E’ un medicinale Leggere attentamente le avvertenze
Introduzione
Ho intervistato Nicoletta Lucheroni proprio alcuni giorni prima dell’uscita del libro e potrete trovare questa chicca a questo link Conversazione-intervista con Nicoletta Lucheroni, torinese, granata, autrice di “E’ un medicinale”. Già basterebbe la lettura di questa intervista per capire tante cose del libro e del personaggio Nicoletta nella sua poliedricità di mamma, lavoratrice, scrittrice, volontaria sulle ambulanze.
Aneddoti personali
Il web, i social – nonostante tutto – possono riservare delle belle sorprese.
E Nicoletta Lucheroni è stata per me una grande e meravigliosa sorpresa.
Recensione
Alla prima occhiata – un lettore disattento – potrebbe pensare: è il solito libro di raccolta di post scritti sui social e che hanno ottenuto tanti like.
In realtà dietro a questa raccolta passa tutta la vita politica e personale di Nicoletta, una carrellata di avvenimenti raccontati in tre righe alle quali – ogni tanto – bisogna dare spiegazioni.
In questo libro passa lo spaccato del nostro Paese, con tutte le sue contraddizioni e – permettetemi – con le cretinate combinate dai nostri politici.
Si passa dal primo Berlusconi (è scomparso subito dopo l’uscita del libro) “Anche Berlusconi contrario all’utero in affitto. Lui, proprio, li compra; ai “5 fuffa” “Di Battista: non sono Hemingway. E non mi crederete, Toninelli non è Eistein“, dal PD “Secondo me, il vero anarchico, è il parrucchiere della Serracchiani“, alla Meloni “Predappio è lontano da me. E’ a metà del sussidiario“, passando per l’immancabile frequentatore di sagre delle salsicce e cioè Salvini “Compleanni: oggi Salvini lascia i 49. Non milioni di euro, eh.”
Ma la parte che mi ha appassionato di più è il capitolo dedicato alla madre, cioè “la matre” come la definisce. Donna eccezionale – la matre – e credo che dopo questo libro il suo rapporto con la genitrice non sarà più tale. Alcuni esempi di post irriverenti: “E’ iniziato la COP27. Mia madre chiede quando arriva il volantino delle offerte. Oppure: Sto facendo il digiuno di Pasqua. Sei religiosa? No, ho una madre abruzzese. Potrei continuare.
Ma non voglio portarvi via la voglia di leggere questo libro.
Un libro che – nelle intenzioni dell’autrice – non vuole solo farvi sorridere ma anche darvi una cura per riuscire a sopravvivere in questo mondo così difficile, complicato e perchè no, troppo di destra per chi – come noi – crede in certi valori.
E’ un libro di contenuti, come “contenitore di contenuti” è la casa editrice del libro “4Punte edizioni“.
Conclusioni
Insomma un ottimo libro. Un libro in cui si ride, ma si pensa. Un libro in cui si ricorda, ma è attuale. Brava Nicoletta