Tira una brutta aria in questo Paese…

Adil Belakhdim (foto tratta dal web)

Alcuni giorni fa in un post avevo scritto che “tirava una brutta aria in questo Paese“.
Mi riferivo alla situazione politica, a quella culturale, a quella sociale.
Lo riconfermo, anche dopo il fatto di questa mattina, tira una brutta aria!
Un sindacalista ucciso, guerra fra lavoratori, il sistema della logistica che crea schiavi e lavori a cottimo e mal pagati. Lo avevamo già visto la scorso settimana davanti ai magazzini della Fedex.
Dopo la pandemia dovevamo uscirne migliori. Invece ne stiamo uscendo con meno diritti, con più licenziati, con una maggiore e grave povertà. E questi drammi si verificano proprio in quel settore, quello della logistica, che non ha vissuto una grande crisi, anzi la pandemia ha portato un aumento del lavoro e, di conseguenza, della necessità di aumentare i ritmi e i carichi di lavoro.
Naturalmente fino ad ora il “presenzialista e tuttologo” Salvini non ha commentato. Forse perchè il sindacalista ucciso era un marocchino?

Tira una brutta aria sul mondo del lavoro.

Luana d’Orazio (foto tratta dal web)

Le notizie che giungono da Prato sulla morte di Luana d’Orazio fanno il paio con quella della morte del sindacalista di Novara. E’ stato accertato che il quadro elettrico dell’orditoio era stato manomesso per fare più pezzi e per farlo andare più veloce.
Naturalmente il vero problema è la mascherina, quando toglierla, se toglierla e il green pass. Tutto il resto, per alcuni, è noia. Peccato che si tratti di esseri umani.
La dignità del lavoro deve essere al centro della vita politica italiana. Draghi non può limitarsi a essere solidale e chiedere di fare luce, Draghi si deve attivare, casomai con meno cervelli per controllare il PNRR e più Ispettori del Lavoro.




Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)