Christine Lagarde novella Robin Hood contro gli “Sceriffi” delle Banche?

Christine Lagarde

Caro Massimo 

Francamente non avrei mai pensato di applaudire (metaforicamente eh!) una decisione di Christine Lagarde e dalla Bce.

E’ capitato oggi pomeriggio quando ho letto che la nostra Banca Centrale, in contemporanea allo scontato ennesimo aumento dei tassi di un quarto di punto, ha deciso di non remunerare più la cosiddetta “riserva obbligatoria”, cioè il denaro che ogni Banca è tenuta a depositare presso la Bce in rapporto ad una percentuale della proprie passività. 

Confesso che sono esploso in un sonoro: “C…., era ora!”

Antonio Patuelli

E questa decisione deve avere piuttosto irritato gli gnomi a capo delle nostre Banche, visto il commento di Antonio Patuelli in qualità di Presidente dell’Abi“Il tempo verificherà l’efficacia e le conseguenze dirette ed indirette del preannunciato aumento di 25 centesimi dei tassi decisi oggi dalla Bce che, a sorpresa, ha deciso anche di azzerare la remunerazione per le banche della riserva obbligatoria che in precedenza era del 3,5%”   E continuando: “Questa decisione odierna da ora costerà alle banche, così come è stata ed è onerosa la decisione della Bce dell’autunno scorso di rendere significativamente costosa la residua liquidità concessa dalla Bce alle Banche attraverso i piani di finanziamento a lungo termine Tltro”.

Carlotta Scozzari

L’ottima Carlotta Scozzari, commentando la notizia sull’Huffington Post, la legge come una sorta di vendetta della Banca Centrale vista la “ritrosia”, chiamiamola così, dei banchieri a remunerare i depositi lasciati dai clienti nei conti correnti.

Non so se si possa definire tecnicamente una “vendetta”, ma sicuramente ne ha il sapore, e non può che provocare il plauso di chi, come noi, è da tempo che sostiene e scrive che in queste nuove condizioni di mercato è addirittura immorale che le Banche non remunerino adeguatamente le giacenze dei propri correntisti (vedi su questo blog mio editoriale del 6 maggio 2023 dal titolo “E’ immorale  che le Banche adesso non riconoscano interessi ai correntisti”).

Ma cosa pensavano Patuelli ed i suoi associati, di continuare a prendere in giro il mondo?

Dopo una serie continua di aumenti, dal tasso “zero” siamo oggi arrivati al 4,25%.  

Lor Signori, dalle loro scrivanie in mogano, dai loro studi asettici e climatizzati,  si sono precipitati ad adeguare i loro “tassi attivi” (che per definizione sono invece “passivi” per chi prende i soldi in prestito dalle Banche, imprese e persone che chiedono un mutuo per l’acquisto della casa ad esempio), ma si sono invece ben guardati da cominciare a remunerare adeguatamente i soldi dei correntisti, che non sono altro che i soldi che loro utilizzano per i prestiti. 

Giancarlo Giorgetti

A nulla sono serviti i moniti in tal senso del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, e ad un certo punto della stessa Lagarde.   

Parole al vento!

Salvo poi rendere noto con somma grancassa i profitti degli Istituti di Credito negli ultimi mesi, che ovviamente sono diventati stellari.

Come ha fatto ad esempio Andrea Orcel, Ad di Unicredit, che annunciando il miglior trimestre di sempre quanto a redditività, ha specificato che per il 2023 il dividendo cash sarà almeno di 2,4 miliardi, il 25% in più rispetto agli 1,9 miliardi distribuiti nel 2022,  e che entro il 2024 la Banca riconoscerà  ai soci 22 miliardi di euro contro i 16 miliardi annunciati nel piano “Unicredit Unlocked”. 

Quindi sembra che per Orcel l’unica cosa che veramente conta siano i dividendi da riconoscere agli azionisti!

Andrea Orcel

Ma scherziamo?

Forse questi guru della Finanza non si rendono conto che lanciare queste notizie è come gettare benzina sul fuoco?

Forse nel loro mondo dorato non percepiscono che i correntisti, quelli che i soldi glieli lasciano sui conti, allora hanno ragione a sentirsi figli di nessuno, soggetti destinati a «godere» solo l’effetto negativo delle nuove dinamiche economiche, vacche da mungere in nome della redditività delle Banche?

A questo punto credo sia legittimo anche chiedersi: ma è proprio necessario che i Cda paghino a questi Amministratori Delegati milioni e milioni di euro di stipendi e benefit, quando è evidente che per raggiungere certi risultati forse sarebbe bastato quello che in veneto chiamiamo un “casoin”, cioè il titolare di un negozietto di alimentari?

Perché i conti sembrano piuttosto facili da fare:  i soldi che presti alla clientela li dai a tassi di almeno il 5/6% (leggere il Taeg dei prestiti personali per rendersi conto) e comunque superiori al tasso Bce, la riserva obbligatoria ti rende senza fare nulla il 3,5%, e i soldi dei clienti che utilizzi non li paghi un ben nulla.

Capisci allora perché mi ha reso felice la decisione della Lagarde di azzerare la remunerazione della riserva obbligatoria?

Non vedo certo Madame Lagarde come la versione femminile di Robin Hood, ma tutto sommato non deve essere stato facile prendere questa decisione.

Sai qual è il mio timore?

Che se fino ad ora ci hanno ripetuto caparbiamente che non si potevano remunerare i depositi della clientela perché potevano venire tempi più difficili (omettendo sempre di parlarci di quel 3,5% ora cassato dalla Bce), a maggior ragione adesso continueranno a dirci che la Lagarde ha loro tolto risorse e che quindi i correntisti continueranno a “pigliarlo…….” (scusa il francesismo).

Io credo che il giochino funzioni perché pochi clienti si guardano attorno, e magari minacciano la propria Banca di trasferire i rapporti presso un altro Istituto.

Se lo facessero in molti, credimi che qualche riflessione Lor Signori sarebbero costretti a farla.

Un abbraccio.

Umberto Baldo


Caro Umberto,

quando ieri pomeriggio mi hai chiamato dicendomi che avevi preparato questa lettera – al momento – non avevo ben capito cosa fosse successo. <

Poi – mentre parlavi – ho visto nelle notizie economiche che la Presidente della BCE aveva alzato di 25 besos point i tassi di interesse e che aveva tolto la remunerazione per le banche per la riserva obbligatoria.

Dopo la tua telefonata ho letto meglio le notizie, compresa quella dell’andamento stratosferico della borsa italiana di oltre due punti – segno che – le notizie provenienti dalla BCE non avevano assolutamente scosso i mercati finanziari, in quanto la notizia dell’alzamento dei tassi era facilmente prevedibile.

Quello che mi ha stupito – lo dico sinceramente – è stata quella della remunerazione per la riserva obbligatoria.

Scrivevo ieri nel post E’ il miglior primo semestre di sempre, il decimo trimestre di crescita consecutivo: così parlò Orcel (Unicredit) che Unicredit aveva presentato la migliore semestrale di sempre; che le altre banche avrebbero presentato dati altrettanto eclatanti e che si doveva far fronte – da parte delle banche – dell’intervento di Giorgetti per evitare ulteriori tasse sugli utili strepitosi delle banche italiane.

Ti ho anche detto – con molta supponenza, lo confesso – che – in questo momento – sarei in grado anch’io di fare il banchiere. Non occorre essere il “Ronaldo dei banchieri” o il “miglior banchiere dell’anno” per far quadrare i conti di una banca in questo momento con un spread fra tassi attivi e passivi così elevato e con una remunerazione delle somme giacenti nei conti pari allo 0,1%.
Bando agli scherzi. La realtà non è molta lontana da quello che ho affermato una riga sopra. Sfido chiunque a presentare bilanci in difficoltà con uno spread così elevato.

E’ evidente che le cose non potevano andare avanti con questi utili record.

Io non so – come scrive Carlotta Scozzari – se questa mossa della Lagarde sia una vendetta per non aver remunerato i soldi nei conti. So che da oggi inizieranno i pianti dei capi delle banche.

La domanda che viene spontanea è: ma pensarci prima?
Pensare prima ad un piano di redistribuzione degli utili ai clienti delle banche, era proprio così difficile, farlo in tempi non sospetti?

L’unica mia preoccupazione è che questi continui rialzi dei tassi – che comporta una immediato aumento dei prezzi – non porti ad una stagnazione dell’economa europea e ad un aumento dei costi per l’intera collettività europea.

Vedremo nei prossimi giorni come si svilupperà il confronto tra le banche dopo la presentazione delle semestrali.

Un abbraccio

Massimo


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)