Stefano Massini e Paolo Jannacci: al Festival per ricordare i morti sul lavoro

Paolo Jannacci e Stefano Massini – foto tratta dal web

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Se dico che ho visto pochissimo di questo Festival – molto scarso anche dal punto di vista canoro – potrei passare per snob.
Non lo sono, anche se mi piace andare contro corrente.
Però – nella vita – ci vuole fortuna e anche ieri sera – come mi è capitato nei giorni scorsi con la mamma di GiòGiò e Giovanni Allevi Festival di Sanremo, non solo canzonette. La lettera della mamma di GiòGiò e il monologo di Giovanni Allevi nei piccoli passaggi di zapping mi sono imbattuto in questa canzone di Paolo Jannacci – figlio del grande Jannacci – e di Stefano Massini sulle morti sul lavoro.
Mi sono emozionato come le altre volte.

Quindi ho deciso di pubblicare quel video.

Amara constatazione. Al momento della pubblicazione solo quasi ventimila visualizzazioni.
Ha ragione l’attore, filosofo, giornalista Massini, questi fatti ormai non fanno più notizia e cronaca.
La dignità!!! Ecco, la dignità!!!

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

4 Risposte a “Stefano Massini e Paolo Jannacci: al Festival per ricordare i morti sul lavoro”

  1. Valeria Cantelmo (da Facebook)
    Come succede per i femminicidi….. tutto sembra rientrare nella normalità….. la rassegnazione ha il sopravvento sull’indignazione …..
    “”L’amore su questo palcoscenico è stato declinato in tutte le forme possibili ma c’è un amore di cui non si parla mai. Ed è un amore invece fondamentale che è l’amore che dovremmo avere per i nostri diritti. I diritti che ci spettano chiunque tu sia. Ognuno di noi nella vita ha i propri amore che lo identificano. Ma anche e soprattutto dei diritti che stanno alla base di una parola che in questo mondo di facili e stupide polemiche è una parola che in realtà io stasera vorrei far risuonare davanti a tutte le persone che ci stanno guardando perché è una parola molto bella. Ed è la parola dignità. Viva la dignità.””””

  2. Cara Valeria, le ultime parole di Massini, dovrebbero far riflettere. Dovrebbero far riflettere anche i dirigenti sindacali attuali, sempre pronti a parlare delle morti sul lavoro anche con iniziative demagogiche ma con scarsissimi risultati effettivi.
    La lezione di Massini è proprio questa: la dignità!!!

  3. Marco Chelo (da facebook)
    Faccio subito una premessa
    Ho molto apprezzato il fatto che a distanza di 52anni il tema della sicurezza e salute sul lavoro sia tornato sul palco del festival.
    Detto questo chi fa sicurezza sa che la narrazione negativa della materia genera un effetto contrario ossia cattura l’attenzione per poi provocare un rigetto,
    Vale anche durante i corsi di formazione o aggiornamento.
    Questa é una constatazione,
    Poi se oggi qualche coscienza sarà mossa e si sarà svegliata in maniera diversa allora la riflessione sarà servita, viceversa resterà un momento emozionale fine a se stesso.
    Pur apprezzando soprattutto Massini su una cosa ho molti dubbi ossia i dati mostrati che sono molto in disaccordo con quello dei due maggiori database nazionali.
    Poco importa i numeri più impattanti non sono solo le morti(anche 1 é troppa) ma le migliaia di malattie professionali ed infortuni quotidiani che ci sono
    Anche su questi argomenti e sul modo di parlarne mi aspetto un salto in avanti da parte di molti giornali italiani, quelli che stamani per esempio parlavano di canzone sulle morti bianche.
    E meno male che proprio Massini in conferenza ha parlato di retaggio culturale che dà la colpa al fato.

  4. Caro Marco,
    potrei risponderti con la solita frase: l’importante è che se ne parli. Ma capisco che ciò non può bastare. Capisco anche il tuo riferimento alle malattie professionali, altro aspetto devastante come quello delle morti bianche.
    Purtroppo hai ragione quando affermi che anche i giornali dovrebbero avere una visione diversa su questi argomenti. Viviamo in un mondo dove le tragedie sono all’ordine del giorno e c’è assuefazione. Basta vedere quante poche visualizzazioni ha avuto questo video. Almeno sul mio post ci sono stati commenti. Di questo ne sono felice.

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