Aggiornamenti degli articoli pubblicati nel corso della settimana, del mese, degli anni
Conclusa la trattativa per il rinnovo contratto in Unipol
Della trattativa fra Unipol e sindacati per il rinnovo del contratto aziendale ne avevo parlato il 17 febbraio nel post Carlo Cimbri gioca su tre fronti: OPA, rinnovo cda BPER e Pop.Sondrio, contratto aziendale (male minore) (il più visto nel mese di febbraio) e Dove eravamo rimasti (48): Fusioni, la borsa ci crede, il mercato no; Transnistria, adesso ne parlano anche i giornali; verso la conclusione del contratto in Unipol? del 27 febbraio.
Nei giorni scorsi la vertenza si è conclusa.
Il Sole 24 Ore ha dato ampio risalto ai risultati ottenuti con questo articolo https://www.ilsole24ore.com/art/ferie-gruppo-unipol-premio-extra-chi-smaltisce-e-fa-formazione-obbligatoria-AFhOZntC in cui spiega le nuove acquisizioni.
Anche l’incipit dell’articolo non lascia dubbi di interpretazioni: Ferie, Unipol: premio extra a chi le smaltisce e fa la formazione obbligatoria La compagnia assicurativa ha raggiunto l’accordo sindacale con First, Uilca, Fisac, Fna e Snfia sul contratto integrativo ponte, valido per l’anno in corso. Bonus una tantum di mille euro, credito welfare di 200 euro, aumento del contributo per la previdenza integrativa e ticket a 9 euro.
Il comunicato dei sindacati esprime soddisfazioni per l’accordo raggiunto.
Potete leggerlo a questo link: https://www.uilca.it/wp-content/uploads/TRATTATIVA-CIA-Firmata-lIpotesi-di-Accordo-Ponte.pdf e l’ipotesi d’accordo completo https://www.uilca.it/wp-content/uploads/Ipotesi-di-Accordo-CIA-ponte-280224_def.pdf.
Di rilievo – come scritto nel comunicato delle sigle sindacali – è il fatto che oltre alle assemblee di spiegazione e illustrazione, si terrà anche un referendum su questo accordo.
Grande prova di democrazia sindacale, a differenza di quello che spesso accade nel settore bancario dove – in alcuni casi – non vengono nemmeno svolte le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori – anche in presenza di accordi significativi.
Ma torniamo all’accordo.
Tutto bene?
Qualche dipendente dell’Unipol ha commentato sul mio blog, la sua insoddisfazione su questo accordo. Voci isolate o davvero c’è qualcosa che non va?
Personalmente – ma attendo di capirne di più – non mi convince la questione del consumo delle ferie e della formazione obbligatoria come requisito per l’erogazione del premio e l’azzeramento degli scatti per i dipendenti del Contact Center.
Vedremo l’esito delle assemblee e il referendum.
Conclusa la trattativa per il rinnovo contratto in BancoBPM
Ho più volte parlato della difficoltà dei rapporti sindacali in BancoBPM dove le trattative – anche per le cose più semplici – durano mesi.
Tant’è che anche il comunicato unitario inizia così: In tarda serata è finalmente giunta a termine un’ardua e tormentata trattativa che si è protratta per mesi, e che ci ha visto scontrarci duramente con l’Azienda su diversi temi, primo tra tutti quello economico.
Il comunicato delle Organizzazioni sindacali è recuperabile al link: https://www.uilca.it/wp-content/uploads/Accordi29.2.2024.pdf
Domanda: ma perchè le trattative nella terza banca italiana durano quanto un soap opera brasiliana?
Colpa dell’azienda o del sindacato?
Propenderei per la prima.
Sul rinnovo del presidente ABI si esprime anche De Mattia su MF
Nel post del 26 febbraio È in pericolo la Presidenza di Patuelli all’ABI? Si formerà un’alleanza fra Intesa Sanpaolo e Unicredit? Le notizie dal “fronte” avevo analizzato la questione del rinnovo delle cariche in ABI, mettendo in risalto – da una parte- l’ottimo lavoro fatto da Antonio Patuelli dal 2013 ad oggi e – dall’altra – la voglia di Carlo Messina – ceo Intesa Sanpaolo – di piazzare nello scranno più alto di Palazzo Altieri – un “suo uomo“.
Sabato – in un articolo di Angelo De Mattia su MF – l’editorialista ripercorre le tappe del lavoro svolto da Patuelli nella ruolo di Presidente dell’ABI. Lo fa affermando che l’ABI necessita di una continuità.
Quindi un endorsment nei confronti di Patuelli – senza però – mai citare Messina e i candidati Pietro-Gros o Profumo.
Certo che da qui a giugno/luglio – data dell’assemblea ABI – tanti giochi si faranno. Manca ad oggi una presa di posizione del sindacato.
Le pretendenti spose per Popolare Sant’Angelo
Nel post del 29 febbraio Quando – alcuni anni fa – proposi la fusione fra le piccole Popolari della Sicilia, fui subissato di critiche. Ora si narra della piccola banca in difficoltà chiamata Popolare Sant’Angelo avevo evidenziato come la crisi della Banca Popolare Sant’Angelo fosse irreversibile e che – come da deliberati Banca Italia – si doveva cercare – a tutti i costi – un partner per la banca siciliana.
Avevo ipotizzato in quell’articolo che tre potevano essere le banche interessate e cioè: Mediocredito tramite la BdM, la Popolare di Ragusa e la Popolare di Puglia e Basilicata.
Non avevo considerato che la Popolare di Sondrio – dove il maggiore azionista è Unipol – è in qualche modo legata all’istituto agrigentino avendo sottoscritto una piccola tranche di un prestito obbligazionario di cinque milioni emesso un anno fa. E probabilmente per tutelare quell’investimento ma anche per espandersi in Sicilia, la banca guidata da Alberto Mario Pedranzini si sarebbe fatta avanti. Assieme alla Popolare di Sondrio sono interessate Mediocredito e Popolare Ragusa.
Lunedì 4 marzo il cda della popolare siciliana si riunirà e dovrà decidere quale offerta scegliere. Sempre che – come scrive Rosario Dimito sabato su il Messaggero – le famiglie siciliane che detengono quote delle banche – esiste in quel caso ancora il voto capitario – non trovino qualche escamotage che – comunque – non sarebbe gradito alla Banca Italia.
- Le statistiche del blog con gli articoli più letti nel mese di gennaio sono visibili nel post I dati statistici del mese di gennaio 2024: cominciamo con oltre 500 visualizzazioni in più rispetto allo scorso anno
- Ricordo che i commenti sono alla fine della pagina dei vari articoli. Se non si vedono cliccare su Mostra Commenti
- Nell’articolo del 1 marzo Il sindacato confederale diviso perfino sulle morti sul lavoro. Un articolo di Rita Querzè ripropone questa triste realtà ci sono diversi commenti
- Nell’articolo del 24 febbraio Il 28 febbraio in Transnistria si farà un ulteriore passo verso la guerra in Europa? ci sono commenti
- Nell’articolo del 17 febbraio Carlo Cimbri gioca su tre fronti: OPA, rinnovo cda BPER e Pop.Sondrio, contratto aziendale (male minore) ci sono diversi commenti
- Nell’articolo del 14 febbraio Le banche devono ringraziare Meloni e Salvini. Grazie alle loro incapacità, hanno guadagnato di più. La questione dell’extragettito.
- Nell’articolo del 9 febbraio Stefano Massini e Paolo Jannacci: al Festival per ricordare i morti sul lavoro ci sono diversi commenti
- Nell’articolo del gennaio 30 gennaio 2024 L’ignoranza dei social ha coinvolto persino i Carabinieri? ci sono molti commenti
- Nell’articolo del 28 gennaio 2024 Andiam, andiam….. andiamo a guerreggiar… ci sono molteplici commenti
- Nell’articolo del 25 gennaio 2024 BNL – BNP Paribas: un’altra sconfitta in Tribunale, costretta a riassumere 80 lavoratori. Le reazioni sindacali ci sono commenti