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Caro Dott. Ferdinando Soto, mercoledì 3 maggio in un articolo da lei firmato su Star Magazine sul rinnovo del CCNL dei bancari, scriveva: “non sono pochi quelli che rimpiangono Massimo Masi, predecessore di Furlan e probabilmente il segretario generale più rimpianto nella storia della Uilca“. (Questo il link per scaricare l’articolo completo https://www.startmag.it/economia/tutte-le-novita-sulla-partita-del-contratto-dei-bancari-di-intesa-sanpaolo-unicredit-mps-bper-bnl-e-non-solo/?ct=t(RSS_EMAIL_CAMPAIGN)
Certo, i complimenti, le attestazioni di stima, non possono che fare piacere.
Nel ringraziarla, vorrei, però, riportare il discorso più su un aspetto politico.
Non so se molti rimpiangono la mia permanenza al vertice della Uilca come Segretario Generale .
Da quel 10 dicembre e dai mesi successivi alla mia uscita – con gli avvenimenti che sono successi – i ponti si sono chiusi e si è cercato di fare terra bruciata attorno al mio nome (e mi fermo qui perchè ho prove e circostanze ma non voglio andare oltre). Questi comportamenti mi hanno amareggiato, deluso e mi hanno allontanato – quasi definitivamente – da quel sindacato e dal quel mondo ma non dagli ideali del sindacalismo italiano e bancario in particolare.
Ma è dalle delusioni e dalle amarezze che nascono le “rivincite” e i cambi di vita. Da quel momento ho deciso di mettere a disposizione – a chi lo richiedeva – la mia professionalità e le mie conoscenze – gratis per le associazioni di volontariato di cui faccio parte, al giusto prezzo per le Aziende – tanto per mantenermi impegnato.
Certo mi sarebbe piaciuto fare il tutor – ad esempio nei corsi di formazione per i quadri sindacali della Uilca – ma visto la notevole distanza politica con l’attuale dirigenza continuerò nella mia strada di consulenza – quando richiesta – e di “piccolo e modesto scrivano” di questo blog che tante soddisfazioni mi sta dando.
Infine dott. Soto, non credo di essere stato il migliore Segretario Generale della Uilca – Elio Porino – il mio predecessore lo è stato!
Io ho cercato solo di fare “il meglio possibile” e se ci fosse un “sliding doors” rifarei le stese cose o perlomeno quasi tutte.
La ringrazio dott. Soto anche perchè grazie al suo articolo sono andato a rileggere l’intervento di addio alla Uilca il 10 dicembre 2020 dal titolo – oggi direi molto preveggente – Finisce oggi la mia storia sindacale e penso – non senza un po’ di rabbia – quanta ipocrisia circolava quel giorno in quell’assise.
Il dato di fatto principale, però, è la mia serenità, il poter criticare, il poter parlare, il poter collaborare con chi riconosce in me qualche capacità.
Grazie, dott. Soto, grazie Start Mag, torno nell’oblio.
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Cristina Santini
Caro Massimo quanta verita’ nelle Tue parole e quanta mancanza di gratitudine…..buona Serata!!!!
Carissima Cristina,
intanto grazie per questo pensiero.
Non pretendo di avere la verità in tasca, ma sulla mancanza di gratitudine vorrei soffermarmi un attimo. Non ho mai pensato di essere incensato, conosco troppo bene come vanno le cose nel sindacato. Conti quando ci sei! E in quel caso ci sono i servili, i ruffiani, i lecchini e i lecconi che si distinguono da coloro che invece ti osservano e ti giudicano per quello che fai e che sei. Mi fermo qui perchè non voglio riaprire un ferita che – a fatica – sono riuscito a tamponare. Resta il fatto che la riconoscenza non è di questo mondo (inteso come mondo sindacale).
Un abbraccio