Cosa c’è e cosa manca nell’ottimo rinnovo del Contratto di lavoro dei bancari


La quadrilogia degli articoli sul giudizio di chi ha perso o vinto nel rinnovo del contratto dei bancari finisce con questo post. Gli altri tre sono visibili a queste pagine:
Chi ha vinto e chi ha perso nel rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Prima puntata, Messina come Sinner
Chi ha vinto e chi ha perso nel rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Seconda puntata: i Sindacati, Lando Sileoni come Totti (il capitano)
Chi ha vinto e chi ha perso nel rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Terza puntata: l’ABI ha perso clamorosamente. Sconfitta voluta, cercata o annunciata?


Come annunciato, in questo quarto articolo mi soffermerò su quello che c’è nel rinnovo, quello che manca e alcune valutazioni politiche.

Cosa c’è in questo contratto

Cominciamo dagli articoli modificati.
Nota per chi legge. Ho seguito pedissequamente il testo firmato dai sindacati. Pertanto il numero dell’articolo si riferisce al testo firmato e a fianco l’articolo a cui si riferisce la modifica contrattuale


Articolo 1. Modificherà l’art.6 Durata contrattuale
E’ stata spostata – su richiesta delle Aziende – dal 31/12/2025 al 30/06/2026. In pratica la durata contrattuale è stata aumentata di 3 mesi

Articolo 2. Modificherà l’art. 9. La cosiddetta cabina di regia
Sono state rafforzate le funzioni della cabina di regia, inserendo anche il monitoraggio e l’analisi degli impatti sul lavoro derivanti dai cambiamenti conseguenti alle transizioni strutturali, ivi compresa la cosiddetta banca digitale, anche al fine di individuare nuove mansioni e figure professionali e del loro inquadramento. Nella Cabina di Regia si potranno prospettare soluzioni che potranno essere condivise nel confronto fra le parti a livello nazionale. Queste potranno essere poi recepite con intese che integreranno il Contratto Nazionale anche se in passato ci sono state resistenze.
E’ previsto inoltre la possibilità avviare un’indagine di clima con particolare attenzione anche al benessere lavorativo.
Viene modificata la composizione dell’Organismo in quanto ogni Organizzazione Sindacale sarà presente con il segretario generale e due altri componenti della Segreteria Nazionale.

Articolo 3. Modificherà l’art. 28 Commissione nazionale per la sicurezza

Sono rafforzarti i compiti della Commissione Nazionale per la Sicurezza, per promuovere anche iniziative
informative e formative per la prevenzione e la gestione dei rischi, con particolare attenzione a quelli da stress da lavoro correlato

Articolo 4. Partecipazione (nuovo articolo)

Quella della partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla vita delle imprese è un “pallino” della CISL – vedi la raccolta di firme dei giorni scorsi – e in questo contratto si demanda questa opportunità al
confronto nelle aziende, dove si potranno valutare forme di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori Ricordo che l’unico caso nelle Banche italiane è quello del BancoBPM ove il Prof. Mauro Paoloni – vedi post del 21 aprile 2023 Castagna (BancoBPM): la banca balla da sola!!! Ma sarà vero? e Dove eravamo rimasti (23): Prorogata scadenza ccnl bancari e illustrazione delle richieste; sindacati divisi in BancoBPM; Pop.Bari; MPS del 27 aprile 2023 – in quota Fabi – rappresenta il personale nel Consiglio d’Amministrazione della banca di piazza Meda.

Articolo 5. Modificherà l’art. 34 Fondo per l’Occupazione e Articolo 6. Modifiche al Fondo di Solidarietà
L’incentivo alle assunzioni da 3.500 a 4.500 euro, con una ulteriore maggiorazione di 1.000 euro annui nel caso di sede di lavoro nella stessa provincia di residenza.
Con le previsioni inserite per la staffetta generazionale saranno effettuate assunzioni di giovani under 35 a tempo pieno e indeterminato, per il totale delle ore non lavorate da chi volontariamente nei tre anni precedenti il raggiungimento dei requisiti di pensionamento, per vecchiaia o anticipato, trasformerà il proprio orario in Part Time.
Per incentivare questa scelta il Foc interverrà per garantire la completa copertura della contribuzione previdenziale, evitando in questo modo nocumenti sulla futura pensione e con il 25% della inferiore retribuzione determinata dal lavoro a tempo parziale.
Questa nuova possibilità di avvicinarsi gradualmente al termine dell’attività lavorativa è una conquista sociale di staffetta occupazionale e di benessere delle persone, che può offrire una alternativa all’adesione all’esodo tramite il Fondo di Solidarietà.
È stata inoltre innalzata da 32 a 36 anni l’età dei giovani disoccupati per cui le imprese possono accedere all’incentivo all’assunzione a tempo indeterminato, che viene portato da 2.500 euro annui per tre anni a 3.500.
Inoltre, allo scopo di sostenere e promuovere i livelli occupazionali verrà erogato un importo una tantum l’incentivo di 3.500 euro, per ogni assunzione a tempo indeterminato che incrementi gli organici, quindi in assenza di processi di uscita di lavoratrici e lavoratori.
Vengono inoltre nuovamente finanziate le iniziative di formazione finalizzata all’occupabilità di lavoratrici e lavoratori coinvolti in programmi di riconversione e riqualificazione professionali e di sostegno alle iniziative delle aziende del settore all’alternanza scuola lavoro.
L’assegno emergenziale a favore di personale licenziato viene esteso da 12 a 18 mesi, ed è istituita la possibilità di finanziare il servizio di outplacement per le lavoratrici e i lavoratori che perdono il posto di lavoro per liquidazione e fallimento delle aziende.

Art. 7. Modificherà l’art. 41

Eliminato il divieto di prestare la propria opera a favore di terzi, ferme le limitazioni di Legge che dovranno sempre essere comunicate preventivamente all’Azienda.

Art. 8 Modificherà l’art. 53
Il buono pasto passa da 1,81 a 4 euro

Art. 9 Modificherà l’art. 56 Pressioni commerciali

L’Accordo sulle Politiche Commerciali e l’Organizzazione del Lavoro (8 febbraio 2017) è inserito integralmente nel Contratto Nazionale.

Art. 10 Pari Opportunità e Inclusione
All’interno di questo nuovo articolo confluiranno:

  • Prestazioni Foc in tema di assunzioni e stabilizzazioni;
  • Commissione politiche per l’inclusione
  • Permessi e aspettative per motivi personali o familiari;
  • Banca del tempo;
  • Malattia e infortuni;
  • Maternità e paternità;
  • Assistenza sanitaria
  • Flessibilità di orario nei casi di disagio sociale
  • Iniziative sociali;
  • Flessibilità nella fruizione della formazione;
  • Rilevazione, analisi, divulgazione e promozione di iniziative concernenti le azioni
    sociali;
  • Interventi in favore delle persone con disabilità;
  • Aspettative e flessibilità d’orario per l’assistenza di figli affetti da patologie
    dell’apprendimento;
  • Fruizione oraria dei congedi parentali;
  • Congedo per le donne vittime di violenza di genere;
  • Contrasto alle molestie e violenze di genere sui luoghi di lavoro

Da segnalare l’erogazione dell’intera retribuzione per tutto il periodo della c.d. “gravidanza a rischio”.

Art. 11
recepirà dichiarazione congiunta in materia di moleste e violenze di genere sui luoghi di lavoro (accordo 12/02/19)

Art. 12 modificherà l’art.62

E’ stato aumentato del 50% il periodo di comporto per chi ha disabilità riconosciuta ai sensi dell’art.3, comma 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Art. 13 modificherà l’art.63
l’erogazione dell’intera retribuzione per tutto il periodo della c.d. “gravidanza a rischio”.

Art. 14 modificherà l’art.64

Modifica voluta da ABI: il numero delle giornate di missione escluse dal computo di quelle c.d. a corto raggio, di cui al comma 2 dell’Art. 74, passano da 5 a 6.
I giorni di esclusione per i Quadri Direttivi di cui al comma 3 aumentano da 4 a 5.

Art. 15 modificherà gli ‘art.93 e 115 Trasferimenti
Modifica voluta da ABI: l’aumento delle previsioni dell’anzianità di servizio agli articoli 93 e 115, con il passaggio, limitato a un anno, da 22 a 23 anni, il requisito ai fini del consenso delle lavoratrici e dei lavoratori

Art. 16 modificherà l’art.76 Formazione
riguardo al “pacchetto formativo” di 26 ore annuali, a partire dal 1/1/2024, vengono implementate, da 8 a 13, le ore retribuite, da svolgere in orario di lavoro e conseguentemente ridotte, da 18 a 13, le ore non retribuite, da svolgere fuori dal normale orario di lavoro.

Art. 17 modificherà l’art.77 Formazione

viene evidenziata l’importanza della formazione continua quale strumento per garantire la crescita personale, l’aggiornamento e lo sviluppo professionale, in particolare riguardo alle azioni di riqualificazione e riconversione finalizzate a garantire la tutela dell’occupazione e dell’occupabilità. Viene rafforzato il confronto con il sindacato.

Art. 18 modificherà l’art.88 Fungibilità – Sostituzioni
Modifica voluta da ABI: è stata resa strutturale la piena fungibilità nell’ambito della categoria dei Quadri Direttivi, tra il 1° ed il 4° livello retributivo. Inoltre è aumento da 5 a 6 mei il periodo di tempo di maturazione
dell’inquadramento superiore dei connessi livelli dei Quadri Direttivi, ferma restando l’applicazione immediata dell’incremento economico

Art. 19 modificherà l’art.104 Orario settimanale

riduzione dell’orario di lavoro settimanale di 30 minuti e pertanto l’orario settimanale sarà distribuito su 37 ore a partire dal 1° luglio 2024. In uno studio di Fisac/Cgil “La riduzione dell’orario di lavoro settimanale che passa da 37,5 a 37 ore alla settimana, portando poco meno di 4 giornate lavorative in meno all’anno, fa sì che i bancari italiani abbiano l’orario di lavoro più basso dopo i francesi. In Francia l’orario è infatti pari a 35,2 ore, in Spagna 37,5 e in Germania 38,6 ore. In Italia, dal primo luglio del prossimo anno, sarà di 37 ore. Dal confronto con altri settori in Europa, emerge che nel settore della chimica nella media Ue si lavorano 37,8 ore di lavoro settimanali, nella metallurgia 38, nella Pa 37,7, nel commercio al dettaglio 38,5 e nel bancario 37,7”

Art. 20 aumento salariale
Non pubblicherò nessuna tabella in quanto i siti sindacali sono pieni di prospetti di aumenti divisi per categorie. Mi preme solo pubblicare questa parte di uno studio della Fisac/Cgil, il sindacato di Susy Esposito: Il rinnovo del contratto dei 270 mila bancari del settore Abi batte l’inflazione acquisita nel 2023 e prevista fino a fine 2025. Il portato complessivo, infatti, tra dinamica della crescita salariale da previsioni del contratto (+3,5%) e gli aumenti a regime (+15%), determina un totale di incremento del 18,5%, ovvero un +7,9% rispetto all’inflazione cumulata acquisita e prevista (+10,6%). Il rinnovo di questo contratto si innesta in una dinamica di crescita salariale legata a doppio filo con la contrattazione stratificata nel tempo, fatta di scatti di anzianità, regole sugli inquadramenti e ultima tranche del contratto del 2019.
Inoltre è da rammentare che viene ripristinato il vecchio sistema di calcolo per il TFR.

Art. 22 Prosolidar

In tema di solidarietà sociale si è convenuto di fissare in 10 euro il contributo delle lavoratrici e dei lavoratori da trattenere sulla tredicesima mensilità. Le Aziende raddoppieranno la cifra dei dipendenti.

Cosa manca in questo contratto

  1. Tutte le richieste sull’area contrattuale non hanno trovato nessuna soluzione in questo rinnovo. Rimane per questa parte contrattuale le vecchie norme del CCNL precedente.
  2. Alla stessa stregua mancano i rafforzamenti richiesti nella piattaforma sulle ristrutturazioni aziendali, sul distacco del personale e sugli appalti
  3. Pur avendo ampliato il potere d’intervento della “cabina di regia” mancano revisioni articoli contrattuali su telelavoro e lavoro agile e non è stato modificato – anche questa volta – l’annoso problema del personale a part-time che in caso di straordinario viene remunerato in maniera difforme dagli altri lavoratori a full time.
  4. Il capitolo Diritti e Welfare (previdenza, long term care e assistenza sanitaria) non hanno trovato soluzione rispetto alle richieste fatte.

La questione della democrazia sindacale

Ho espresso più volte il mio giudizio su questo contratto nei post precedenti e lo ripeterò alla fine di questo articolo.
C’è un aspetto che mi lascia molto perplesso e lo voglio affrontare con grande chiarezza, conscio che mi attirerò delle critiche. Il problema è quello della democrazia sindacale.
E’ la prima volta in 40 anni di “onorata carriera” sindacale che vengono pagati gli arretrati e gli aumenti mensili prima di un passaggio assembleare. L’unico precedente assimilabile fu quello del contrato del 2019 in quanto al momento di effettuare le assemblee scoppiò la pandemia Covid e fu impossibile effettuarle tutte e la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori fu interrotta anche perchè in quelle prime fasi i sistemi di comunicazione a distanza non erano così facilmente usufruibili come quelli attuali.
Mi si obbietterà che il mio ragionamento è giusto ma – contemporaneamente – che non si è mai verificato che il sindacato chiedesse una cifra – e che cifra come abbiamo visto prima – e la portasse a casa integralmente.

E’ vero. Lo capisco. Ma essendo io un vetero sindacalista, fuori dal mainstream attuale, alle forme ci tiene molto e ci tiene alle prassi sindacali.
Anche perchè – e su questo aspetto credo che i miei ex colleghi possano essere d’accordo – assemblee con i lavoratori se ne fanno sempre meno – almeno così mi raccontano – offuscando di fatto il rapporto fiduciario con le lavoratrici e i lavoratori.
Mi auguro che da questo contratto possa ripartire una nuova fase di maggior ascolto delle problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori.

Conclusioni

Ho scritto più volte in questi giorni che questo è un ottimo contratto che è andato oltre alle più rosee aspettative.
Una richiesta economica centrata al 100%, una riduzione dell’orario di lavoro, il ripristino del calcolo del TFR, il non aver ceduto sulla fungibilità fra Quadri e aree professionali, limitata al massimo la mobilità senza diritti da parte del personale, oltre ad alcune acquisizioni su altri capitoli normativi, sono acquisizioni veramente importanti.
Certo, la divisione tra le banche, la presa di posizione di Messina, la mancata concessione della delega al Casl da parte di Intesa Sanpaolo, hanno fatto il gioco del sindacato.
Sindacato che è stato bravo a infilarsi negli spazi lasciati vuoti dalle divisioni dei top manager delle banche italiane.

Ripeto, ottimo contratto!!!

Infine, mi auguro si riprenda quel circuito virtuoso delle assemblee con le lavoratrici e i lavoratori perchè la riscossa aziendale non si farà attendere.


Infine i ringraziamenti.
Ringrazio Lando Maria Sileoni con il quale in questi mesi abbiamo condiviso molte fasi della vertenza.
Ringrazio Emilio Contrasto con il quale ci siamo sentiti più volte
Ringrazio tutti coloro che in questi mesi mi hanno contattato e con i quali – nonostante la mia lontananza dai posti che contano – leggono e commentano le mie elucubrazioni.
Per la stesura di questo articolo ringrazio Giuseppe Bilanzuoli per l’ottima la spiegazione dei punti contenuti nella piattaforma dal quale ho attinto alcuni passaggi e ringrazio l‘Ufficio Studi della Fisac/Cgil per le considerazioni fatte sul costo del lavoro e sulla riduzione dell’orari di lavoro.



Articoli che trattano il rinnovo del ccnl dei bancari:
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30/11/2023 Chi ha vinto e chi ha perso nel rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Seconda puntata: i Sindacati, Lando Sileoni come Totti (il capitano)
28/11/2023 Chi ha vinto e chi ha perso nel rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Prima puntata, Messina come Sinner
23/11/2023 Firmato il Contratto nazionale di Lavoro dei circa 280.000 bancari
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Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)