Recensione di “Tutti i particolari in cronaca” di Antonio Manzini

Tutti i particolari in cronaca

Due storie parallele: un archivista scontento e un giornalista scontento. Due storie parallele che si uniscono

Introduzione

Non è un segreto che Antonio Manzini sia uno dei miei scrittori di noir- polizieschi preferiti. Vi rimando al post Recensione di “Vecchie conoscenze” di Antonio Manzini del 21 settembre 2021; Recensione di: “Le ossa parlano” di Antonio Manzini del 29 gennaio 2022 e Recensione di ELP di Antonio Manzini del 10 luglio 2023 e Recensione di “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? di Antonio Manzini del 23 novembre 2023

Aneddoti personali

Stavolta ho scelto il formato per kindle e non quello cartaceo

Recensione

Cos’hanno in comune Carlo Cappai – rivoluzionario in gioventù, con dissapori familiari, innamorato di una sola donna (Giada) uccisa dai fascisti durante una manifestazione studentesca, fallito magistrato e poliziotto e ora addetto all’archivio del Tribunale – con Walter Andretti – giornalista di un piccolo giornale, passato dalle cronache sportive alla cronaca nera? Certamente non sono contenti e soddisfatti della propria vita sia professionale che amorosa. Entrambi lottano per sopravvivere.
Il dott. Carlo Cappai vive 9 ore al giorno fra i faldoni del Tribunale, fra casi risolti e casi non risolti. In Cappai cresce ogni giorno di più l’insofferenza verso quella giustizia che non fa giustizia, sulle pressioni esercitate nei processi, quegli aggiustamenti che anche il padre si era reso complice.
Andretti deve combattere con la “sua capa” che lo vorrebbe di più sul pezzo e dentro alla cronaca nera.
Per fortuna di Andretti – nel giro di pochi giorni – nella città (assomiglia molto a Bologna, la mia città, la descrizione dei luoghi) avvengono due misteriosi delitti.
Andretti è in difficoltà, non è introdotto nell’ambiente della cronaca nera ma – essendo una persona intelligente – dopo innumerevoli errori e gaffe – riesce ad entrare nei meccanismi. L’incontro nell’archivio del Tribunale con Carrai, è il primo passo verso “l’elevazione” del cronista. Un terzo omicidio – e qui evito spoileraggio – porta il giornalista ad intuire i fatti, ancora prima del Tribunale e dei carabinieri.
Un giallo, senza il Vice Questore Schiavone, che fa riflettere sulla giustizia italiana, sulla lentezza dei processi, sulla manipolazione processuali, su troppi colpevoli ritenuti innocenti, sulla voglia di farsi giustizia e farsi giustiziere.
Uno spaccato dell’Italia di oggi.

Conclusioni

Dopo il non brillante ultimo libro “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?” Manzini inventa due nuove personaggi. Un libro che si legge tutto d’un fiato, senza soluzione di continuità. Ultima nota, ma importante per me. Nel libro si cita più volte il mio comune e cioè Malalbergo, con i suoi canali e Borgo Botte che entra – anche qui evitando di raccontare la trama – di diritto tra i fatti essenziali del giallo.

Voto

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Citazioni

Stamattina so quello che devo fare. Chiudo questo diario, e giuro a me stesso di non provarci mai più a scriverne un altro. Soprattutto non voglio più questi fogli davanti agli occhi. Come Cappai ha lasciato a me la decisione, lo stesso farò io … Walter Andretti

Note

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Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

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