Il meglio del peggio di questa campagna elettorale, martedì 20/09/2022 a 5 giorni dal voto – la politica estera

Letta e Scholz, cancellerie tedesco

Erano anni – forse dagli anni 50 – quando esisteva ancora il muro di Berlino che la politica estera non aveva influenzato così tanto la campagna elettorale.
Nei primi giorni della campagna elettorale il conflitto in Ucraina ha tenuto banco, poi è arrivato il report dei servizi segreti americane sulle ingerenze russe sui partiti di molti paesi europei:
Poi, ieri, la visita di Enrico Letta – segretario del PD – al partito del SPD – i socialdemocratici tedeschi che assieme al PD fanno parte del Partito Socialista Europeo – dove – oltre a parlare dei temi “calienti” delle bollette energetiche e della guerra in Ucraina – è emersa – e non poteva essere diversamente – la speranza dei tedeschi che il partito democratico vinca le elezioni e grande preoccupazione per la post fascista Meloni.
Di fronte a queste dichiarazioni per nulla sconvolgenti – perfino ovvie – si è scatenato un putiferio incredibile.
Meloni ha accusato Letta di farsi fare degli “endorsment” dalla Germania, Salvini ha accusato Letta di non aver parlato di problemi italiani, Calenda e Renzi hanno accusato persino Letta di essere un agente infiltrato al servizio della Meloni, Conte ha detto che è stata una visita indegna.
Sinceramente non capisco.
E cerco di spiegare, perchè tanta cosa di paglia in molti leaders.

Meloni al comizio di Vox – foto tratta dal web

Cominciamo dalla Meloni. Anche oggi ha dichiarato che la vittoria alle elezioni di Fratelli d’Italia nel nostro Paese sarebbe prodromico per una vittoria di Vox – partito di estrema destra in Spagna – dove governa Sanchez del Partito Socialista Spagnoli. Va ricordato che la Meloni pochi mesi fa ha tenuto in Spagna quel famoso comizio dove gridando come un ossessa diceva: io sono Giorgia, sono cattolica, sono una donna. Non dobbiamo poi dimenticare che il partito della Meloni nel parlamento europeo ha votato contro la risoluzione che inchioda Orban in Ungheria per il non rispetto di alcune regole – ad esempio la concorrenza – nel paese magiaro.
Da che pulpito viene la predica non si capisce.
Anche Matteo Salvini non ha perso tempo per criticare Letta. Nella stessa giornata ha fatto sapere – guarda caso – che è molto risentito nei confronti di Putin per l’invasione dell’Ucraina. Distanze prese a pochi giorni dal voto che lasciano più di qualche sospetto.

Foto tratta dal web – simbolo di Azione


Non parliamo poi del duetto delle gemelle Kessler: Calenda e Renzi. Ma come si fa a criticare Letta per gli incontri internazionali quando sul loro simbolo c’è la scritta “renew europe” che è il motto del partito di Macron?
Per non parlare di Conte – che non avendo sponde internazionali – parla di errori in maniera generica.
E’ davvero una pessima campagna elettorale!!!
Lo credo bene che i palazzi europei siano preoccupati per uno spostamento dell’Italia sulle posizioni di Orban e dell’estrema destra.
Avete notato chi si è tirato fuori , o è stato al margine di questa polemica?
Forza Italia e Silvio Berlusconi. Per due motivi principali: il PPE -partito popolare europeo, di cui Forza Italia fa parte – è – alla stregua del PSE – preoccupato per l’avanzata della destra e perchè il Segretario del Partito popolare – Manfred Weber – è stato in Italia ad appoggiare la campagna elettorale di Berlusconi.

Coraggio, domenica si vota!!!


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Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)