Ci sono avvenimenti che rimarranno nella storia, nel curriculum, dei vari Presidenti dei Consigli che si sono succeduti.
Da oggi, Giorgia Meloni – dopo appena un anno e qualche mese di “regno” – si può appuntare al petto una medaglia: Mediaset ha superato la RAI nell’audience televisiva.
Un grande risultato che nemmeno a Silvio Berlusconi – campione del mondo di “conflitti d’interesse” – era mai riuscito a raggiungere.
E invece lei – nel suo piccolo – c’è riuscita!!! Grande Giorgia, un altro risultato che – a detta del suo partito – l’annovererà ancora di più fra i potenti della terra.
E queste considerazioni che sto facendo non sono del “solito Komunista” come i fans di Giorgia scrivono sui social – ma è stato appurato dalla stessa RAI che nel documento del Cda di ieri attesta che l’audience media dell’emittente pubblica è del 37%, mentre quella del Biscione 37,7%.
Ma i guai – anzi i meriti – della RAI non finiranno qui.
Dopo Fabio Fazio, anche Amadeus è passato al 9 o il 9 – qualcuno poi mi dirà come si scrive (reduci da il VAR o la VAR, ce ne faremo rapidamente una ragione).
Ma il travaso non è stato solo dalla RAI a Discovery, ma dalla RAI alla 7 (Corrado Augias) e dalla RAI a Mediaset (Bianca Berlinguer).
Quindi se ne andranno introiti pubblicitari, audience e ai “poveri” che non si possono permettere SKY, Netflix o Disney, rimarranno Pino Insegno, Nunzia De Girolamo e il “ballerino” De Martino. Per fortuna ci saranno sempre Mediaset, la 7 e Discovery.
Anche perchè – sempre secondo voci – anche la Sciarelli con il suo programma Chi l’ha visto potrebbe andarsene. Per non parlare poi di Sigfrido Ranucci – autore di Report – a cui la RAI ha tagliato le repliche estive.
Bene, ma non benissimo.
D’altra parte l’occupazione sistematica di tutti i “piani alti” della RAI, l’imposizione di personaggi assurdi, l’imposizione di programmi e contenuti fuori da ogni logica, comporta ciò.
E per fortuna che la “fiction” della RAI funziona ancora, anche se segnali di “regime” vengono sussurrati per la nuova serie del Vice Questore Rocco Schiavone che incontrerebbe difficoltà perchè fuma erba. Così come sembra in forse la nuova serie del Commissario Ricciardi perchè noto antifascista. E così di questo passo …
Poi ci lamentiamo se l’Italia nella classifica delle democrazia mondiali redatta dall’Economist è scesa al 31° posto.
Buona visione a tutti, e noi paghiamo il canone RAI …
Grazie Giorgia
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