Caro Massimo
Nella mitologia greca, fra una miriade di divinità, si annoverava anche la dea Nemesi, secondo alcuni figlia di Zeus, secondo altri figlia di Oceano e della Notte, la Dea della giustizia e pure della vendetta.
Nemesi era vista dagli antichi come personificazione della giustizia, in quanto garante di misura e di equilibrio politico-sociale.
Chissà se ai banchieri italiani, sentendo le notizie dei telegiornali di ieri sera, è riaffiorata alla mente questa divinità da loro sicuramente studiata nei banchi del Liceo.
Avrai già capito che torno anche oggi sull’argomento Banche/Banchieri/ trimestrali/utili stellari.
Ne abbiamo già parlato, anche di recente, quando Christine Lagarde (Christine Lagarde novella Robin Hood contro gli “Sceriffi” delle Banche del 28 luglio) ha reso noto che la Bce ha deciso di azzerare quel 3,5% di interesse che veniva riconosciuto alle Banche come remunerazione della riserva obbligatoria.
In realtà è da mesi che io e te battiamo sull’immoralità del fatto che le Banche, approfittando dell’aumento dei tassi, abbiano deciso di non condividere gli utili con coloro che lasciano i loro soldi nei conti correnti, quei soldi che i Banchieri prestano a peso d’oro a coloro che hanno bisogno, siano privati od imprese.
Ci avevo anche ironizzato chiedendomi se sia proprio necessario che i Cda delle Banche paghino a questi Amministratori Delegati milioni e milioni di euro di stipendi e benefit, quando è evidente che negli ultimi mesi per raggiungere certi risultati forse sarebbe bastato quello che in veneto chiamiamo un “casoin”, cioè il titolare di un negozietto di alimentari?
Perché non servivano certo dei guru della finanza per fare quattro conti della serva: i soldi che presti alla clientela li dai a tassi di almeno il 5/6% (leggere il Taeg dei prestiti personali per rendersi conto) e comunque superiori al tasso Bce, la riserva obbligatoria presso la Bce ti rende senza fare un tubo il 3,5%, e i soldi dei depositanti che utilizzi non li paghi nulla.
E con la famosa “forbice” realizzi trimestrali stellari, addirittura le migliori della storia.
Tu hai riportato fedelmente in una serie di pezzi i risultati definiti “storici” dagli Amministratori delegati dei principali Gruppi bancari italiani (E’ il miglior primo semestre di sempre, il decimo trimestre di crescita consecutivo: così parlò Orcel (Unicredit) del 27 luglio; E’ il miglior primo semestre di sempre: così parlò Messina (Intesa Sanpaolo) del 29 luglio; Per la terza volta stesso titolo: semestrali migliori di sempre per le banche italiane e Record di utili anche per MPS, grazie alla BCE che porta soldi allo stato, che viene criticata dal governo, che al mercato portò …(semicit. Branduardi) del 4 agosto) .
E a volerla dire tutta, quegli annunci, quei “come siamo bravi!”, quelle rodomontate stridevano con la situazione economica di molti italiani, alle prese con prezzi alle stelle e ancora in crescita, con aumenti delle rate dei mutui, con la difficoltà o l’impossibilità di potersi permettere anche qualche giorno di vacanza al mare.
E sì che questi “Signori della Banca” non potevano dire di non aver sentito i moniti, quasi le minacce, che dalla primavera scorsa il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rivolgeva loro: aumentate la remunerazione dei conti correnti, oppure vi tasseremo.
E parimenti gli analoghi ammonimenti di Christine Lagarde!
Parole al vento!
Snobbate in nome dei sacri numeri da sbandierare a media e giornali, magari in vista di ulteriori benefit milionari.
Tirare troppo la corda è sempre sbagliato! I vecchi adagi dicono sempre la verità!
E così, in una sorta di Nemesi, (ecco la dea greca!) qualche giorni fa la Banca Centrale Europea ha deciso di azzerare la remunerazione della riserva obbligatoria, e adesso il Governo ha deliberato di tassare gli extra profitti delle Banche.
Va apprezzato a mio avviso che per una volta un Governo italiano sia riuscito ad approvare una norma di questa portata senza far trapelare nulla prima.
Sappiamo come la politica italiana sia un colabrodo, e come qualunque onorevole venderebbe sua madre per essere citato dai grandi organi di stampa.
Eppure stavolta nessuno ha saputo nulla prima della conferenza stampa post Consiglio dei Ministri, e questa è stata sicuramente valutata come una prova di serietà visto che le Banche sono tutte quotate in Borsa, e che una fuga di notizie avrebbe potuto perturbare il mercato.
Sul merito vedremo come verrà declinata questa tassa, che ricorda molto la misura presa dal Governo di sinistra spagnolo di Pedro Sanchez che ha applicato un’aliquota del 4,8% al margine d’intermediazione (interessi netti e commissioni nette) eccedente gli 800 milioni.
Le banche spagnole hanno impugnato il provvedimento, e dai per scontato che lo stesso faranno le banche italiane con ricorsi in ogni sede giurisdizionale (su su fino alla Consulta); banche che diranno che la misura strozza la concessione di credito proprio quando la medesima è in forte contrazione, che avranno una riduzione del margine di interesse e dovranno quindi rivalersi sulle commissioni
E stai anche certo che, furbescamente cercando di tirarli dallo loro parte, manderanno a dire ai Sindacati che il rinnovo del contratto è a rischio, e che adesso i 435 euro medi di aumento i bancari se li possono scordare.
Mi auguro tanto che Sileoni e company non cadano in questa trappola, perché in questa fase credo nulla sarebbe più impopolare che difendere le Banche ed i loro profitti stellari.
Io temo che, come sempre avviene per le Robin Hood Tax, il gettito finale per lo Stato sarà di molto inferiore alle previsioni, ma penso che mai come adesso sia necessario mostrare ai cittadini che non esistono “santuari inviolabili”.
Peccato che la stessa determinazione che vedo adesso applicare alle banche (ai cosiddetti poteri forti) Giorgia Meloni non voglia mostrarla nei confronti di balneari, tassisti, commercianti, categorie che godono anch’esse di rendite di posizione non in linea con i principi della concorrenza.
Chiudo questa mia intemerata con una considerazione terra terra.
A ben guardare sarebbero bastate un po’ di umiltà, un po’ di lungimiranza, da parte dei banchieri, che forse avrebbero potuto evitare queste misure “ritorsive” semplicemente togliendo gli alibi al Governo e alla Bce; riconoscendo al Sior Bepi e alla Siora Maria la giusta remunerazione ai loro depositi.
Ti confesso che non mi straccerò certo le vesti per questi “banchieri coi ventri obesi e le mani sudate… coi cuori a forma di salvadanai” come cantava il grande Fabrizio De Andrè.
Caro Umberto,
E’ tutto vero quello che scrivi.
Questa situazione l’abbiamo affrontata diversa volte: sia sul mio blog che nelle nostre quasi quotidiane telefonate.
Concordo in pieno con le tue valutazioni.
Aggiungo. Ieri sera e questa mattina ho postato su twitter due risposte a due mie amiche giornaliste – Carlotta Scozzari e Camilla Conti – più o meno di questo tenore: i banchieri italiani sordi, ciechi e muti hanno sbagliato tutto! Invece di dare qualche soldino ai clienti che hanno depositato i loro soldi nelle loro banche hanno preferito fare gli “sboroni” (come diciamo noi in Emilia) – facendo dichiarazioni roboanti sui loro enormi utili.
Lo avevamo scritto in tempi non sospetti, lo avevo scritto in tempi non sospetti. Mi chiedo. Siamo due geni incompresi della finanza o – come è più facile – siamo solo due persone di buon senso?
Adesso la domanda e’: chi pagherà?
Non entro nel merito delle possibili cause giudiziarie!
Siamo in Italia e non credo che Abi e banche faranno causa allo Stato, non li vedo Patuelli, Orcel, Messina e co, contro Meloni. Mi sbaglierò, ma … ne sono molto certo. Patiranno e subiranno in silenzio. D’altra parte non trovo nessuna loro dichiarazione sulle agenzie di stampa almeno fino alle ore 14.
Intanto la borsa crolla e lo spread oggi è salito di 6 punti. Chi pagherà il prezzo di questa operazione: gli azionisti; i clienti perché su di loro verranno scaricati i costi; la pagheranno i lavoratori.
Giusto il tuo richiamo a Sileoni e co. a non mollare di un centesimo anche se i pianti da parte dei banchieri inizieranno appena riusciranno a riprendersi da questa batosta e sarà – a loro – tornata la voce.
Insomma hai ragione a richiamare la Nemesi, l’arroganza del potere porta a questi risultati.
Sai mai che qualche cda chiederà le dimissioni di qualche ceo. No scusa, ho sbagliato finale del post l’ho confuso con una novella di fantascienza che sto scrivendo
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