Recensione de “sei casi per Petra Delicado”

foto tratta dal web

Non si può dire che Petra e Fermin (il suo vice) abbiano una vita tranquilla a Barcellona. Sempre alla presa con delitti, vuoi di nobili che di poveracci, sempre casi da risolvere sono. E sono da risolvere in fretta, con ogni mezzo possibile, usando – soprattutto – i piedi per camminare tra le vie di Barcellona alla ricerca dell’indizio risolutore.

Certo che Petra e Fermin sono proprio due caratteri opposti ma che ben si amalgamo fra di loro nella ricerca del colpevole.

L’ispettore Delicado non è libera nemmeno di andare in ferie con i figli – non suoi – ma del terzo marito – che i ragazzi la trascinano in una indagine che si svolge nel luogo di vacanza. E non è sempre detto che a brutta faccia, a brutto comportamento comporti automaticamente essere malfattori. Ma si sa in casa Delicado tutto è legato all’indagine.

Alicia Gimenez-Bartlett scrittrice (foto tratta dal web)

Basta, niente spoileraggio sugli altri 5 casi. Un libro che si legge tutto d’un fiato e come al solito Alicia Giménez-Bartlett non manca la fantasia e qualche intromissione nella politica spagnola. Un difetto? Mancano i racconti della vita di Barcellona ma non trattandosi un unico caso, Alicia è perdonata.


Prossima recensione: Un giorno ti racconterò di Dora Esposito


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)