Dove eravamo rimasti (22): Sciopero in Popolare di Bari; dopo gli articoli dei giornalisti fusionisti cresce il titolo di BancoBPM; le certezze (sbagliate) e le balle di Salvini sul MPS

Continuano gli aggiornamenti sugli articoli che ho pubblicato nel corso della settimana, del mese, dell’anno, degli anni.

Riuscito lo sciopero alla Banca Popolare di Bari

E sciopero fu… e con un grande successo di adesioni, così i sindacati della Banca Popolare di Bari hanno espresso la loro soddisfazione dopo il primo sciopero per problemi interni dopo 63 anni e cioè dalla nascita della Banca.

Un momento del presidio da parte dei sindacalisti della Banca Popolare di Bari – foto tratta dal web

I motivi dello sciopero li avevamo indicati negli articoli del 14 aprile C’è sempre una prima volta: primo sciopero dopo 63 anni alla Banca Popolare di Bari e del 24 marzo Banca Popolare di Bari: mentre alle lavoratrici e ai lavoratori venivano chiesti sacrifici, il vertice aziendale spandeva e spendeva!!! .
Vale la pena di ricordare che le lavoratrici e i lavoratori della banca pugliese lottano per farsi togliere i tagli agli stipendi, per uniformarsi a quanto elargito sotto forma di welfare ai dipendenti della Capogruppo MCC e per rilanciare la banca andata in crisi dopo le gestioni scellerate della famiglia Jacobini.

Nette e chiare le dichiarazione di Ugo Poiero, segretario Uilca Banca popolare di Bari: “Il taglio degli stipendi del 6,67 per cento va avanti da tre anni e terminerà solo alla fine del 2024. Speriamo che l’azienda prenda atto della nostra protesta, altrimenti continuerà“.
E’ chiaro che siamo solo all’inizio di una lotta sindacale importante per le lavoratrici e i lavoratori della Banca Popolare di Bari.
Infine, noto e voglio segnalare il silenzio su questa vicenda del Governatore della Puglia Emiliano e del sindaco di Bari Decaro.


Dopo gli articoli dei giornalisti fusionisti a tutti i costi cresce il titolo di BancoBPM

Proprio ieri scrivevo nel post Ritornano i “giornalisti fusionisti a tutti i costi”: Unicredit si “mangia” BancoBPM, mentre in realtà Orcel fa utili!!! Mie considerazioni … che c’è sempre qualcuno che spera che prima o poi qualcosa accada nel sistema bancario italiano.
Mentre il Sole 24 Ore riporta la notizia in un piccolo riquadro riportando la crescita delle azioni di BancoBPM del 3% e un calo di quelle Unicredit dell’1,77% e citando un parere degli analisti di Equita che affermano che l’operazione avrebbe un senso perchè rafforzerebbe Unicredit; Milano e Finanza ripropone quasi con le stesse caratteristiche l’articolo di sabato scorso.
In pratica l’articolista ripropone i vantaggi da parte della banca di piazza Gae Aulenti ma elenca anche i problemi che deriverebbero da questa operazione in primis la soluzione della questione MPS e la presenza ingombrante di Credit Agricole.

Orcel e Castagna

Insomma nulla di nuovo sotto il sole, ad eccezione che anche gli analisti delle società di consulenza e di affari, fiutano che se andasse in porto questa operazione, per loro, ci potrebbe essere “spazi di manovra e di guadagni“.
Insomma a parte le oscillazioni dei titoli da Piazza Meda (BancoBPM) e da Piazza Gae Aulenti (Unicredit) tutti tacciono e smentiscono queste voci.
Continuano i silenzi di Castagna e Orcel.


Le certezze (sbagliate) e le balle di Salvini sul MPS

Che i politici le sparino grosse, soprattutto in occasione delle elezioni – siano esse comunali, regionali o politiche – è una certezza dei “demosteni” nostrani.

Che Salvini – in questo campo – sia l’asso di briscola, è altrettanto certo.

Matteo Salvini

Dopo la sparata elettorale di Udine di venerdì: “sono qui a salutare la riconferma del sindaco leghista” che ieri è stato sconfitto nel ballottaggio; il Ministro delle Infrastrutture sempre ieri era impegnato in un tour elettorale-sopralluogo in alcune città della Toscana dove si voterà il 14 e 15 maggio.
Non poteva mancare un passaggio sulle elezioni comunali di Siena. Cosa ha detto di così clamoroso Salvini? Ce lo riporta RadioSienaTV: “Auguro a Siena le migliori fortune – ha detto Salvini – è una città straordinaria. Abbiamo fatto tanto come Lega in questi 5 anni e spero si possa continuare a farlo per i prossimi cinque, penso a banca Mps, che molti davano per persa e morta, svenduta, invece c’è ed è in forza, fa utili, non sono stati chiusi sportelli e non ci sono stati licenziamenti. Anzi, credo possa diventare un punto fondante per un un nuovo polo bancario dei territori. Come 5 anni fa spero di portare bene anche a Nicoletta, sono scaramantico”.
Ora già è noto che #salviniportasfiga è uno degli hastag preferiti su twitter, credo che la mancanza di comunicazione fra Salvini e il suo stesso compagno di partito Giorgetti sia evidente.
Dire che il Monte dei Paschi macina utili è falso, l’ho scritto nel post del 12 aprile Notizie da MPS: fuga dei clienti e vendita dei gioielli di famiglia? C’è da preoccuparsi? La premonizione di Orcel; che non sono stati effettuati licenziamenti è grazie agli accordi sindacali e al Fondo di Sostegno al Reddito inventato dalle organizzazioni dei lavoratori nel 1999 e che è falso che non sono state chiuse filiali.
Come appare velleitario – almeno per ora – pensare che il Monte possa diventare soggetto aggregante quando – e lo scrivo anche in questo post – la preoccupazione del governo risiede nel fatto che prima o poi bisognerà decidere sul dossier MPS.

Insomma una falsità dietro l’altra.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)