Articolo in aggiornamento
Gli ultimi fatti, quelli successi al Parlamento Europeo – anche se è bene dirlo le procedure istruttorie sono ancora in corso – dimostrano – qualora ce ne fosse bisogno – che la sinistra italiana ha perso quella priorità che aveva sulla destra sulla questione morale pubblica e in politica.
E’ vero che Fratelli d’Italia e gli altri partiti della destra continuano a mietere inciampi legali e condanne, ma questo non può e non deve rappresentare un alibi per la sinistra politica e sindacale.
Non sono mai stato comunista – l’ho scritto più volte su questo blog – ma riconosco nella figura di Enrico Berlinguer la moralità e l’autorità politica di un vero leader. E quando qualche comunista – pochi per la verità – veniva colto con le mani nella marmellata non erano mai interessi o affari personali ma erano sempre “interessi” del Partito.
I vecchi come me ricorderanno la questione “Greganti“, cioè Primo Greganti che finì nell’inchiesta di “Mani Pulite” della Procura di Milano.
Greganti era il cassiere del PCI-PDS, fu sottoposto a 6 mesi di carcerazione preventiva, fu condannato a 3 anni e 7 mesi (pena poi ridotta successivamente) ma non furono mai trovati arricchimenti personali, non collaborò mai con Di Pietro e co.
Insomma Greganti era il “compagno che sbagliava ma non per sè ma per il partito“. La differenza con gli altri leaders dei partiti della Prima Repubblica furono evidenti.
Fatto questo excursus storico-tangentizio, ritorno alla questione morale.
Per anni la sinistra si è vantato una superiorità morale rispetto alla destra. Oggi, questo superiorità è ormai confinata nel limbo.
Che la politica sia sempre questa, dai Sumeri ad oggi – come scrive Umberto Baldo – è un dato di fatto inequivocabile. Dove ci sono interessi girano mazzette, girano tornaconti personali.
Allora do un consiglio spassionato al dibattito che in questi giorni e nei prossimi mesi avvinghierà il Partito Democratico alla ricerca di un nuovo leader.
Io credo che invece di parlare di alleanze, di correnti e di accordi sotterranei, il dibattito fra Bonaccini e Schlein dovrebbe incentrarsi proprio sulla questione morale. Insomma che la ripartenza del Partito Democratico avvenga sulla moralità, sull’etica e sulla trasparenza.
Quella questione che dovrebbe imporre scelte di candidate e candidati senza macchie passate, senza scheletri nell’armadio.
E il Partito Democratico dovrebbe darsi una nuova carta etica per essere paladino nella battaglia per la moralità pubblica e politica.
E’ vero, fare politica attiva costa. Fare attività politica costa. Fare iniziative, costa. Non c’è dubbio. Allora ripropongo quello che dovrebbe essere una questione da porre: quella del finanziamento pubblico ai Partiti, fatto in maniera trasparente e pubblica.
Da cittadino che paga tutte le tasse – dalla prima all’ultima – preferirei pagare qualcosa in più per finanziare i partiti incrementando – nel contempo – le pene per coloro che vengono colti con le mani nel sacco.
Lo so, sono un inguaribile sognatore. Nessun governo farà mai queste proposte. Si continuerà nel “rubare”, nel “dare mazzette”, nel trovare sacchi di soldi nelle abitazioni e nelle cassette di sicurezza, che fanno anche tanto PIL.
Tanto il mondo va avanti così. Nella convenienza di pochi eletti, nello sconforto dei più.
La questione morale nel sindacato?
Ieri ho parlato nell’articolo intitolato Con i tavoli negoziali non si mangia e non si pagano le bollette, ma è sui tavoli negoziali che si fanno gli accordi. Nota a margine sul caso Visentini dell'”affaire Visentini“.
Ripeto per l’ennesima volta che sono un garantista della prima ora e quindi – fino a prova contraria – ritengo innocenti le persone se non vengono colte con le mani nel sacco. E questo discorso vale anche per Luca Visentini.
Stanno, però, circolando articoli sui giornali e sui media che riportano fatti, incontri che fino ad oggi erano rimasti segreti o quanto meno non pubblicizzati.
Il Gazzettino.it riporta perfino questa foto che non compare nel sito del sindacato europeo.
Mi auguro che quanto prima la procura belga faccia chiarezza. Soprattutto vorrei sapere se Luca Visentini è stato arrestato (*), se è soltanto indagato e quali sono le imputazioni che gli sono attribuite.
Spero non si debba aprire una questione morale anche nel sindacato. Credo che l’attacco della destra su questo terreno avverrà molto presto e temo, potrà colpire, anche coloro che hanno sostenuto candidature e indicazioni elettive.
(*) Il lancio de “Lapresse” delle ore 15,40 comunica che Luca Visentini è “stato rilasciato con condizioni“.
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