Recensione de “Pesci piccoli” di Alessandro Robecchi

Pesci piccoli (Le avventure di Carlo Monterossi Vol. 12)

Un’altra avventura di Carlo Monterossi in una Milano dai grandi contrasti

Introduzione

Si dice che “Pesci piccoli” sia il dodicesimo libro di Alessandro Robecchi della serie Carlo Monterossi e company.

Aneddoti personali

Ero curioso di leggere un libro su Monterossi, dopo aver visto le serie televisive

Recensione

Questa ennesima avventura ci porta in una Milano di tutti i giorni con le proprie contraddizioni: ricchezza e lusso, povertà e arte di arrangiarsi, grandi capitali e modesti stipendi, lavori appaganti e lavori saltuari.
I personaggi principali sono più o meno gli stessi: Carlo Monterossi con la sua tripla vita, creatore di un programma televisivo che lui chiama “la grande merda” tutta lacrime e qualunquismo senza pudore, “risolvitore di casi” polizieschi e titolare della Sistemi Integrati con i suoi collaboratori Oscar Falcone e Agatina Cirrielli.
Flora de Pisis, “la divina” che conduce la trasmissione Crazy Love che -nonostante tutto – non può fare a meno di Carlo.
I poliziotti Ghezzi e Carella che sono chiamati a svolgere inchieste su “piccoli pesci”, su un’umanità debole e alla ricerca di una sopravvivenza quotidiana. Indagine che stavolta solo sfiora l’attività della Sistemi Integrati e di Monterossi.
Lo staff della trasmissione Crazy Love con la sua nuova amante e “Alexa” (colei che ripete sempre i voleri e gli ordini di Flora).
Stavolta, però, arriverà Teresa, una donna modesta, donna delle pulizie che sogna una vita dignitosa, separata, in attesa di traslocare in un nuovo appartamento assieme ad altre sue amiche nelle sue stesse condizioni.

Come sempre la trama del libro si dipana su tre filoni principali.
Quello della trasmissione Crazy love dove Flora de Pisis invia Monterossi in un piccolo paese della provincia milanese dove – sembra, pare – avvengano miracoli. E’ l’occasione buona per fare una serie di trasmissioni sui miracoli, su questo crocifisso che si illumina, sui miracoli fatti da questo prete – anzi ex prete – palestrato e dalla sua perpetua ex porno star e con tutto – di buono, cattivo e squallido – il suo insieme di avvenimenti.
Il secondo filone è quello dello strano furto avvenuto in una grande ditta di costruzioni – Italiana Grandi Opere – di soldi, documenti, una pennetta usb. E l’incarico alla Sistemi Integrati consentirà a Monterossi di intrecciare la ricerca del colpevole con Teresa. Teresa che gli sconvolgerà la vita, che lo trascinerà a scoprire che l’amore verso una persona può essere imprevisto e imprevedibile.
E poi ci sono loro, i poliziotti Ghezzi e Carella, che conducono le loro piccole indagini, ma stavolta riescono a far parte di una grande operazione.
I libri di che parlano di Monterossi sono diventati un cult grazie a Prime Video che ha già presentato due serie. E queste serie sono state così ben fatte e i personaggi scelti dal regista Roan Johonson sono stati talmente azzeccati che mentre leggevo il libro, la mia mente non ha potuto che trasformarli direttamente negli attori: Carlo Monterossi interpretato da un eccezionale Fabrizio Bentivogli, Flora de Pisis da Carla Signoris e gli altri attori e attrici di questa fortunata serie non sono di meno.

Conclusioni

Insomma un libro che è nel solco dei precedenti che tiene il lettore sempre attento, con una scrittura facilmente leggibile e che riesce a descrivere le contraddizioni di una grande città.

Voto

5/5

Citazioni

“la grande merda”

Note

Ho letto l’edizione Kindle

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

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