Noi siamo noi … e voi non siete un … (il tasso del conto corrente dei Deputati)

Camera dei Deputati – foto tratta dal web

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Non sono mai stato un grillino, non sono mai stato un qualunquista, ma … di fronte a certe notizie, mi sale la mosca al naso.

La notizia è quella – riportata dal Fatto Quotidiano e da Open – che Banca Intesa Sanpaolo – che ha vinto la gara per la gestione dei conti correnti dei Deputati – offrirà a loro il tasso del 5,625%.
Ora la notizia in sè e per sè sarebbe passato in silenzio, ma la sproporzione fra il tasso sui soldi giacenti nei conti correnti dei “poveri cristiani” italiani che arriva – a malapena – all’1% se si va a litigare con il gestore o con il titolare della filiale – mentre il tasso medio sulla raccolta è dello 0,20%, come segnalato in un recente studio della Fabi – è talmente elevato che grida vendetta.

In questo blog, ho condotto una battaglia contro questo andazzo delle banche che non remunerano i soldi nei conti degli italiani – pur a fronte di risultati di bilancio senza precedenti (22 miliardi di utili solo per le prime 7 banche italiane nel 2023, vedi Un interessante report della Fisac/Cgil: crescono gli utili delle banche e i dividendi agli azionisti ma calano gli occupati e gli sportelli) – e con tassi passivi elevati, per aumentare i loro introiti.
Voglio ricordare che i BTP rendono per 5 anni la media del 3,80%.

Questa andazzo vale per tutti, quindi, tranne che per i Deputati.

Insomma un bel regalino alla casta.
Ma vediamo nel dettaglio cosa contiene questo accordo tra Banca Intesa Sanpaolo e la Camera. Secondo il Fatto Quotidiano – nessuno ha smentito la notizia – questi sarebbero gli ulteriori vantaggi per i Deputati:
Le condizioni della convenzione sono tutte estremamente vantaggiose. Dei conti correnti abbiamo detto: anche il tasso debitore “sulle somme utilizzate in assenza di fido” è abbastanza favorevole, fissato al 10,3550 sempre con il riferimento all’Euribor maggiorato del 6,5%. Simile il tasso di “sconfinamenti in assenza di fido”. C’è poi un sfilza di “zero costi” che è impossibile da riportare per intero e che riguardano le “spese fisse”, “la tenuta del conto”, i “bonifici”, anche quelli urgenti, la “domiciliazione delle utenze”, le “operazioni allo sportello”, “commissione di pagamento dei bollettini”, “ricarica della carta prepagata” e molto altro ancora.

Insomma un “regalino” non di poco conto.

Naturalmente i Senatori si sono ribellati!!!
E hanno chiesto – anche loro – un adeguamento delle condizioni.
Mi pare giusto, perchè a loro sì e a noi no, quando la banca presente al Senato è la stessa della Camera?

Ovviamente – qualcuno, pochi per la verità, perchè anche anche quelli che volevano aprire il Parlamento come una scatola di tonno, tacciono – ha protestato e chi ha risposto per la “casta“?

Ma lui!!!
L’uomo, anzi il Senatore dei 50 post al giorno: Claudio Borghi (nella foto), senatore della Lega, quello che assomiglia al Borghi attore, a suo dire.
Tanto per rendervi conto della situazione vi allego due suoi post:

E’ proprio vero!!! Loro sono clienti “pregiati” e clienti di buon livello. Siamo alle comiche.

Noi siamo noi e voi non siete un cazzo… (semi cit Marchese del Grillo)


Umberto Baldo ha voluto aggungere:

Caro Massimo, nel Rinascimento i banchieri fiorentini foraggiavano Re e Papi, ben sapendo che i soldi non gli sarebbero mai stati restituiti. Ma in cambio ottenevano appalti di riscossione delle tasse o diritti sulle miniere di allume, per cui alla fine risultava un bel do ut des. Da sempre le Banche sono prone al potere, e le condizioni ai parlamentari sono sempre state estremamente più favorevoli rispetto alla plebaglia dei cittadini (l’ho potuto constatare tanti anni fa con i miei occhi). Anche i tassi favorevoli fanno parte dello status della casta che ci governa, e che finge di sapere come vive e sbarca il lunario la gente normale, ma in realtà non trova nulla di in estetico nei propri privilegi. Anzi penso credano gli siano dovuti neanche fossero “unti del signore”. Nessuno protesterà, né a destra né a sinistra. Tanto sanno che domani la gente avrà dimenticato e loro continueranno a “mangiare brioches”.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

Una risposta a “Noi siamo noi … e voi non siete un … (il tasso del conto corrente dei Deputati)”

  1. ASO.CIALE®️ @StefanoMischia (da X)
    E avrei voluto vedere!!!
    Togli loro la tassa sugli extraprofitti,
    senza chiedere nulla in cambio?
    C’è #Intesa…

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