Bologna e provincia: al primo posto in Italia per la qualità della vita. Eppure abbiamo il coraggio di lamentarci

Bologna – foto tratta dal web

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Bologna, per la quinta volta, torna ad occupare il primo posto della classifica generale come la provincia italiana in cui si vive meglio

Così molti siti di informazione commentano l’esito della ricerca effettuata – come ogni anno – dal Sole 24 Ore sullo stato di benessere e la qualità della vita nelle varie province italiane.

Un’edizione, quella del 2022, che tiene anche conto delle ricadute sul territorio degli shock che si sono susseguiti nel corso dell’anno: la guerra in Ucraina, il caro-energia e l’inflazione” così spiega la ricerca il giornale finanziario milanese.

Polo tecnologico di Bologna – immagine tratta dal web

Mentre corriere.it così spiega i fattori del primo posto in classifica di Bologna: “Tra i fattori più significativi ad aver influenzato questo risultato c’è l’innovazione, una città che vira verso i big data, come è stato confermato a fine novembre dall’inaugurazione di Leonardo, il quarto computer più potente al mondo. Bologna raggiunge il primato anche nell’istruzione, segnando il record di diplomati e laureati tra i 25 e i 39 anni ed è al terzo posto – dopo Roma e Trieste -per durata media del percorso di studi; risultati notevoli grazie anche alla storica università Alma Mater. Rispetto all’edizione del 2021, è salita di due posizioni anche nella categoria “Ricchezza e consumi”, dove influiscono indicatori come valore aggiunto, investimenti, ammontare delle pensioni, riqualificazioni energetiche. Alto anche il tasso di occupazione: oggi la città ha un numero di lavoratori con un contratto di secondo livello che supera il 61%, contro il 20% di media del Paese“.

Bologna – Piazza Maggiore – Foto tratta dal web

Nel commentare quanto scrive il corriere.it voglio aggiungere che il “nuovo polo tecnologico” sorto sui terreni dell’ex Manifattura Tabacchi è all’avanguardia sia dal punto di vista tecnologico che urbanistico.
Non va dimenticato la grossa spinta che l’Università – la nostra Alma Mater – riesce a convogliare “nuovi cervelli” e nuove iniziative.
Nel commento del corriere.it manca a mio avviso il capitolo sanità. Bologna ha alcune eccellenze in campo sanitario di rilevanza internazionale. Basta pensare al Rizzoli e alla sua Officina Ortopedica di Budrio, dove – oltre la competenza infermieristica – c’è una continua ricerca su nuovi materiali per le protesi. Non dobbiamo poi dimenticare gli Ospedali Sant’Orsola e Maggiore e tutta la rete dei piccoli ospedali che fanno da contorno e spesso da hub alle grandi strutture.

Bologna – Le due torri – foto tratta dal web

Passiamo ai punti negativi. Il corriere.it pone il problema del 95esimo posto in “Giustizia e sicurezza”. Probabilmente è vero, ma come afferma anche il sindaco della città Lepore, bisogna considerare anche le città universitarie hanno maggiori problemi su questo terreno rispetto alle altre.

Se allarghiamo l’analisi della ricerca del Sole 24 Ore ci accorgiamo che “l’Emilia Romagna e Toscana sono le regioni che nel 2022 hanno brillato maggiormente, portando a casa una performance positiva. Non solo grazie alle loro due città metropolitane sul podio. Nella top 10 entra anche Parma al nono posto e Reggio Emilia si trova poco dietro, in 13esima posizione. Tra le prime anche Siena che segue Firenze al quarto posto, recuperando 11 posizioni sull’anno scorso, e Pisa che si attesta decima, con 12 posizioni in più sul 2021. Come nel caso del capoluogo, le città toscane si sono piazzate bene soprattutto per i risultati in “Cultura e tempo libero”, ma anche “Ambiente e servizi”, dove vince Pisa e Firenze è sesta” come afferma sempre il corriere.it.

Alcune valutazioni personalissime sono necessarie.
Ho sempre pensato che la sinistra sia in grado di governare le città meglio di altri schieramenti politici. Non è un caso che c’è una grande differenza fra votazioni locali e quelle nazionali.
I dati pubblicati confermano questa mia visione. E’ un caso che Bonaccini e Giani siano presidenti di queste Regioni? E anche le città amministrate dalla destra in queste due Regioni – ad eccezione di Ferrara – primeggiano, significa che esiste un coordinamento regionale assai positivo e forte.

Tutto bene?

Macché!!
Vorrei farvi leggere le lamentele dei miei concittadini sui social della città e dei paesi che circondano Bologna. Ma probabilmente noi siamo figli del detto “ci lamentiamo del brodo grasso“, noi che di brodo, per i tortellini, ce ne intendiamo molto.

Tortellini – foto tratta da account Roberto Mantovani

Resta il fatto che la capacità di lamentele supera di gran lunga l’analisi della realtà.

Mi sorge un dubbio e un sospetto? Ma i bolognesi viaggiano poco? Oltre alla loro (mia, nostra) città, hanno mai visitato o vissuto in altre?

Comunque, al di là delle lamentele: Bologna è sempre Bologna e vivere nella provincia di Bologna è sempre un bel vivere!!!


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

2 Risposte a “Bologna e provincia: al primo posto in Italia per la qualità della vita. Eppure abbiamo il coraggio di lamentarci”

  1. Daniele Demetrio Zema (da Facebook)
    Ho lavorato a Bologna… È un gioiellino di città. Forse, vivere a Reggio Kalafrica per un anno darebbe ai Bolognesi contezza del tesoro che possiedono.

  2. Concordo con te Daniele.
    Il problema è che quando si sta troppo bene, si diventa snob. E’ anche il male della sinistra. Storci il naso anche sulle cose minimali che ti fanno felice.
    D’altra parte … nemo profeta in patria

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