Che la politica non dimentichi MPS…

Si è aperta stamattina – ufficialmente – la crisi di governo con le dimissioni formali – con grande gioia di Mentana pronto ad una #maratonamentana all’infinito – del Presidente Conte nelle mani del Presidente della Repubblica Mattarella.

Ovviamente non commenterò questa crisi, almeno oggi, ma mi vorrei soffermare sulle conseguenze che questa situazione potrebbe portare nel mondo del credito.

Approfitto dell’articolo di oggi apparso su MF a firma di Angelo De Mattia (che conosco da una vita) nel quale il bravo e acuto editorialista del giornale pone alcune problematiche. La prima, in caso di un governo di larghe intese, ogni partito e movimento vorrà la propria fetta di potere sulla gestione del Monte. La seconda, gli ingenti esborsi del Tesoro per acquisire MPS devono trovare una risoluzione. La terza – e mi fa piacere perchè anch’io nel mio piccolo l’ho scritto alcuni giorni fa – che, per la successione a Mustier, non c’è una grande pletora di candidati.

Ma andiamo per ordine.

La politica, la crisi di governo non deve dimenticare MPS, anzi deve mettere in primo piano l’esigenza di una politica finanziaria che aiuti il sistema Italia, attraverso il rafforzamento del sistema creditizio nostrano.

Nel nuovo programma di Governo, se mai ci sarà, anche se me lo auguro, le forze politiche che lo comporranno dovranno trovare soluzioni sia per il MPS che per la Popolare Bari. Ne va della credibilità del sistema.

La collettività potrà ancora farsi carico delle ingenti esborsi derivati dall’acquisizione del MPS? Io credo di sì solo se ci sarà una chiarezza di fondo e prospettive certe.

Infine sulla nuova nomina dell’a.d. di Unicredit. Questa sera le agenzie di stampa stanno lanciando la notizia che Andrea Orcel sia ad un passo dalla nomina. Non conosco personalmente Orcel, spero sia la scelta giusta per il rilancio di Unicredit che dovrà, sempre secondo la stampa specializzata, scontare un bilancio di fine anno molto pesante.

Adesso che fare?

Credo che il sindacato nazionale delle sigle del credito dovranno stare molto vicino e affiancare i Coordinamenti nazionali di MPS. Ho una grande fiducia nei sindacalisti interni del MPS che in questi anni hanno subito contraccolpi e situazioni complicate se non al limite dell’assurdo. Credo che Carlo Magni, rappresentante della mia ex sigla, saprà giocare da super player anche questa difficile partita.

Su MPS si gioca e si giocherà una partita importante non sono per le lavoratrici e i lavoratori della banca senese ma per tutti i dipendenti delle banche italiane. Mi auguro che le sigle nazionali dei sindacati trovino quell’unitarietà che non è mai mancata nei momenti difficili. Mi sarei aspettato su questo argomento una presa di posizione anche dei sindacati confederali, ma come scriveva il Giustisono in altre faccende affaccendati“.

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)