Come in Spagna, anche in Italia una tassa sugli extra profitti delle banche?

Foto tratta dal web

Il 19 luglio del 2022 in un articolo apparso su questo blog a firma di Umberto Baldo intitolato La genialata di Sanchez: tassare le banche si parlava per la prima volta dell’iniziativa del premier socialista Sanchez di tassare gli extra profitti delle banche spagnole per destinarle ad aiuti alle fasce della popolazione ispanica in difficoltà.

Pedro Sanchez – foto tratta dal web

Umberto – da buon liberista – fu sorpreso e quasi scandalizzato da questa iniziativa “tassaiola“. Forse erano altri tempi.
Non è un caso che la scorsa settimana – lo stesso Umberto – esattamente il 6 maggio – nel post intitolato E’ immorale che le Banche adesso non riconoscano interessi ai correntisti! citando l’ex Vice Ministro Enrico Zanetti poneva – giustamente il problema degli utili delle banche – grazie all’aumento dei tassi dettati dalla BCE – e la non remunerazione delle cifre depositate in banca da parte dei correntisti.
Sempre sullo stesso tema, il 9 maggio nell’articolo Mentre le banche, grazie al rialzo dei tassi, fanno utili giganteschi, i prestiti e i mutui – per le persone comuni – crescono esponenzialmente. Lo studio della Fabi riprendevo questo argomento riportando i dati delle tre banche principali italiane (IntesaSanpaolo, Unicredit e BancoBPM), le dichiarazione dei tre amministratori delegati e il secco no di altre tasse sulle banche da parte del Presidente ABI Antonio Patuelli.

Oggi in un articolo apparso sulla Stampa, Paolo Baroni, riprende questi argomenti e guarda caso – Baldo non ne sbaglia una – riprende proprio l’intervento di Enrico Zanetti oggi consigliere economico dell’attuale titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti.

Enrico Zanetti

Quello che pensa Zanetti lo conosciamo.
Il dato importante di questo articolo è che sembra che lo stesso Governo del Presidente Meloni stia pensando ad una tassa – sul tipo della Spagna ma più leggero – sugli extra profitti delle banche, mentre quello spagnolo è addirittura sul margine di interesse.


Questa idea nasce dall’evidente accumulo di profitti del primo trimestre delle principali banche italiane, come da tabella:

Bancautile 2023utile 2022
Unicredit2,1 miliardi1,2 miliardi
Intesa Sanpaolo1,96 miliardi1,08 miliardi
Bper290 milioni112 milioni
BancoBPM265 milioni199 milioni
MPS236 milioni10 milioni
Mediolanum178 milioni112 milioni
Credem134 milioni79 milioni
Popolare Sondrio94 milioni40 milioni
Totale5,26 miliardi2,88 miliardi
Fonte LA STAMPA del 11/05/2023

Come avevo già evidenziato nel post del 9 maggio, ABI – l’Associazione delle Banche Italiane – ha innalzato immediatamente gli scudi, ricordando che paga già il 27,5% su Ires e addizionale Ires e che i tassi sui depositi bancari stanno crescendo.

Io sono meno fiducioso dell’articolista della STAMPA, credo che non se ne farà nulla perche Meloni non vorrà mettersi contro le banche in un momento così difficile per il nostro Paese, anche perchè le tasse sugli extra gettito delle imprese fornitrici di energia non hanno dato grandi risultati.
Certo – questa tassa farebbe “gioire” il sindacato – ma visto i rapporti tra Governo e Organizzazioni sindacali non credo che di questo fatto ne verrà tenuto conto.

Credo – invece – che le banche – e lo fa capire anche nella chiusa dell’articolo, l’autore dello stesso – messe di fronte al “ricatto” o nuova tassa o retribuire meglio le somme nei conti correnti degli italiani, sceglieranno “ob torto collo” questa seconda soluzione.

Resta il fatto che il governo spagnolo ha maggiore coraggio del nostro sia sulla tassazione delle banche, sia sul mondo del lavoro (abolizione in gran parte della precarietà contrattuale) che in quello finanziario (i “bonos” spagnoli valgono di più dei BTP italiani).
Ma in Spagna governa un partito socialista e in Italia la destra.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)