Dove eravamo rimasti (5): il caso Visentini, gli aumenti salariali nelle banche, Iran, FTX e la questione morale nella sinistra italiana

Continuano gli aggiornamenti sugli articoli che ho pubblicato nel corso della settimana, del mese, dell’anno


Il caso Luca Visentini

Del caso di Luca Visentini, presidente del sindacato mondiale ITUC, dopo essere stato presidente di quello europeo ed esponente a vari livelli nazionali e regionali della UIL, me ne sono occupato – con grande preoccupazione – nell’articolo del 10 dicembre 2022 Con i tavoli negoziali non si mangia e non si pagano le bollette, ma è sui tavoli negoziali che si fanno gli accordi. Nota a margine sul caso Visentini e in quello dell’11 dicembre La sinistra italiana ha perso la priorità sulla morale pubblica e politica. Che il nuovo PD, parta da qui… La questione morale anche nel sindacato?

Luca Visentini – Presidente Ituc – foto tratta dal web

In questi articoli avevo raccontato che Visentini era rimasto invischiato nell'”affaire Qatar” che ha visto coinvolti noti esponenti della sinistra italiana ed europea.
Avevo scritto in quei post che avendo, da sempre, una cultura laica e garantista, ritenevo Luca innocente fino a prova contraria e che speravo che tutto si risolvesse senza strascichi giudiziari, soprattutto, dopo la sua scarcerazione avvenuta nei giorni scorsi.
Questa mattina repubblica.it riporta con grande risalto l’intervista a Visentini dove il sindacalista spiega che è stato “coinvolto dal qatargate solo perché ho partecipato ad attività culturali di una ong riconosciuta dal Parlamento Ue“. Naturalmente l’0ng in questione è la Fight Impunity – l’ong di Panzeri – che è stato incriminato per aver ricevuto mazzette per ammorbidire il Parlamento Europeo sul Qatar.

A precisa domanda dell’intervistatore Visentini ha risposto: “”Quello che ha convinto il giudice sulla mancanza di fondamento di queste accuse è invece proprio il fatto che le mie posizioni nei confronti del Qatar sono sempre state molto chiare. Ho detto per esempio che era positivo che avesse messo in campo alcune riforme, a cominciare dall’abolizione della Kafala, questa forma di schiavitù del lavoro che esiste anche in altre zone del mondo arabo, ma ho anche detto che non erano sufficienti, che rimanevano ancora problemi legati al rispetto dei diritti umani e all’implementazione delle riforme messe in campo. E in ogni caso la mia posizione non è mai stata influenzata da nessuno“.

Certamente la vicenda non è chiusa. Come afferma lo stesso Visentini la questione durerà anni.

Tutto è bene quello che finisce bene? Me lo auguro fortemente. Rimane, però, l’amarezza che questa vicenda abbia sfiorato il sindacato creando un danno d’immagine molto forte.
Continuerò a seguire questa vicenda.


Gli aumenti salariali nelle banche italiane

Mi sono occupato di questo argomento più volte, soprattutto dopo le due erogazioni – una liberale, l’altra concordata con le Organizzazioni sindacali – di IntesaSanpaolo ai dipendenti per combattere il caro bollette e l’inflazione. L’ultimo articolo, quello del 23 novembre 2022 dal titolo Dobbiamo accettare la logica del “si salvi chi può”? Il caso Intesa Sanpaolo, avevamo evidenziato con Umberto Baldo i diversi aspetti della situazione.

Immagine tratta dal web

Avevamo scritto che non si poteva chiedere aumenti generalizzati alle banche – come aveva fatto qualche giovane ed inesperto sindacalista – vuoi per la questione rinnovo contratto nazionale, vuoi per la situazione di difficoltà di alcune banche (vedi MPS e Banca Popolare Bari). Avevamo ipotizzato che soltanto attraverso la contrattazione di secondo livello si potevano raggiungere i risultati della banca guidata da Carlo Messina. Avevamo, inoltre, scritto che speravamo che IntesaSanpaolo non fosse un caso isolato nel sistema delle banche italiane.
Avevamo visto giusto!

foto tratta dal web

Il 2 dicembre è stato firmato un accordo in Unicredit che come sottolinea il sindacato della banca di Orcel: “sottoscritto accordo su ricambio generazionale, rapporto uno a uno. Bonus straordinario caro vita“. In pratica è stato attribuito a tutte le lavoratrici e ai lavoratori del gruppo Unicredit un aumento salariale di 2.400 euro che comprende il premio aziendale e il bonus contro il caro vita. Inoltre 850 lavoratrici e lavoratori potranno andare in pensione anticipata attraverso il fondo di solidarietà e al loro posto verranno assunti 850 nuovi dipendenti.
Anche con il gruppo BPER il sindacato ha potuto concordare un aumento straordinario, composto da 250 euro per il premio “Lanterna” come premio straordinari dopo la fusione di Carige nella popolare modenese e altri 250 euro per il caro vita.
Insomma avevamo visto giusto che quella degli accordi aziendali era la strada giusta.
Mi auguro che BancoBPM, Credit Agricole Italia e altre ancora seguano questa strada.


IRAN: non possiamo più tacere

Nell’articolo del 9 dicembre a firma di Umberto Baldo In Iran si impiccano i ragazzi. Non possiamo più far finta di nulla! l’autore del post aveva analizzato la grave situazione che in quel paese si stava verificando. Dopo la rivolta delle donne, si è passato allo sciopero generale, alle manifestazioni di piazza. Il regime iraniano ha reagito uccidendo – si parla di oltre 500 manifestanti ammazzati – ed ora – come nelle peggiori raffigurazioni del Medio Evo – è passato alle impiccagioni in piazza di ragazzi la cui colpa è quella di volere democrazia e libertà.

Ali Khamenei- foto tratta dal web

Non possiamo tacere di fronte a queste brutalità. Qualcosa si sta muovendo nel paese. Anche alcuni ayatollah hanno preso posizione contraria a quella di Ali Khamenei.

Vedremo se sarà sufficiente, se sarà l’inizio di una nuova fase o se l’Iran ripiomberà, ancora di più, nel buio della repressione e nella regressione temporale medioevale.

Il popolo iraniano non si arrenderà se avrà il sostegno dell’Occidente e se le sanzioni della Comunità Europea e mondiale saranno forti contro i responsabili di questi massacri.

La collocazione dell’Iran a fianco di Putin nell’invasione dell’Ucraina con il conseguente invio di droni kamikaze ai russi è una scelta di campo ben precisa.


FTX: arrestato l’ex ceo

Umberto Baldo si è occupato di questa vicenda finanziaria il 18 novembre 2022 nel post dal titolo FTX – Un crollo annunciato.

Sam Bankman-Fried – foto tratta dal web

E’ notizia di oggi che Sam Bankman-Fried – 30 anni appena compiuti – ex ceo di questa società finanziaria americana che ha perso in un sol giorno il 94% dei propri averi – è stato arrestato alle Bahamas.
Ora si attende la richiesta di estradizione per frode e riciclaggio da parte delle autorità americane.
Vale ancora quello che abbiamo scritto in quell’articolo: caro risparmiatore italiano, attento alle speculazioni, ai facili guadagni e alle promesse delle criptovalute.


La questione morale nel Partito Democratico

L’undici dicembre nel post La sinistra italiana ha perso la priorità sulla morale pubblica e politica. Che il nuovo PD, parta da qui… La questione morale anche nel sindacato? oltre alla questione Visentini, avevo parlato della perdita di credibilità della sinistra ed in particolare del Partito Democratico, in quanto uno dei caposaldi era sempre stata la superiorità – rispetto alla destra – sulla questione morale e sull’etica. E avevo invitato Bonaccini e Schlein – candidati alla guida del PD – a partire la ricostruzione del partito proprio dalla questione morale.

Gianni Cuperlo – foto tratta dal web

Oggi Stefano Cappellini su la repubblica.it riprende questo tema affermando che: “alla vigilia del congresso il problema più urgente del PD sembra non essere lo scontro tra correnti ma il rapporto con il potere“. Parole che condivido al 100%. Se perfino Gianni Cuperlo afferma che: “La reazione non è di sconcerto o imbarazzo, ma di vergogna. Si è innocenti fino a prova contraria, ma il punto non è lì, in un garantismo da difendere sempre. Il tema è la questione morale che investe la sinistra e che nessuna ipocrisia o rimozione può fingere di non vedere. Partiti deboli, culture politiche sempre più fragili e classi dirigenti catturate dall’ansia di rinnovare il proprio ruolo e potere hanno prodotto una democrazia più screditata e vulnerabile. Spero che il nostro congresso non rimuova il tema“, significa che il “nervo scoperto” della moralità nel PD è fortissimo.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)