In galera chi imbratta il Senato, applausi a chi evade

Il Senato imbrattato da Ultima Generazione – foto tratta dal web

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Non voglio certamente applaudire e giustificare chi ha imbrattato il palazzo del Senato nei giorni scorsi. Gli atti estremi sono sempre riprovevoli.
Mi sembra, però, che ci sia – soprattutto da parte del Governo e dei giornali della destra – un assalto furioso contro questi giovani.
Siamo arrivati alla richiesta di inasprire le pene – d’altra parte il decreto Rave appena approvato va in quel senso – e, addirittura, qualcuno li ha definiti “ecoterroristi“.
Ripeto non condivido questi atteggiamenti ma questi ragazzi stanno combattendo una battaglia giustissima.
Non può sfuggire a nessuno che il cambiamento climatico – negato da Trump e dai suoi accoliti, dalla destra e dai cerberi e negazionisti del web – sta modificando la nostra esistenza.
Abbiamo vissuto l’estate più calda, le mezze stagioni sono scomparse, l’inverno è senza neve e senza gelate, la mancanza di piogge fanno scarseggiare l’acqua potabile perfino nel Nord Italia.
Questi non sono solo esempi, ma rappresentano esattamente quello che sta avvenendo nella nostra Terra.
Poi si può negare, perfino, che la Terra sia tonda. Ma i dati climatici e i relativi danni sono sotto gli occhi di tutti.

Alessandro Sallusti – direttore di Libero – foto tratta dal web

Quello che invece fa ribrezzo è che questi personaggi della destra parlano di ecoterrorismo dimenticando che negli anni 70 e 80 la ribellione giovanile – e alcuni di quelli che scrivono su questi argomento lo sanno benissimo perchè protagonisti di quegli anni bui – era dominata dalle bombe, dalle Brigate Rosse, Ordine Nuovo, sparatorie, resa dei conti fra diverse fazioni politiche, eccetera.
Come si fa a confrontare quel terrorismo con qualche muro imbrattato.
Poi – colmo del colmo – si scopre che la vernice è ecologica e quindi facilmente cancellabile.
Sentivo proprio la mancanza di una presa di posizione di Sallusti – direttore di Libero – che non ha dubbi: “Gli eco vandali sono nemici“. La sentenza è già stata scritta, statene certi.
Ma c’è di più.
Per questi ragazzi si chiedono pene esemplari.
Peccato che per gli assalitori della sede della CGIL nessuno ha chiesto aumenti di pene, peccato che i fascisti di Casapound occupino illegalmente e indisturbatamente un intero palazzo a Roma. Devo continuare? Non ho ancora letto il decreto contro le ONG ma ho l’impressione che ancora una volta questo Governo sia “forte con i deboli e debole con i forti“.

Riccardo Cucchi – foto tratta dal web

Il processo per direttissima andrebbe fatto a chi sta distruggendo il pianeta“, scrive oggi su twitter, Riccardo Cucchi, nota voce della radio nelle trasmissioni calcistiche. Come non essere d’accordo!!!
Perchè parlavo nel titolo della giustificazione dell’evasione?
E’ evidente che questo governo di destra ha privilegiato questo “settore produttivo” favorendo la rottamazione delle cartelle esattoriali, ha alzato le pensioni minime a chi non ha mai versato contributi, ha favorito con la flat tax dei lavoratori autonomi, non ha inserito nessuna norma per combattere l’evasione fiscale e ha tolto i benefici sulle accise della benzina.
Prezzo della benzina che in due giorni si è impennato.
Mi sono fatto prendere la mano, lo ammetto.
Torniamo a bomba. Di colore, naturalmente.
Volevo solo segnalare che per giustificare l’evasione fiscale, è iniziata la campagna della destra contro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Nel post del 2 gennaio 2023 dal titolo Mattarella: la Repubblica è di chi paga le tasse avevo sottolineato le sue forti parole contro gli evasori.

Nicola Porro – foto tratta dal web

Dalla destra – dopo gli applausi ipocriti della prima ora – sono arrivate le prime bordate, di cui Nicola Porro – vice direttore de Il Giornale – si è fatto portavoce: “Vogliono dividere il Paese tra “chi paga le tasse” ed “evasori”, mentre la vera contrapposizione è tra “contribuenti” e “consumatori di spesa pubblica”, ha scritto l’altro ieri commentando l’intervento del Presidente Mattarella.
In pratica chi evade va giustificato perchè produce mentre chi percepisce uno stipendio – soprattutto se statale – usa soldi del contribuente.
Insomma, la battaglia è appena cominciata.
Tanto i sondaggi dicono che gli italiani sono e stanno con la Meloni.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

6 Risposte a “In galera chi imbratta il Senato, applausi a chi evade”

  1. Simona Cambiati (da facebook)
    Lo sport più praticato? “forte con i deboli e debole con i forti“ 😡

  2. Carissima Simona,
    questo è uno sport – quello di essere forti con i deboli e deboli con i forti – che, purtroppo, non è solo appannaggio del Governo. L’applicano i partiti, perfino i sindacati che dovrebbero essere il baluardo della difesa dei diritti dei più deboli. Ed invece … ma credo che conosca questo tema, meglio di altri

  3. Lorenzo 🌳☀🇺🇦 ( da twitter)
    @itaLofRancesE14
    ·
    4 gen
    In risposta a
    @massimomasi
    È un abbinamento che non ci sta.
    In galera chi imbratta un simbolo dello stato si, ma anche, e moltz di più, per cui evade le tasse.
    Non è che le due sono legate e devono avere una pena inversamente proporzionale…

  4. Caro Lorenzo, forse non mi sono spiegato bene io nel titolo o tu hai male interpretato il mio pensiero-scritto.
    Ho voluto dire che questo governo attacca violentemente chi imbratta e giustifica chi evade! Non sta a me commisurare le pene, sta a noi valutare quello che sta accadendo realmente nel nostro Paese. Ripeto: forte con i deboli, debole con i forti. Ecco perchè ho messo sullo stesso piano chi imbratta e chi evade, per capire ed evidenziare quali sono le differenze e le motivazioni

  5. Simona, lo so benissimo. Diciamo che sei una giocatrice passiva, per un certo periodo. Adesso devi passare alla riscossa

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