Emilia-Romagna: noi non molliamo (alla faccia degli sciacalli)!!!

Foto tratta dal web

Sono state spese e consumate tantissime parole per commentare quello che sta succedendo nella mia Regione dal 2 maggio.

Un disastro che ci impone riflessioni sul cambiamento climatico – anche se qualcuno continua a negarlo – riflessioni sul modo di costruire e occupare i terreni, sul modo in cui fare prevenzione.
Insomma dobbiamo ripensare al nostro modo di vivere per lasciare a chi verrà dopo di noi un mondo ancora abitabile e vivibile.

Certo, dobbiamo constatare che in pochi giorni sono cadute quantità di acqua inusuali, su un terreno secco dopo un anno di scarsissime precipitazioni e se non si parte da questa realtà, vuol dire negare l’evidenza.
Qualcuno dice che le alluvioni ci sono sempre state.
E’ vero. Anche dopo il giorno viene la notte. E’ lapalissiano.
Ma questa violenza della natura è diventata, ogni giorno, sempre più estrema.

Ma torno sulla mia Regione.
Credo che il motto – che ormai è diventato virale – #noinonmolliamo rappresenti lo spirito dei miei corregionali.
Non abbiamo mollato dopo il terremoto di undici anni fa – esattamente il 20 maggio (maggio comincia ad essere un mese che per noi emiliani-romagnoli che porta sfortuna) – e abbiamo ricostruito in pochi anni tutto quello che il sisma aveva distrutto. Senza piagnistei, rimboccandoci le maniche e oggi non ci sono più tracce di quel disastro.

E sono certo che questo “miracolo” si ripeterà anche per quelle zone colpite dall’alluvione. Ho visto foto di questa mattina di Riccione – dove i bagnini – stavano – senza l’aiuto di nessuno e senza imprecare contro lo Stato – erano già al lavoro per riaprire i bagni.

Sì, perchè noi emiliano-romagnoli siamo fatti così!!!

Purtroppo – anche stavolta – dobbiamo piangere morti, persone che hanno perso la vita – in maggior parte – perchè stavano cercando di mettere in sicurezza animali e cose delle loro proprietà.

Ce la faremo anche stavolta, perchè noi non molliamo.
E questo nonostante gli sciacalli che si aggirano non solo sul web ma anche nella carta stampata.

Mi sono occupato ieri di Salvini e del suo ignobile tweet da bimbominkia (Salvini: uno dei peggiori ministri di tutta la storia della Repubblica Italiana) e oggi non posso che mostrarvi la prima pagina di un giornalaccio – chiamato così per caso Libero – che la butta subito in politica e facendo accuse infami.
Questa mattina ho scritto su twitter: Mi auguro che il mio presidente @sbonaccini, appena finito di coordinare i lavori di soccorso e di ricostruzione delle zone alluvionate, trovi 5 minuti di tempo per querelare questo giornale! #sciacalli

Siamo davvero finiti in mano a persone senza scrupoli ne morale. E mi fermo qui perchè non la voglio buttare in caciara.

Ma da emiliani-romagnoli rispondiamo: noi non molliamo e torneremo più grandi, più forti e più belli di prima.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)