Nonostante la guerra in Ucraina, qualcosa si muove nel sistema bancario, assicurativi e finanziario italiano

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Non si sono ancora spenti gli echi della “battaglia delle Generali” che nel sistema finanziario bancario e assicurativo italiano si aprono nuovi fronti.

Cominciamo proprio da Generali.

Appena terminata l’assemblea degli azionisti che ha sancito la vittoria del gruppo che si è riconosciuto in Donnet (vedi articolo del 29 aprile), la divisione fra gli schiarimenti si è subito confermata nel primo Consiglio d’Amministrazione convocato per le attribuzione delle deleghe.

D’altra parte dopo una battaglia durata mesi non si poteva pensare ad una pacificazione immediata. L’importante è che Generali – dopo mesi di fibrillazioni, riprenda – velocemente – il proprio percorso.

Rimaniamo nel campo assicurativo. Parliamo di Unipol e di Carlo Cimbri appena nominato Presidente di Unipol e di UnipolSai (vedi articolo del 29 aprile).

Carlo Cimbri – foto tratta dal web

Intanto cominciamo dall’assemblea della Banca Popolare di Sondrio che ha nominato i cinque nuovi consiglieri di amministrazione che integreranno il cda in carica. La lista del consiglio ha battuto quella dei fondi di Assogestioni eleggendo tutti i suoi candidati: l’attuale presidente Francesco Venosta, Federico Falck, Anna Doro, Nicola Cordone e Serenella Rossi. La lista presentata del consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio ha vinto in assemblea con il sostegno del 25,56% del capitale a fronte del 22,56% circa raccolto dalla lista dei fondi di Assogestioni. Determinante per il successo della lista del consiglio è stato il voto di Unipol, primo azionista con il 9,5% del capitale, schieratosi a favore del board. Quindi si conferma Unipol determinante nella gestione della Banca di Sondrio.

Ma non finisce qui.

Nido verticale, il nuovo grattacielo di Unipol a Milano- foto tratta dal web

Il giorno 13 maggio Unipol e cioè Cimbri e Laterza – Presidente e Dg – a Milano, presenteranno il nuovo piano industriale dell’assicurazione bolognese. Ecco, bolognese. Voci incontrollate dicono che Cimbri potrebbe il 13 maggio annunciare che la Direzione Generale di Unipol da Bologna venga trasferita a Milano nel nuovo grattacielo denominato “nido verticale“. Si tratta di una voce “dal sen sfuggito” o c’è del vero? D’altra parte anche alcuni anni fa si parlò di questa ipotesi. Ipotesi che fu stoppata dall’allora Presidente Pierluigi Stefanini. Ma oggi Stefanini non è più Presidente di Unipol… Vedremo il 13 maggio. Intanto su wikipedia – sotto la voce UnipolSai – compare la scritta … nel 2022 sarà spostata la sede a Milano nella nuova torre UnipolSai di proprietà del gruppo Unipol…

Ed ora tocca a Carige e BPER. Bper stringe su Carige per chiudere l’operazione entro giugno. La banca ligure, che è destinata a finire nelle mani di Modena nel giro di un mese,ha deciso di convocare già l’assemblea per il rinnovo dei vertici a stretto giro, ovvero a metà giugno, senza aspettare il formale passaggio del pacchetto azionario all’ex popolare emiliana, così scrive oggi sul Sole24ore Luca Davi.

Piero Montani – Bper – foto tratta dal web

Tutto questo affinchè entro il 30 giugno la banca modenese – con maggiore azionista Unipol e capo azienda Piero Montani – possa usufruire dei benefici fiscali derivanti dalle DTA. Quindi tempi brevi, in attesa della ricapitalizzazione che dovrà essere a carico del FITD e dell’Opa dei modenesi sulle restanti quote. Tutto ciò in attesa del Piano industriale di BPER che conterrà anche come verranno utilizzate le risorse (Filiali, sedi e personale) di Carige.

Doccia fredda, invece, su coloro che scommettevano che Credit Agricole sarebbe salita nella quota azionaria del BancoBPM.

Giuseppe Castagna – BancoBpm- foto tratta dal web

Banco BPM che – a sua volta – ieri ha presentato i conti trimestrali molto lusinghieri: la banca di piazza Meda chiude il primo trimestre meglio delle attese, con redditività record, registrando il miglior utile ante imposte di sempre, a 399 milioni, in aumento del 54% rispetto al primo trimestre 2021, ancora segnato dalla pandemia, mentre i profitti netti ammontano a 178 milioni (+77,6%), che salgono a 199
milioni al netto delle componenti non ricorrenti. I ricavi sono stati pari a 1.186 milioni,
in crescita del 9,1% rispetto al quarto trimestre 2021 e del 5,2% sullo stesso periodo dello scorso anno
, così scrive Giuliana Ferraino sul Corriere della Sera. Quindi ottima performance della Banca di Giuseppe Castagna che nel corso dell’incontro con gli analisti ha parlato di un miglioramento dei dati anche nel 2022; della ricerca “non a tutti costi” del partner assicurativo e di una nuova cessione per un valore di 700 milioni di NPL e UTP.

Giampiero Maioli – Credit Agricole Italia – foto tratta dal web

Dicevo prima che Credi Agricole non salirà oltre il 10% delle quote azionarie di BancoBPM. «Salire oltre il 10%? Siamo stati piuttosto chiari nella nostra comunicazione, spiegando che non abbiamo chiesto l’approvazione della Bce per la possibilità di salire sopra la soglia del 10%», ha dichiarato il vicedirettore generale di
Crédit Agricole, Jerome Grivet, nel corso di una conference call con gli analisti. Lo scopo
dell’operazione nel capitale di Piazza Meda, ha aggiunto, è quello di «rafforzare la cooperazione all’interno delle diverse linee di business, specializzare tra noi e Bpm», confermando quanto detto da Giampiero Maioli in più occasioni.

Infine Mediobanca. Cosa sta accadendo in Mediobanca, che ricordo si è schierata a favore di Donnet nella “battaglia delle Generali”?

Gaetano Caltagirone – foto tratta dal web

Daniela Pozzi sul Corriere di oggi ci informa che: Il gruppo Caltagirone sale ancora nel capitale di Mediobanca. E’ arrivato al 5,499% di Piazzetta Cuccia dal precedente 3,043%, secondo le comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti. Alcune società che fanno capo all’imprenditore hanno comprato azioni con un investimento che, ai prezzi di Borsa di ieri, vale 175 milioni. In pratica se si dovessero sommare le quote di Caltagirone e quelle di Leonardo Del Vecchio la partecipazione complessiva dei due imprenditori sarebbe a un passo dal 25%. Poichè Del Vecchio e Caltagirone sono stati alleati nella “battaglia delle Generali” si fa peccato pensare che i due giovincelli della finanza italiana stiano preparando la rivincita conquistando Mediobanca?

Alberto Nagel – foto tratta dal web –

E Alberto Nagel – attuale amministratore delegato della banca d’affari italiana – che farà?


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)