Ma quanto è credibile questa destra pacifista?

Foto tratta dal web

Che i politici – soprattutto quelli italiani – possano dire una cosa e il giorno smentirla, ormai è risaputo. Una cosa buona dei social è che non sfugge nulla.

Allora parliamo di questa destra che si è improvvisamente scoperta pacifista.
Ma facciamo un passo indietro.

foto tratta dal web

Vi ricordate quando Giorgia Meloni – sì proprio lei la donna che si è posta a difesa della famiglia tradizionale e della cattolicità, quando affermava che Putin era il difensore dell’identità cristiana? Poi come tutti i bravi politici, nel giro di qualche mese, la Giorgia nazionale, ha cambiato improvvisamente idea.

Ma lo sappiamo, Giorgia è una politica scaltra e sa

tratto da twitter

cavalcare bene gli umori della sua base. E poi mettersi contro Salvini e Berlusconi in questo momento … non ha prezzo.

Ma vogliamo parlare di Salvini? Colui che fino a ieri diceva che “legittima difesa” è sempre consentita? Salvini non perdeva l’occasione di farsi fotografare con le armi in mano. Vogliamo parlare dei rapporti con Putin? Così titolava Repubblica il 25 febbraio – il giorno dopo l’inizio dell’invasione dei russi all’Ucraina: Sottoscritto nel 2017, prevedeva lo scambio “confidenziale” su temi di attualità della situazione nella Federazione Russa e nella Repubblica Italiana. L’imbarazzo del Carroccio: “Già disdetto”. Ma non esiste una copia della revoca. Vogliamo parlare dei rapporti economici della Lega con il Partito di Putin anche economici? Vogliamo parlare di Savoini? Vi ricordate la maglietta indossata al parlamento Europeo da Salvini?

tratto da twitter

Vi ricordate che subito dopo la brutale aggressione di Putin all’Ucraina, il nostro Capitone e e la Lega votarono la legge per l’invio delle armi e dure critiche a Putin?Mentre oggi, mentre oggi il nostro Capitone, chiede di non inviare più armi all’Ucraina, che bisogna parlare di pace. Che bisogna ascoltare le parole del Papa, che spera che nel mese mariano, con l’aiuto della Madonna, si possa raggiungere la pace e che lui – sentite questa – in silenzio lavora per mettere assieme ad un tavolo Putin e Zelensky.

E che dire del resuscitato Berlusconi. Amico da sempre di Putin. Così su Repubblica Stefano Cappellini inizia il suo articolo: Non deve essere stato semplice per Silvio Berlusconi attraversare tre mesi di guerra in Ucraina simulando distanza e persino un timido biasimo nei confronti dell’uomo che lanciava palle allo sgambettante cagnolino Dudù e che gli aveva testimoniato fraterna amicizia con il regalo del celeberrimo lettone, accento sulla o, sistemato a Palazzo Grazioli e tanto caro al Cavaliere.

Putin e Silvio, come si amavano … foto tratta dal web

Lo abbiamo sentito in questi giorni – anche lui, come Putin – alterna pareri diversi nel giro di poche ore. L’altra sera ha criticato Biden, la Nato e l’invio delle armi, poi dopo l’intervento dei ministri Gelmini e Brunetta, è stato costretto a rettificare. Ma i video parlano chiaro. Ieri altro show all’arrivo a Napoli: siamo co-belligeranti perchè forniamo le armi, se vogliamo fornirle meglio farlo in silenzio (tattica ormai nota adottata anche con le cene eleganti), Zelensky deve rispondere alle domande di Putin? Zelensky deve rispondere alle domande di Putin? Ormai siamo arrivati al capolinea. Oggi – naturalmente – dopo l’ennesima strigliata del Ministro Gelmini, altra rettificata: Forza Italia sta ed è nell’ambito atlantico.

Ecco in poche righe ho cercato di raccontare quanto possa essere credibile questa ondata pacifista della destra italiana. Ho scritto sulla mia pagina IL MIO DIARIO DI UNA GUERRA VISSUTA DAVANTI AD UNO SCHERMO che a pensare male in Italia non si fa peccato. E tutto questo mi ricorda la trama di un film dove il potente di turno lasciava fare ai suoi sodali, si lasciava anche criticare. Poi un bel giorno – stanco di essere offeso – cambia tattica e comincia a mandare messaggi chiari che o la si smette o lui comincerà a tirare fuori tutti quei legami non proprio sempre trasparenti. E’ fantasia, solo fantasia, ne sono certo. Sto fantasticando, lo so.

Oggi ho parlato della destra, ma ce ne sarà – nei prossimi giorni – anche per la sinistra e per la nostra intellighenzia universitaria.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)