Di Unipol, dei suoi aggregati finanziari e bancari, delle mosse di Carlo Cimbri, delle questioni sindacali nell’assicurazione bolognese, ne ho parlato tantissime volte. Anzi – mi riprometto – quando comincerà a piovere – se mai lo farà – di mettere ordine agli ormai 734 articoli del mio blog che – ad oggi – ho pubblicato per una più facile ricerca.
Ma veniamo ai fatti di oggi.
Partiamo dalla fine del titolo parlando di smart working in Unipol.
Per riassumere rammento che di questo argomento ne ho parlato il 9/11/2021 Quel brutto pasticciaccio dell’obbligo di ritorno al lavoro in sede di Unipol; il 12/11/2021 (esattamente un anno fa) I commenti negli articoli sul reddito di cittadinanza e lo smart working negato di UnipolSai; il 5/01/2022 Brunetta e Cimbri, gli Hiroo Onoda dello smart working; il 21/01/2022 Smart working in UnipolSai? Mission impossible… (uno degli articoli più letti sul mio blog, esattamente all’ottavo posto della classifica generale) e 31 gennaio 2022 Avanti con lo smart working … ad esclusione del Gruppo UnipolSai, naturalmente.
Come si può evincere non è un tema “vergine” quello dello smart working.
Domanda? Perchè a distanza di quasi un anno dall’ultimo post ci parli ancora di smart working?
Per un semplice motivo. Perchè sono entrato in possesso di un comunicato sindacale delle sigle presenti in Unipol in cui si afferma che giovedì si è svolto un incontro con l’Ufficio del Personale di Unipol per trattare delle flessibilità d’orario. Il Sindacato – con spirito autenticamente unitario (così è riportato nel comunicato proprio per ribadire, forse, che vecchie divisioni sono state superate) – ha chiesto un confronto senza pregiudiziali su questo argomento nel contesto più generale di una ripresa delle relazioni sindacali che negli ultimi mesi (questo lo aggiungo io) hanno toccato punti bassissimi.
Sempre nel comunicato sindacale si riporta che l’Azienda ha ben capito il messaggio della Organizzazioni sindacali ma che “al momento non ha fra le sue priorità l’adozione dello smart working” preferendo il lavoro in presenza – ritenuto più utile, efficace e produttivo – e privilegiando altre forme di flessibilità “più moderne” ed efficaci.
Non mi è dato sapere quali sono queste nuove forme di flessibilità che andranno a beneficiare soprattutto i più giovani, ma poichè il comunicato sindacale termina affermando che ci saranno altri incontri in tempi ravvicinati, attendo con trepida attesa.
Passiamo ora all’Azienda Unipol. Nella conference call di ieri – il direttore Generale di Unipol Matteo Laterza – ha presentato i risultati della trimestrale. “Utile consolidato in crescita del 5%, a 854 milioni di euro, nei primi nove mesi dell’anno segno più anche per la raccolta, soprattutto sul fronte danni, e per gli altri settori in cui opera il gruppo che conferma gli obiettivi reddituali per il 2022 fissati nel piano strategico 2022-2024“. Questi i dati salienti. Nell’articolo di Start Mag a firma Emanuela Rossi vengono riportati i seguenti dati: “Nei nove mesi la raccolta è cresciuta del 4% a 9,8 miliardi, con un contributo di 5,9 miliardi del comparto danni (+5,6%) e di 4 miliardi del comparto vita (+1,7%). In calo dal 214% al 197% del minimo regolamentare il solvency ratio. In particolare, nel ramo danni la raccolta premi del comparto auto è aumentata dell’1%, a 2.823 milioni di euro, considerando che si registra una progressiva ripresa della frequenza dei sinistri rispetto al 2021 e la crescita del costo medio degli stessi. Nel comparto non auto i premi sono saliti del 10,4%, a 3.028 milioni di euro, risultato cui hanno contribuito i rami di attività e tutti i canali di vendita del gruppo. Il risultato ante imposte del settore danni è pari a 864 milioni di euro, rispetto agli 843 milioni del 2021; quello del vita a 189 milioni, in aumento dai 160 milioni di un anno prima grazie al miglioramento della marginalità sia tecnica sia finanziaria, favorita dal contesto di tassi di interesse in crescita“.
Altri due aspetti sono emersi dall’intervento di Laterza: il primo che con BPER e Popolare Sondrio entro la fine dell’anno saranno rinnovati gli accordi. L’altro aspetto è quello di UnipolMove – di cui mi sono occupato con l’articolo in assoluto più letto del mio blog (oltre 2.550 visualizzazioni) Ma quanto è complicato aderire a UnipolMove? Ma uscire da Telepass non è più agevole. Tutta la vicenda in solo post del 15 aprile 2022 – in quanto l’apparecchio per il pagamento del pedaggio autostradale è usato da 350.000 mezzi circolanti.
Naturalmente la ciliegina sulla torta – non riportata da tutti i giornali – è che le polizze auto aumenteranno. E, come il giorno prima Generali, anche Unipol conferma il rialzo delle polizze auto per fronteggiare un’inflazione che ha contribuito a «un incremento del 2% del costo medio» dell’Rc auto.
E tutto ciò a fronte di risultati di bilancio estremamente positivi. Ma si sa tutto quello che è obbligatorio e soggetto ad una scarsa concorrenza è impossibile controllare i prezzi.
Veniamo all’ultima considerazione. Il 5 novembre 2022 nel post Smart working energetico in Generali, mentre in Unipol accordo sugli esodi e … “uccellino azzurro” ho raccontato che Carlo Cimbri – attraverso Unipol e Mediobanca – era entrato nell’acquisto di Twitter da parte di Evon Musk.
In questi giorni abbiamo assistito a licenziamenti massa, poi parziali riassunzioni, turni di lavoro massacranti per quelli che sono rimasti, perdita di aderenti al microblog dell’uccellino azzurro con il conseguente passaggio a Mastodon.
C’è da augurarsi che l’affare in cui è entrato Unipol sia soddisfacente. Dai primi segnali che giungono dall’America, mi sembrano piuttosto ambigui.
Leggendo le cronache su twitter e ho scoperto che Carlo Cimbri ha qualcosa in comune con Evon Musk e cioè la contrarietà e l’avversione allo smart working.
Spero – me lo auguro vivamente – che l’altra caratteristica che si è denotata in Twitter da parte di Musk cioè licenziamenti di massa attraverso un e-mail e turni massacranti di lavoro, non sia presa ad esempio da Cimbri e dal suo Ufficio del Personale quando parla di nuove e più funzionali flessibilità lavorative.
Me lo auguro vivamente.
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