malefica” in diversi articoli negli ultimi tempi. Il 22 dicembre nel post Grazie al governo Meloni, torneremo al gettone telefonico? e il 18 dicembre Pos o non Pos? Lode a Roberto Mantovani @RobertoRedSox e agli onesti commercianti come lui.

POS – foto tratta dal web

In questi giorni è uscito un eccellente lavoro da parte del Centro Studi Orietta Guerra – guidato da Roberto Telatin – che, riprendendo uno studio della Banca d’Italia – illustra la diffusione del Pos (negli ultimi 6 anni il suo utilizzo è aumentato di oltre il 90%).
Lo studio potete leggerlo a questo link: https://www.uilca.it/centro-studi-uilca-orietta-guerra-sugli-strumenti-di-pagamento-meno-contante-piu-pos/
Se ne faccia una ragione, questo Governo.

Sempre sulla storia del POS, vi segnalo l’intervista di Roberto Mantovani – in arte @RobertoRedSox – apparsa sul Fatto Quotidiano https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/28/una-notte-con-red-sox-il-tassista-di-bologna-che-con-i-suoi-video-ironizza-sui-colleghi-no-pos-mi-insultano-ma-per-me-e-una-questione-di-civilta/6914542/?fbclid=IwAR1D4S8H2vsyBO4lvLVA2xvaPjpXubJjAX1h2Ms09sDdf-yC_sK5f90gMSs e alla sua intervista pubblicata su questo blog l’11 agosto 2022 Conversazione con Roberto Mantovani (@RobertoRedSox): un taxista bolognese differente


La ricetta Meloni sul Covid

Di “Covid 19” in questo blog ne abbiamo parlato tantissime volte, sia quando ricoprivo la carica sindacale apicale che successivamente.

Giorgia Meloni – foto tratta dal web

Oggi – dopo la conferenza stampa stampa di ieri del Signor Presidente del Consiglio on. Giorgia Meloni, come desidera farsi chiamare ufficialmente, voglio tornare su quanto dichiarato: “si alla vaccinazione dei fragili e degli anziani e per il resto rivolgetevi al medico che ne sa più di me“.
Questa sembrerebbe una frase dettata dal buon senso, invece implica una palese difficoltà del premier di fronte al mondo dei novax da lei sempre sostenuto nel passato.
Allora mi immagino altre risposte dell’on. Meloni: Superbonus? Io lo farei nei casi gravi, ma chiedetelo al geometra che ne sa più di me!
Reddito di Cittadinanza? Io lo abolirei, ma chiedete lumi ai centri assistenza.
Immigrati: io li abolirei, ma chiedete un parere alla CEI.
MSI? Partito di destra ma democratico, non mi vergogno di nulla, ha combattuto il terrorismo. (A questa domanda il premier non ha avuto bisogno di demandare la risposta!! Peccato che abbia sbagliato clamorosamente la risposta).


Ancora sul Visentini-Qatargate

L’ultimo articolo sulla vicenda Visentini-Qatargate l’ho pubblicato il 20 dicembre con il titolo: Qatargate. Luca Visentini: Perché i contanti?.

Luca Visentini – foto tratta dal web

Nel ribadire – l’ho scritto dal primo articolo su questo tema – la mia assoluta presunzione di “innocenza fino a conclusione di tutto l’iter giudiziario“, in questi giorni sono apparse alcune interviste di Luca Visentini sulla stampa italiana: Repubblica e il Corriere in particolare. Visentini si difende – e ripeto – non ho ragioni per dubitare della sua buona fede. Certamente l’aver accettato dei soldi – tanti soldi – in contanti senza tracciabilità è un errore da matita rossa. Non mi convince, però, la giustificazione fornita ai giornali: “Mi è stato spiegato che i donatori di Fight Impunity erano ong operanti in Paesi a rischio. Ho accettato i contanti perché a mia conoscenza questo tipo di donazioni è usuale tra soggetti no profit di questa natura“. Più convincente invece quando il giornalista gli ha chiesto: Quali altri finanziamenti ha avuto, la Uil per esempio, il sindacato in cui ha iniziato la sua attività in Italia?
“Nessuno”.
Intanto Visentini fino al mese di marzo non parteciperà a nessuna iniziativa del sindacato mondiale in attesa di ulteriori sviluppi della situazione.


Arrivederci al prossimo anno



Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)