L’anno 2024. Le sfide che attendono i sindacati del credito. Dal 128° Consiglio Nazionale Fabi indicati alcuni temi (5)

128° Consiglio Nazionale Fabi – foto mia proprietà

Questo è il quinto articolo di una serie di post che sto dedicando alle problematiche che caratterizzeranno l’anno che è appena iniziato.
Nel primo – L’anno 2024. Cosa dicono i signori della guerra: Putin, Xi e Kim (1) e nel secondo L’anno 2024. La polveriera del Medio Oriente (2) che – guarda caso sono attualissimi – ho affrontato i pericoli di espansione delle guerre nel mondo nelle zone calde del globo, mentre nel terzo articolo L’anno 2024. Le prospettive del sindacato confederale: ripresa o lento oblio? ho parlato delle difficoltà del sindacato confederale italiano, mentre nel quarto articolo L’anno 2024. Le forze politiche e i movimenti: ognuno per sè, in attesa delle elezioni regionali, comunali e europee (4) ho affrontato le problematiche dei partiti italiani
In questo post parlerò delle sfide che attendono il sindacato dei bancari, mentre nel prossimo cercherò di dare uno sguardo prospettico del 2024 per le banche italiane.


Finita la fase della contrattazione e giunto al termine del 128° Consiglio nazionale della Fabi, i compiti – e i problemi – del sindacato bancario non sono certamente finiti qui.
Cercherò di fare un elenco – non esaustivo – di questi temi:

  1. rinnovo dell’accordo sulle libertà sindacali. L’accordo è scaduto lo scorso anno e non è stato ancora rinnovato. L’impegno fra le parti è quello di rivedersi quanto prima. La necessità di un rinnovo di questo accordo è necessario in quanto con la diminuzione del personale, la chiusura di filiali e sedi è sempre più difficile costituire le rappresentanze sindacali aziendali. Altro problema – che attanaglia soprattutto i sindacati più piccoli – è quello che diminuendo gli iscritti calano il numero delle ore dei permessi sindacali, limitando – di fatto – l’attività. Come se ne uscirà? Sarà mantenuto lo spirito unitario riscontrato nella vicenda del rinnovo? IntesaSanpaolo si adeguerà all’accordo nazionale?
  2. rinnovo contratto dirigenti. Alla stregua del contratto degli impiegati e quadri, occorrerà rinnovare anche il contratto dei dirigenti di banca
  3. rinnovo contratto BCC. La piattaforma è stata presentata ed approvata dagli organismi sindacali.  “Dopo il contratto nazionale in Abi ci aspettiamo di raggiungere un accordo anche con Federcasse, anche perché i tre gruppi bancari all’interno stanno portando avanti bene le relazioni sindacali. La parte economica deve essere identica a quella raggiunta in Abi, sia per gli aumenti sia per gli arretrati. Questa è una nostra precisa condizione“, questo quanto affermato da Sileoni.
  4. assemblee del personale. Nei prossimi giorni inizieranno le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori per la presentazione e la votazione dell’accordo raggiunto. Credo che sarà una passeggiata, anche se il momento di confronto – che nel passato è spesso mancato – sia un momento veramente importante.
  5. Assunzioni. Questo sarà il banco di prova più forte e più difficile. Il Sindacato – inutile negarlo – ha la preoccupazione di vedere una continua diminuzione del personale. Avevo analizzato questo problema nel post del 28 dicembre 2023 Le banche in difficoltà: dalle shadow bank, a Smart Bank, alla perdita di 60.000 occupati nelle banche mondiali dove elencavo i cali del personale nelle banche mondiali. Ora con l’ultimo contratto – vedi articolo del 12 dicembre 2023 Cosa c’è e cosa manca nell’ottimo rinnovo del Contratto di lavoro dei bancari – con la possibilità di mettere assieme FOC (Fondo per l’occupazione) e Fondo per gli esuberi per un ricambio generazionale “alla pari” – “tante uscite, tante entrate” si ipotizza un cambiamento di rotta. Infatti fino ad oggi le banche – con accordi sindacali – assumevano la metà dei dipendenti usciti. Riuscirà il sindacato ad invertire questa tendenza? Dal palco del 128° Consiglio nazionale della Fabi, forti sono state le parole di Susy Esposito – segretaria generale Fisac/Cgil. Bisogna, però, ammettere che i primi dati che emergono dai nuovi piani industriali – vedi quello di BancoBPM articolo del 13 dicembre 2023 Presentato il Piano Industriale “stand alone” di BancoBPM: consensi dal mercato, valutazioni diverse da parte del sindacato – non pare che le banche siano molto intenzionate a seguire questa strada. Sarà compito del sindacato reclamare e far rispettare le acquisizioni.
  6. Banca digitale. Anche questo tema è stato affrontato nell’assise della Fabi. Sileoni ha dichiarato che: “Il confronto in sede aziendale e di gruppo con il sindacato ci farà capire se ci sarà uno scontro. Noi saremo pronti a fronteggiare qualunque invasione di campo da questo punto di vista:  la banca digitale non può essere un pretesto per approfittare della situazione, tagliando ulteriori posti di lavoro“, mentre nella relazione aveva posto l’accento sulle dichiarazioni di Carlo Messina che aveva affermato che la banca digitale non comporterà diminuzioni del personale. C’è chi come il segretario generale Uilca – addirittura – ha affermato che la banca digitale potrebbe portare nuova occupazione. Non sono convinto. Ma la mia preoccupazione nasce proprio – e lo metto in relazione con il punto precedente, quello delle assunzioni – con il fatto che – vedi sempre Piano Industriale BancoBPM – delle 600 assunzioni previste nel corso del triennio, 200 saranno figure addette proprio alla digitalizzazione e al rafforzamento della parte tecnologica. Ecco, il problema che il sindacato dovrà porsi sarà proprio questo: non ci sarà il tentativo di qualche banca di far uscire questo nuovo personale dall’area contrattuale del credito?
  7. Formazione. Sarà una sfida molto importante. Una sfida che l’ABI sembra aver recepito stando alle parole di Stefano Bottino – Responsabile Direzione Sindacale e del Lavoro dell’associazione bancaria – e dal sindacato. Lo stesso Sileoni ha riconosciuto che uno dei problemi della digitalizzazione potrebbe riguardare ampie fasce di lavoratrici e lavoratori più anziani – la media dei dipendenti bancari è molto alta – e quindi la riconversione professionale sarà fondamentale per i prossimi anni.

Queste sono solo alcuni dei grandi problemi che il sindacato dei bancari dovrà affrontare. Ma l’elenco non termina qui. Riprenderemo nei prossimi giorni queste tematiche parlando delle prospettive delle banche italiane per il 2024.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)