Russia: siamo alle barzellette. Ma di quelle che si ride per non piangere: Navalny è morto, perchè … si muore, parole dei servizi segreti russi

Putin e Naryshkin – foto tratta dal web

di Umberto Baldo

Ve lo ricordate Ali il Comico?
Ma sì!
Al secolo faceva Muhammad Saʿīd al-Ṣaḥḥāf, ed era un politico diplomatico iracheno diventato famoso in quanto divenne l’anchor man della TV irakena ai tempi della Seconda Guerra del Golfo.<br>Personaggio sempre in divisa, con i baffoni di prammatica ad imitazione del Grande Leader Saddam Hussein, con una incrollabile sicurezza nei fausti esiti del conflitto, per l’Iraq s’intende.
Raggiunse l’apogeo della “comicità”, conquistando di diritto il soprannome per cui è diventato famoso, quando stava facendo un servizio da una delle piazze principali di Bagdad, e mentre sosteneva che gli invasori, americani e alleati, erano stati inchiodati a centinaia di chilometri dalla pronta reazione delle forze nazionali, alle sue spalle passò un panzer statunitense, con tanto di bandiera a stelle e strisce, e un marines stravaccato sulla torretta, che si fumava, tranquillo e soddisfatto un sigaro.
Una scena analoga l’ho rivista poco fa, sentendo il Capo dei servizi segreti esteri di Mosca, Serghei Naryshkin, scandire nel corso di una intervista televisiva: “Non penso che ci sia stato un complotto di qualche tipo. Ahimè, le persone hanno questa caratteristica: prima o poi la vita finisce e loro muoiono. Sì, Navalny è morto di morte naturale“.
E sì, caro Naryshkin, lo sappiamo tutti che “la vita è di per di se stessa una sindrome naturalmente infausta”, ma certo che se uno lo fai passeggiare all’alba senza cappotto, a 40 gradi sotto zero, in un gulag situato oltre il circolo polare artico, le possibilità che lasci prematuramente questo mondo aumentano di molto.
Beh, si dirà, così è quando l’informazione è prona al potere dei tiranni, e Putin è senz’altro un tiranno.
Come sappiamo tutti che la falsificazione delle informazioni oltre il limite del ridicolo, è una caratteristica delle dittature, di quei Paesi ove non esiste la libertà di stampa.
Ma a questo livello siamo alle comiche, alla parodia di uno Stato che i burattini di Putin stanno ridicolizzando di fronte al mondo.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)