MPS: mentre Giorgetti apre a futuri assetti, l’assemblea dell’11 aprile si svolgerà senza i piccoli azionisti

Ancora MPS sugli scudi e agli onori della cronaca giornalistica.
Andiamo con ordine.

Cominciamo dalle dichiarazioni di Giorgetti, Ministro del MEF, nella foto.
Scrive oggi Andrea Rinaldi sul Corriere della Sera: “Si avvicinano le nozze per Mps. E lo stesso ministro Giancarlo Giorgetti a svelarlo. Ma ci vorrà ancora un po’ di tempo e — al contrario dell’ultimo tentativo di vendita — questa volta servirà un premio per portarsi a casa «la più bella del reame»“.
E Giorgetti – rispondendo ad una domanda aggiunge – «La scarpetta è pronta, il 2024 credo debba essere l’anno buono». Oddio, paragonare la banca più antica del mondo, ad una scarpetta non mi sembra l’esempio più adatto, però …
Il problema è sempre lo stesso, lo scrivo da mesi: chi prenderà MPS se Unicredit, BancoBPM e BPER, un giorno sì e l’altro pure, affermano che non ne vogliono sapere della banca senese?
Ma Rinaldi va oltre e afferma che secondo le sue fonti “lo sposo si sarebbe già trovato, altrimenti non si sarebbe proceduto a due accelerated bookbuilding, che al governo hanno fruttato rispettivamente 650 milioni, con la vendita del 12,5% di marzo, e 920 milioni con il 25% di novembre“.
Misteri della finanza?
Delle prospettive del Monte se ne dovrebbe sapere di più il giorno 11 aprile quando si svolgerà l’assemblea degli azionisti della banca.
Assemblea degli azionisti che nasce, già, con polemiche non di poco conto.
Infatti in una nota dell’Associazione Buongoverno si fa sapere che “per il quinto anno consecutivo, anche nel 2024, non sarà consentita né la partecipazione in presenza, né in collegamento da remoto, dei piccoli azionisti, all’assemblea dei Soci Banca Mps per l’approvazione del bilancio e degli altri punti all’ordine del giorno”.
Continua il comunicato: “La Banca infatti ha deciso di avvalersi della legge 215/23 – spiega l’Associazione -, che estende l’applicabilità delle norme straordinarie dovute all’emergenza Covid, sullo svolgimento delle assemblee ordinarie di società ed enti entro il 30 aprile 2024. Si tratta di una scelta non seguita dalla maggioranza delle banche italiane, che da tempo hanno optato per le modalità ordinarie, consentendo in questo modo la partecipazione di tutti gli azionisti. Evidentemente i Soci retail, che posseggono oltre il 60,7% del capitale azionario del Monte dei Paschi e che hanno visto il loro investimento pressoché totalmente eroso da una serie di aumenti di capitale e di accorpamenti di quote azionarie, non possono esprimere la loro voce, dopo gli enormi sacrifici e danni subiti nel corso degli ultimi 15 anni”.
Insomma anche per quest’anno non si leveranno voci critiche.
Al pari dei “giornalisti dei giornaloni” voglio fare anch’io un’ipotesi: non sarà che i piccoli azionisti non sono ammessi per evitare domande sconvenienti, soprattutto sull’andamento del primo trimestre di quest’anno?

A pensar male, in Italia, nel Monte dei Paschi di Siena, non si fa mai peccato.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

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