E che Orcel … sia

Andrea Orcel

Come avevo scritto ieri, dopo i lanci delle agenzie di stampa, Andrea Orcel diventerà (sulla data i giornali si dividono) il prossimo amministratore delegato di Unicredit.

Il curriculum depone a suo favore, non c’è dubbio. Negli articoli di oggi molti giornalisti (Luca Davi sul Sole, Francesco Massaro sul Corriere e Vittoria Puledda sulla Repubblica) pongono alcune considerazioni comuni: 1) Orcel non è un commerciale ma prevalentemente un bunker 2) è italiano 3) che è gradito dagli azionisti forti di Unicredit (Del Vecchio compreso).

Vedremo quando sarà operativo e, soprattutto, vedremo cosa farà sull’operazione MPS.

C’è un altro articolo che mi ha suggestionato questa mattina. Si tratta del pezzo di Giovanni Pons, sempre su Repubblica. Non posso riportarlo perchè ha la riproduzione riservata e non voglio incorrere in guai (ne ho già abbastanza). Vi consiglio, però, la lettura. Cosa dice in grande sintesi Pons:
1) che Unicredit deve ritrovare una strada di crescita dopo la stagione della
vendita dei pezzi pregiati operata da Mustier (sono anni che sostengo questa tesi)
2) Avrebbe bisogno di tornare a una sana gestione operativa, per far risalire il valore del titolo
3) Unicredit potrebbe tornare a giocare la partita nel girone delle banche aggreganti in Europa

4) Sul fronte delle possibili aggregazioni non bisogna dimenticare che quella con Banco Bpm è considerata da tutti gli analisti bancari la miglior opzione industriale

Concordo pienamente con Pons. Aggiungerei, inoltre, che Unicredit dovrà:

  1. recuperare credibilità verso il mondo delle PMI
  2. valorizzare le professionalità interne
  3. recuperare lo spirito di squadra da parte delle lavoratrici e lavoratori
  4. ritornare ad essere una banca che possa fare da contraltare a IntesaSanpaolo

Vedremo nei prossimi giorni e mesi se Orcel risponderà a queste sfide.

##################

Nel posto di ieri, in conclusione, affermavo che i sindacati confederali (tutti) non avevano ancora espresso una propria opinione sul fatto della situazione in MPS. Naturalmente, qualcuno, oggi ha commentato questa frase. Non voglio entrare in polemica. Ma ricordo che nel passato CGIL CISL UIL assieme ai sindacati di categoria First Fisac Uilca presero posizione sulla crisi delle banche venete e delle quattro banche andate in risoluzione. Mi sarei aspettato un’analoga presa di posizione, anche se capisco che oggi, le confederazioni sono impegnate in una battaglia per la CIG e contro i licenziamenti in molti settori. Mi sono permesso di chiedere questo intervento a sostegno dei sacrifici che in questi anni hanno fatto le lavoratrici e i lavoratori del MPS e che, purtroppo, forse, non sono ancora finiti.

Quindi polemica inutile. Prima di scrivere bisognerebbe informarsi.

####################

Oggi inizia una tre giorni decisiva per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici.

Auguro, di cuore, che si trovi una soluzione. Un grande in bocca al lupo all’amico Rocco Palombella, segretario generale Uilm, sono certo saprà, come sempre, fare il massimo per “portare a casa” un buon contratto.

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)