Per mesi i giornaloni e i giornalisti avevano indicato – e non scommesso -, anzi avevano dato per certo che la conduzione della BPER (Banca Popolare dell’Emilia e Romagna) sarebbe affidata al tandem Cabras–Papa.
Invece – come spesso – accade, il detto “chi entra Papa esce Cardinale” – ancora una volta – ha funzionato.
Ieri, nell’assemblea dei soci di BPER si è sviluppato l’atto clamoroso.
Intanto i “fondi di investimento” in maggioranza collettiva hanno votano la loro lista che alla fine è prima.
Unipol, che è il maggiore socio al 19,9% è riuscita a sostituire il vecchio amministratore delegato Piero Montani con Gianni Franco Papa, ex Unicredit ed ex Presidente di Carige.
Ma la vera sorpresa è che diventa presidente Fabio Cerchiai, vicepresidente di Unipol – vecchia mia conoscenza di quando era Presidente indiscusso di ANIA (l‘associazione delle assicurazioni), mentre Antonello Cabras – candidato forte della Fondazione Sardegna (10,2%) – osannato dai giornalisti – si ferma alla vicepresidenza.
Ieri nell’articolo Voglia di terzo polo: BancoBPM si smarca, BPER rinnova i vertici. Il desiderio fusionista negato ai giornalisti avevo riportato come la volontà – per meglio dire – il desiderio di moltissimi giornalisti – è quello che si proceda in tempi rapidissimi a fusioni bancarie.
Ebbene – dopo quello che è successo in BPER – dove le loro previsioni sono risultate sbagliate – nei commento odierni emerge una nuova loro considerazione: se hanno vinto i fondi in BPER, allora sicuramente spingeranno per una fusione di BPER con MPS oppure con Sondrio, oppure con BancoBPM.
E la storia si ripete, finchè qualcuno – prima o poi – potrà dire: l’avevo detto io … !!!
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