Voglia di terzo polo: BancoBPM si smarca, BPER rinnova i vertici. Il desiderio fusionista negato ai giornalisti

Giuseppe Castagna (BancoBPM) e Gianni Franco Papa (BPER) – foto tratte dal web con mia elaborazione grafica

Tempo di assemblee degli azionisti. Dopo Unicredit e MPS, è la volta di BancoBPM e BPER.

Ieri – 18 aprile – grande festa degli azionisti per i dati di bilancio di BancoBPM. Il bilancio 2023 — che vede 1,2 miliardi di utile (+85%) — è stato approvato con il voto favorevole del 99,87% del capitale presente. Percentuale ancora più “bulgara” per il dividendo (99,94%), pari a 0,56 euro (+143%) e a una distribuzione complessiva di 848 milioni di euro mentre la politica di remunerazione ha ottenuto il consenso del 95%.

L’amministratore delegato del Gruppo – Giuseppe Castagna (nella foto) – percepirà 3,1 milioni di euro. Orcel -Unicredit ne percepirà tre volte tanto.
Sintetizzo il Castagna-pensiero:
1) il piano strategico al 2026 è costruito in una logica stand-alone, quindi nessuna distrazione esterna;
2) un impulso ancor maggiore alla crescita della redditività
3) il Piano Industriale punta a generare sei miliardi di utili e a distribuirne quattro ai soci tra il 2023 e il 2026 (più di 5 volte la distribuzione degli ultimi 4 anni)
4) il titolo è cresciuto del 160% nell’ultimo triennio ma salirà ancora;
5) BancoBPM è una public company, autonoma ed efficiente, nazionale e locale nello stesso tempo.

Oggi – 19 aprile – si svolgerà l’assemblea degli azionisti di BPER.
La banca modenese che nel corso degli anni – con il controllo azionario di Unipol – è cresciuta enormemente, prima con Vandelli e poi con Piero Montani. Nonostante i successi dei precedenti amministratori delegati, Carlo Cimbri – indiscusso leader di Unipol – cambia, ancora una volta, “cavallo”.

E’ la volta di Gian Franco Papa (nella foto) – di cui abbiamo parlato nel post Le strane analogie. Renzi disse: stai sereno a Letta e lo defenestrò; Cimbri disse a Montani: stai sereno e al suo posto entrerà Papa (in BPER) del 22 marzo.
I giochi sono già tutti fatti: noto il nome del Presidente – Antonello Cabras, ex numero uno della Fondazione Sardegna (secondo socio di Bper al 10,2%) – noti i nomi dei consiglieri.
Meno noti – ma saranno svelati oggi – sono gli obiettivi che la banca modenese avrà per i prossimi anni. A mio modesto parere credo che Papa dovrà continuare a lavorare sull’efficienza e sul rilancio della rete commerciale in un contesto di mercato non semplice e ancora pesante per la banca dopo le acquisizioni degli sportelli ex UBI e di Carige.

Fin qui tutto semplice. Ma c’è sempre un però. Riprendendo il titolo di questo post, non posso che richiamare che anche oggi, i giornalisti fusionisti a tutti i costi, giocano la loro partita e lanciano – ormai da tre anni – le stesse notizie.
In sintesi questo il parere dei giornalisti fusionisti: delusione perchè Castagna – BancoBPM – ripropone l’autarchia della propria banca rifiutando di prendere in considerazione il dossier MPS. Ma sotto sotto, i nostri eroi vedono sempre la minaccia di Unicredit di fare un boccone di BancoBPM, anche se sono costretti ad ammettere che Unicredit sta facendo operazioni verso l’estero, soprattutto in Europa Centrale.
Anche a Papa i giornalisti fusionisti indicano la strada: prima la Popolare di Sondrio – dove Unipol detiene già il 19,7% – poi MPS e perchè no anche il BancoBPM. Dimenticando un piccolo particolare: senza il parere e l’approvazione di Carlo Cimbri non succederà nulla.
Ma secondo voi – pochi ma qualificati lettori – quando potrebbe avvenire tutto ciò: domani? dopo le elezioni europee? No, forse il prossimo anno.

Vabbè … tanto è!!!


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

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