Siamo alla farsa. Putin si è fatto confezionare persino gli exit poll

Il Presidente Putin si congratula con il candidato Presidente Putin per la vittoria sancita dagli exit poll – foto tratta da X

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di Umberto Baldo

Non si è fatto mancare niente, ma proprio niente!
E così qualche giorno fa ha fatto diramare i sondaggi, e dopo la chiusura delle urne addirittura gli exit poll.
Come se qualcuno degli “intervistati”, ammesso e non concesso che ci siano stati, avesse avuto il coraggio di ammettere davanti al rilevatore di aver votato contro lo Zar, a rischio di dover raggiungere quelle splendide località di cura e soggiorno in Siberia, oltre il circolo polare artico.
Già, stiamo parlando delle elezioni presidenziali in Russia, una farsa ad uso dei “pacifinti” (non è un refuso) occidentali che ci credono, per dimostrare la regolarità delle stesse.
E così abbiamo appreso che il 74% dei russi si è recato alle urne, l’87,5% dei quali per rinnovare il mandato a Vladimir Putin, il quale, se il Dio degli ortodossi glielo consentirà, potrà restare al Cremlino, se ancora rieletto, fino al 2036.
E poi chissà, magari a 84 anni potrebbe avere la voglia di farsi un altro giro.
Ai russi che proprio non se la sono sentita di votarlo, non è restato altro che presentarsi ai seggi tutti a mezzogiorno, in una dimostrazione di rifiuto coordinato dall’opposizione contro la politica di Putin e la guerra in Ucraina.
D’altronde alternative degne di questo nome non ce n’erano, visto che gli sfidanti per essere ammessi dovevano essere favorevoli alla guerra in Ucraina, e per di più impegnarsi a non attaccare lo zio Vladimir in campagna elettorale (non si capisce come un candidato alle elezioni possa chiedere voti senza attaccare i concorrenti).
Francamente sono contento che la kermesse elettorale russa sia finita; almeno non ne sentiremo più parlare.
Anche se piacerebbe urlare che le cosiddette elezioni russe non sono state né libere né regolari; che Putin non ha alcuna legittimità democratica; che è un autocrate, e che lo è da tempo.
Tutto il resto è propaganda.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

2 Risposte a “Siamo alla farsa. Putin si è fatto confezionare persino gli exit poll”

  1. Lanzi53 da threads
    Quella che la Russia vive da oltre vent’anni è una situazione che di farsesco ha ben poco. È un regime del terrore che si basa su una ramificata organizzazione criminale guidata da oligarchi sampietroburghesi amici di Putin.
    Purtroppo per noi è un paese che detiene importanti risorse naturali delle quali continueremo ad avere bisogno. Con loro, pertanto, prima o poi torneremo a commerciare.
    La Russia Ukraine war non durerà in eterno.

  2. Caro Gianni, sulla questione “regime sovietico” concordo pienamente con te. Putin non guida una nazione ma un’organizzazione criminale con ampi tentacoli nel mondo. Ti ricordi nella nostra gioventù i film di 007 con la Spectre?
    Per quanto riguarda la ripresa dei rapporti commerciali. Certo, me lo auguro. Devo, però, constatare che gli approvvigionamenti di gas e petrolio – che si sono ridotti praticamente a zero – abbiamo trovato fonti alternative. Rimane sempre – quello russo un mercato importante. Prima, però, deve finire la guerra. E no penso sarà immediato un ritorno al passato. Ma potrei sbagliarmi

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