Mi si perdonerà se continuo a chiamare “giornalisti fusionisti a tutti i costi” alcuni cronisti – soprattutto di giornali finanziari – che continuano a ciclicità mensile a riproporre “operazioni in grande stile” nel sistema bancario italiano.
Non sfugge a nessuno che ormai “Orcel e Unicredit” siano il fulcro di questo sistema in movimento continuo, assieme a Messina (IntesaSanpaolo che però sembra non interessato ad altre operazioni).
Mentre “Repubblica” omaggia “il banchiere italiano di scuola anglosassone” – chiamato anche il Ronaldo dei banchieri visto il suo lautissimo stipendio (vedi articolodel 18 marzo Lo stipendio di Orcel (il Ronaldo dei banchieri) e la richiesta di aumenti per il cda di MPS: qual è il prezzo giusto? Orcel potrebbe percepire 26.712 euro al giorno, 1.113 euro all’ora) – che sta portando grandi risultati in termini di capitale e di restituzione agli azionisti tramite un buy back (ricompra azioni proprie) e maggiori dividendi – Milano Finanza – proprio partendo da questi ottimi risultati di bilancio – ripropone la “caccia di Orcel a BancoBPM“.
Fin qui nulla di male. Ogni giornalista usa le proprie fonti e ci mette un po’ di creatività nel scrivere pezzi giornalistici. Lo faccio anch’io nel mio piccolissimo mondo.
Il problema, quindi, non è la “volontà o il desiderio” di avere qualcosa da scrivere per i prossimi mesi, ma di vedere se ci sono reali possibilità di M&A – operazioni di acquisizioni e/o fusioni che hanno lo scopo di modificare l’assetto di due o più aziende – e quali sono i rischi e le fattibilità di queste operazioni.
E’ evidente – e anche Repubblica di oggi pone questo problema – Unicredit è presente al nord ma non in maniera massiccia, mentre ha molte filiali al centro e al sud, retaggio storico di Capitalia. E tutti sappiamo che il PIL delle regioni meridionali è inferiore a quelle del nord.
Quindi, è possibile un interessamento di Orcel nei confronti di Castagna, amministratore delegato di BancoBPM.
Certo a favore dell’operazione – sempre secondo i bene informati – c’è la crescita del valore delle azioni di Unicredit rispetto a quelle di BancoBPM; alcune Fondazioni – vedi CRT – sarebbero il grimaldello di questa operazione, nonchè alcuni componenti del cda della banca di piazza Meda che vedrebbero bene questa soluzione. Ah, naturalmente – sempre secondo questi giornalisti – anche Castagna avrebbe un proprio rendiconto da questa operazione, diventando il direttore generale del comparto Italia della nuova e futura banca.
Ma vediamo anche quali sarebbero i punti contrari.
La presenza di Credit Agricole nell’azionariato di BancoBPM e la partnership nelle assicurazioni sono un ostacolo grandissimo.
C’è poi la storia – ormai annosa – del “terzo polo bancario“. Se Unicredit mangia BancoBPM, addio terzo polo (e questo andrebbe a favore dei “giornalisti fusionisti a tutti i costi” vista la tragicomica fine del terzo polo di calendiana e renziana memoria) e rimarrebbe solo BPER a tentare di creare attorno a sè un agglomerato di banche.
E poi, e poi, c’è sempre lui, il Monte dei Paschi di Siena. Se Unicredit mangia BancoBPM chi si prenderà MPS? Domanda delle cento pistole!!!
Infine c’è l’incognita governo Meloni. Cosa vorrà fare il governo e in particolare Giorgetti sul MPS l’ho scritto nel post del 12 aprile Notizie da MPS: fuga dei clienti e vendita dei gioielli di famiglia? C’è da preoccuparsi? La premonizione di Orcel (l’articolo più visto e letto in assoluto nel mese di aprile) e da allora non si ancora capito quali decisioni vorrà assumere il governa dello destra.
Certo, sempre i “giornalisti fusionisti a tutti i costi” invitano Castagna – se non vuole farsi mangiare – ad arroccare – bello questo esempio preso dal gioco degli scacchi – di farsi avanti con il governo per prendere MPS, anche facendo “uno spezzatino” delle attività.
Insomma operazioni difficili, al limite dell’impossibile. Mi ricordo quando a scuola si diceva che l’equazione x = x + 1 è impossibile perché non ha soluzioni in alcun insieme numerico, ma nel mondo della finanza tutto è possibile.
Il problema è che quando accade qualcosa – e l’esempio di IntesaSanpaolo UBI n’è l’esempio classico, ma anche recentemente il caso Credit Suisse scoppiato in due giorni – lo si viene a sapere solo al momento del fatto e che le fughe di notizie sono già costate tantissimo ad Orcel sia sul caso BancoBPM che su MPS.
Comunque, vedrete, che come sempre, alla fine della giostra, qualcuno dirà: io l’avevo detto!!!
- Le statistiche del blog con gli articoli più letti nel mese di marzo sono visibili sul post I dati statistici del mese di marzo 2023: battuti tutti i record precedenti. Grazie, grazie, grazie!!!
- Ricordo che i commenti sono alla fine della pagina dei vari articoli. Se non si vedono cliccare su Mostra Commenti
- Nell’articolo del 12 aprile Notizie da MPS: fuga dei clienti e vendita dei gioielli di famiglia? C’è da preoccuparsi? La premonizione di Orcel ci sono diversi e interessanti commenti
- Nell’articolo del 6 aprile Cimbri (Unipol): dopo Unipolmove, altra rivoluzione nel settore dei trasporti! Noleggio a lungo termine: la prossima frontiera? ci sono commenti
- Nell’articolo del 5 aprile 2023 Dove eravamo rimasti (21): speciale “Cosa succede nella UIL?” Le ultime novità riportate dai giornali e dai social su: articoli di stampa, lettere, lettere anonime, nuove pagine facebook, pettegolezzi, previsioni e tanto altro… ci sono commenti
- Nell’articolo La Germania, e l’Italia come l’ ”Aretino Pietro” ci sono commenti
- Nell’articolo Crisi delle banche e rinnovo del contratto dei bancari: problemi e opportunità ci sono molti commenti
- Nell’articolo O che bel mestiere fare il banchiere! ci sono commenti
- Nell’articolo Lo stipendio di Orcel (il Ronaldo dei banchieri) e la richiesta di aumenti per il cda di MPS: qual è il prezzo giusto? Orcel potrebbe percepire 26.712 euro al giorno, 1.113 euro all’ora ci sono commenti
- Nell’articolo Dove eravamo rimasti (18): speciale “Cosa succede nella UIL?” Le ultime novità riportate dalla stampa e dai social su: interviste, commissariamenti, cause, nomine, espulsioni e tanto altro ci sono commenti