Tanto tuonò che … non piovve!!!

nota a margine dell’Opa (che non c’è stata) di Unicredit su BancoBpm, come un novello Drogo, aspettando la calata dei Tartari (Barbari)

Sedi di Unicredit e BancoBpm – foto tratta dal web e mio archivio, mia composizione

Due giorni in attesa, due giorni con il fiato sospeso.
No, non è l’attesa dell’attacco delle truppe di Putin contro l’Ucraina, era l’attesa per l’OPA di Unicredit su BancoBPM.
Come Putin, anche il Messaggero di giovedì aveva lanciato il “penultimatum” (per dirla alla Beppe Grillo nei confronti dell’avvocato del popolo Giuseppe Conte) di una possibile manovra (a tenaglia o una invasione diretta) di Unicredit nei confronti di BancoBPM.

E niente. Ho passato due giorni passati in attesa (interrotto solo dalle partite Napoli Inter – bruttissima – e Atalanta Juve – bellissima -) e come un novello tenente Giovanni Drogo (1) nell’ultimo avamposto ai confini settentrionali del Regno, sono rimasto in attesa della calata dei Tartari (Barbari). Calata che non c’è stata, ma … sempre all’erta sto!!!

E ancora stamattina – nonostante una Borsa che perde 3/4 punti a causa della possibile invasione dei Putiani – tutti i giornali ripropongono “l’affaire” che non c’è stato.
Aveva ragione un mio amico – che aveva la passione per il giornalismo – che a forza di scrivere le stesse cose, prima o poi, qualcuno ci prenderà e la “cosa” si avvererà.

Giuseppe Castagna – ad BancoBpm – foto tratta dal web

Intanto, ieri all’Assiom Forex, Giuseppe Castagna – amministratore delegato BancoBPM – ha dichiarato che la banca da lui gestita vale molto di più di quello che il mercato (Unicredit) lascerebbe supporre.

Vedremo nei prossimo giorni se mi dovrò occupare di Opa o di Putin.

Intanto il mercato è in attesa della proposta definitiva di BPER, cioè del duo MontaniCimbri, per l’acquisizione di Carige.
Finalmente verranno scoperte le carte e sempre finalmente si potranno esaminare le proposte della banca modenese nei confronti di Carige, nella speranza, che non ci siano troppi esuberi.

Putin e Di Maio – foto tratta dal web

Intanto vogliate gradirvi il viaggio di Di Maio a Kiev e a Mosca per cercare una soluzione pacifica nel conflitto russo ucraino che – per chi non fosse ferrato in fatto di geografia – dista solo 850 km dall’Italia.

Nota a piè pagina
(1) da “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)