L’amica Carlotta Scozzari su HuffPost dell’11 maggio intitola il suo pezzo: Messina dice sì, Nagel no. Banchieri divisi sulla tassa sugli extraprofitti studiata da Giorgetti. Avevo già scritto di questo argomento nel post del 9 maggio dal titolo Mentre le banche, grazie al rialzo dei tassi, fanno utili giganteschi, i prestiti e i mutui – per le persone comuni – crescono esponenzialmente. Lo studio della Fabi e quello dell’ 11 maggio Come in Spagna, anche in Italia una tassa sugli extra profitti delle banche?.
Naturalmente Carlotta – a differenza dei miei articoli – lo fa con grande capacità, chiarezza e capacità di analisi, guardando il mondo delle banche a 360 gradi.
Dato a Cesare quello che è di … Carlotta, oggi voglio riprendere l’argomento tasse extraprofitti, stipendi ai managers banchieri e desertificazione degli sportelli.
Comincio dall’ennesimo studio sui bilanci trimestrali pubblicati dalla Uilca e dal centro Studi Orietta Guerra.
Questo studio evidenzia – ancora una volta – “una crescita complessiva del 182,3% dell’utile contabile, che si attesta a 5,3 miliardi di euro (3,4 miliardi in più rispetto al primo trimestre del 2022. I ricavi delle banche prese in esame registrano un aumento del 17%, con il margine d’interesse che sale del 55,2% e le commissioni che diminuiscono del 2,7%. I costi operativi aumentano dell’1,3% rispetto al primo trimestre del 2022. Anche le rettifiche sui crediti risultano in contrazione poiché non risentono delle svalutazioni contabilizzate degli asset dei paesi coinvolti dalla guerra della Russia contro l’Ucraina nel primo trimestre del 2022.”
Non me ne voglia l’amico Roberto Telatin ma per forza di cose devo soffermare sulle dichiarazioni del Segretario Fulvio Furlan, il quale oltre alla soddisfazione per i risultati raggiunti dalle banche, dalla richiesta della redistribuzione degli utili e agli aumenti contrattuali ai dipendenti, al richiamo all’etica bancaria sulla chiusura degli sportelli, non va.
Mi chiedo, allora, perchè se la UIL – attraverso le frequenti dichiarazioni del suo leader – chiedeva e chiede per i settori energetici e non solo la tassazione sugli extraprofitti, perchè il sindacato dei bancari non chiede – con coerenza – tale iniziativa da parte del Governo?
Perchè non farlo?
Capisco la prudenza ma il dibattito su questo tema è fortissimo su tutti i giornali economici e non.
Se gli Uffici Studi devono fare analisi e limitarsi a considerazione tecniche e funzionali, spetta a chi ha responsabilità politiche tracciare la strada e indicare soluzioni. E il silenzio su questi temi induce cattivi pensieri.
Passiamo ora al problema della desertificazione delle filiali bancarie. Nel post del 30 gennaio 2023 Chiusura filiali: lodevole iniziativa della UILCA. Ma è sufficiente? Perchè i piani delle banche non hanno trovato ostacoli? Il sindacato non ha nessuna responsabilità? avevo accennato all’iniziativa “road” della Uilca. Mi torno a chiedere se è sufficiente o se questa iniziativa si è trasformata in una passerella per sindacalisti come ho visto nelle foto pubblicate nell’occasione della tappa lombarda di giovedì. Vedremo i risultati dei questionari.
Nel dibattito sulla chiusura delle filiali – si è inserito – nei giorni scorsi – il Segretario generale della First/Cisl Riccardo Colombani che in un recente convegno ha affermato: “Per combattere la desertificazione bancaria è necessario incentivare e promuovere la biodiversità bancaria. Siamo nell’epoca della banca-impresa a capitale privato ed a carattere universale e nessuno pensa di tornare indietro, ma abbiamo bisogno di valorizzare la diversità tra le banche da un punto di vista dimensionale, di tipologia di business, di forma societaria. Questo è ancor più urgente oggi che il sistema bancario è chiamato a svolgere un ruolo determinante nell’attuazione del Pnrr, contribuendo alla transizione ecologica e digitale del nostro sistema produttivo in un’ottica di inclusione sociale.“
Nello studio della Fisac/CGIL presentato il 6 maggio – oltre a riprendere i dati sugli utili delle banche nel primo trimestre (ormai non manca più nessuno) – viene analizzato anche lo stipendio dei managers bancari. Il sindacato di Susy Esposito afferma che: “La retribuzione media lorda annua dei primi 5 top manager delle banche italiane nel 2021 è stata pari a 3,8 milioni di euro, ovvero come 86 tra lavoratrici e lavoratori prendendo come riferimento il salario medio lordo annuo di un’area professionale che nel 2021 era pari a 44.475 euro.”
Peccato che nel mio ex sindacato si sia persa l’abitudine di pubblicare i dati relativi ai managers bancari nelle varie aziende. Chissà perchè…?
Ma lo studio entra nel merito anche del calo dei dipendenti e delle filiali. In pratica si dice che: In un anno il campione dei 7 gruppi ha ridotto il numero dei dipendenti per una cifra pari a 7.909 unità (-4,3%), così anche gli sportelli si sono ridotti del 3,6% rispetto al 2021 (-427 unità). In sostanza, l’equivalente di due banche delle dimensioni della ex Carige (che vantava 3.200 dipendenti) e di una per sportelli (Carige ne aveva 382) sono letteralmente scomparse in un solo anno.
Insomma, per chiudere.
Non sarà che Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, sia molto più “rivoluzionario” di certi sindacalisti?
Non sarà che Messina capisca che non si può continuare con questi utili da far paura da destinare solo agli azionisti, senza ripartirli fra i correntisti, dipendenti e aiutando le fasce di popolazione più deboli?
Davvero. Il mondo sta andando alla rovescia.
Mala tempora currunt.
Post Scriptum
Anch’io come alcuni articoli di giornali usciti in questi giorni ho notato il silenzio del Segretario Generale della Fabi Lando Maria Sileoni.
Cosa bollirà in pentola nel principale sindacato autonomo?
Cosa starà preparando per il Congresso che si svolgerà esattamente fra un mese?
Qualcuno mi diceva che fra i managers bancari c’è preoccupazione per quello che potrebbe scaturire da questa importante assise.
Speriamo che Lando trasmetta in diretta la sua “5 giorni romana”.
- Le statistiche del blog con gli articoli più letti nel mese di aprile sono visibili nel post I dati statistici del mese di aprile 2023: seconda migliore prestazione di sempre!!!
- Ricordo che i commenti sono alla fine della pagina dei vari articoli. Se non si vedono cliccare su Mostra Commenti
- Nell’articolo del 9 maggio Mentre le banche, grazie al rialzo dei tassi, fanno utili giganteschi, i prestiti e i mutui – per le persone comuni – crescono esponenzialmente. Lo studio della Fabi ci sono commenti
- Nell’articolo del 8 maggio L’amico Roberto Mantovani, in arte Bologna5, il taxista differente oggetto di minacce e atti vandalici. Roberto siamo con te!!! ci sono tantissimi commenti
- Nell’articolo del 8 maggio 2023 Ringrazio Start Mag e il dott. Soto per la citazione. I complimenti fanno sempre molto piacere. Ma davvero qualcuno mi rimpiange nel sindacato? Non credo… ci sono commenti
- Nell’articolo del 29 marzo Chi ha paura di Elly Schlein? La verità sull’intervista a Vogue ci sono tantissimi commenti
- Nell’articolo del 27 aprile Dove eravamo rimasti (23): Prorogata scadenza ccnl bancari e illustrazione delle richieste; sindacati divisi in BancoBPM; Pop.Bari; MPS ci sono commenti
- Nell’articolo del 24 aprile Che fatica fare “i giornalisti fusionisti a tutti i costi”. Scrivere articoli a 3/4 colonne per ripetere le stesse cose. Uffa, che noia!!! ci sono commenti
- Nell’articolo del 19 aprile Due vecchi brontoloni che dialogano e si fanno una domanda: c’è democrazia nel sindacato? ci sono moltissimi commenti
- Nell’articolo del 12 aprile Notizie da MPS: fuga dei clienti e vendita dei gioielli di famiglia? C’è da preoccuparsi? La premonizione di Orcel ci sono diversi e interessanti commenti