Le sette sorelle … e Lukaku Ibra e Ronaldo

Mi ha fatto sorridere, anche se questo è un momento un pò così, il commento di un grande, si fa per dire, commentatore sportivo di calcio: hanno vinto tutte le squadre in vetta alla classifica, tranne l’Atalanta. Per forza. Ieri si giocava Atalanta Lazio ed era matematico, oltre che logico, che tutte non potessero vincere. Mistero della conduzione delle trasmissioni televisive.

Ieri guardando Atalanta Lazio, mi è apparso, quasi come una visione, Gianni Brera (per i più giovani il più grande scrittore e giornalista di calcio italiano di tutti i tempi) con la sua diva “eupalla” per evidenziare come nel giro di 3 giorni una partita può cambiare. Mercoledì l’Atalanta aveva battuto la Lazio, in coppa Italia, addirittura in 10 contro 11. Ieri la Lazio, meritamente, ha sconfitto l’Atalanta. E’ vero che nella squadra orobica erano assenti i due terzini o i due quinti come vengono chiamati adesso, ma la supremazia dei laziali è parsa evidente.

Lo ripeto per l’ennesima volta. Ci troviamo di fronte ad un campionato pazzo, dove si gioca ogni tre giorni, e qualsiasi situazione può essere determinante (come il gol di Marusic al terzo minuto) a cambiare il volto della partita e della classifica.

Così abbiamo assistito ad un Milan che per 75 minuti domina il Bologna e poi va in affanno rischiando di farsi rimontare due gol. Un’Inter che batte senza fatica il Benevento, una Juve gagliarda che batte la Sampdoria e la Roma, ancora senza Dzeko, che vince contro un inguardabile Verona.

E domani si ricomincia con Inter Juve e mercoledì Napoli Atalanta per le semifinali di Coppia Italia.

E domenica match clou Juve Roma. e un turno favorevole per le altre 6.

A lunedì!!! Anche perchè parleremo anche della zona retrocessione.

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Una riflessione merita lo scontro di mercoledì fra Lukaku e Ibra. E voglio anche aggiungere la “fuga d’amore di Ronaldo” verso la Val d’Aosta da una regione arancione.

Non voglio fare il falso moralista. Ma devo dire che sono, questi, atteggiamenti da bulli, da “io sono io e voi non siete un cazzo” (marchese del Grillo). Spero che la Federazione intervenga perchè questi tre sono non solo campioni, ma rappresentano le loro squadre nell’immaginario collettivo dei tifosi, soprattutto quelli più giovani. E certi spettacoli non fanno bene al calcio.

Ma si sa, io sono vecchio, e quindi la mia è una lamentela da pensionato!!!

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)