PREMESSA
Nel sistemare i miei vecchi libri scolastici, mi sono imbattuto in una vecchissima edizione di un prontuario di analisi grammaticale della famosa – per i miei tempi – serie dei Bignami (sunti di libri) che noi studenti poco volenterosi, erano la panacea. Non so se oggi – nei tempi dei social e di google esistono ancora i Bignami – ma quando ho trovato questo libricino – mi sono perfino emozionato ripensando ai quei tempi belli.
A parte i ricordi, voglio – da oggi – pubblicare qualche pagina alla volta di questo libretto – sperando di non incorrere in qualche copyright o diritti d’autore. Lo faccio perchè spero di aiutare – mi rivolgo per primo a me stesso – per migliorare la conoscenza dell’italiano – lingua complicata e difficilissima – che con l’andare dei tempi – anche a causa dei social – sta diventando sempre più storpiata e illeggibile.
Spero che questa mia nuova iniziativa vi piaccia e che possa esservi utile .
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ANALISI GRAMMATICALE
Ogni parola secondo la sua funzione grammaticale, viene classificata in una delle nove parti del discorso.
Perciò, fare l’analisi grammaticale significa riconoscere e specificare quale funzione hanno le parole in un discorso, indicando – quando si tratta di una parola variabile – sotto quale forma essa si presenta riguardo alla declinazione e alla congiunzione.
ESEMPIO:
– Il sole non era ancora tutto apparso all’orizzonte (A.Manzoni)
Il | articolo determinativo maschile singolare |
sole | nome comune di cosa maschile singolare |
non | avverbio di negazione |
era apparso | voce del verbo apparire, 3 persona singolare del trapassato prossimo indicativo, 3 coniugazione |
ancor | avverbio di tempo |
tutto | aggettivo indefinito, maschile singolare |
allo (=all’) | preposizione articolate, composta dalla preposizione semplice a e dall’articolo lo, maschile, singolare |
orizzonte | nome comune di cosa, maschile singolare |
Norme per l’analisi grammaticale
Per fare l’esatta analisi grammaticale dobbiamo:
a) scomporre la frase parola per parola
b) classificare ogni parola in una delle nove parti del discorso
c) indicare genere e numero, se si tratta di nome, pronome, aggettivo
d) indicare modo, tempo e persona se si tratta di verbo
TAVOLA SINOTTICA DELLE NOVE PARTI DEL DISCORSO
Osservazioni sul nome
DA RICORDARE
- Alcuni nomi maschili che terminano in o, come centinaio, migliaio, paio, riso, uovo, ecc. al plurale escono in a e diventano femminili
- Eco e mani (nomi femminili) fanno, al plurale, echi e mani
- Bue, dio, tempio, uomo, al plurale fanno buoi, dei, templi, uomini
- Auto, moto, radio, rimangono invariati
- Alcuni nomi formano il femminile con una parola diversa. Esempio: Babbo – Mamma
- Altri cambiano di significato. Esempio: Velo vela – Banco Banca
Analisi grammaticale del nome
Per fare l’analisi grammaticale del nome, dobbiamo indicare:
a) se il nome è concreto o astratto
b) se è comune o proprio
c) se è maschile, femminile, o di genere promiscuo
d) se è singolare o plurale
e) se è collettivo o composto
f) se è della prima, della seconda, della terza o della quarta declinazione
g) se si tratta di nome alterato, dobbiamo anche indicare la specie diversa dell’alternazione, ossia dire se è accrescitivo, diminutivo, vezzeggiativo, dispregiativo.
Nella prossima puntata parleremo dei prefissi e dei suffissi
Guidalberto Dalboni (da Facebook)
In un mondo che ha eliminato congiuntivi e condizionali, diventa un raro pezzo di antiquariato 😞
Concordo Guidalberto,
ecco perchè sto cercando – anche se sarò accusato di supponenza – di riportare e ristudiare le regole della nostra lingua.