Virtus Bologna: uno scudetto atteso vent’anni – Euro 2020

Virtus Bologna campione d’Italia (foto tratta dal web)

In una domenica dominata quasi esclusivamente dal calcio, non potevo non dedicare la prima pagina della vittoria della Virtus Bologna su Milano.
Vittoria che è valsa la conquista del campionato di basket, dopo 20 anni.
Per i più giovani dovrei raccontare che Bologna era soprannominata fino agli anni 90 “basket city” in quanto le due squadre felsinee andavano per la maggiore in Italia e in Europa e perchè i palazzetti dello sport erano sempre esauriti.
Tradizione che si è appannata in questi anni con, perfino, retrocessioni in serie B.
Non dobbiamo dimenticare che nella Virtus Bologna ha giocato Danilovic, Ginobili, nel suo palmares ha due vittorie in EuroLega. Era la squadra del compianto Lucio Dalla, dello storico allenatore Bucci.
Insomma una storia che viene da lontano: dagli infuocati derby con la Fortitudo, alle partite all’ultimo secondo con Milano e Varese.
Una vittoria inaspettata, un campionato da 7, un’EuroCup persa male in semifinale, un play off senza una sconfitta.
Un Milos Teodosic favoloso, un gradito ritorno dalla NBA di Marco Belinelli, la scoperta di un giovane come Alessandro Pajolo e un grande allenatore come Djordjvic che non va d’accordo con il patron della squadra Zanetti, cioè il signor Segafredo
Insomma ben tornata Virtus. Non vedo l’ora di tornare all’Unipol Arena.

Italia (foto tratta dal web)

Naturalmente la nostra rubrica “La Domenica Sportiva” non poteva non parlare di Euro 2020. L’Italia ha vinto, ha vinto bene. Spero solo che non si tratti di una fiammata. Nei campionati mondiali che abbiamo vinto siamo sempre partiti piano. Speriamo che non ci siano infortuni. Comunque bene, bella partita.
Che dire delle altre squadre viste fino ad adesso. Bene il Belgio (squadra fortissima ma non ha mai vinto nulla) ma ha giocato contro un Unione Sovietica inguardabile. Bene l’Inghilterra contro una Croazia che non ha punto, bene l’Olanda ma che fatica contro l’Ucraina. Del fatto di Eriksen ne ho parlato lungamente ieri. Davvero non ci sono parole. Lo riprenderò – questo discorso più avanti – in ottica UEFA.

Ceferin, Presidente Uefa (foto tratta dal web)

Che Ceferin sia un personaggio discutibile lo abbiamo visto in questi mesi con la questione della Super League. Uomo rancoroso, non degno di ricoprire l’incarico che ha. Sa passare del torto anche quando potrebbe avere ragione, come nel caso della Super League. Se fossero vero le voci che escono dalla sede del ritiro della Danimarca circa le pressioni di Ceferin per riprendere la partita dopo il malore di Eriksen, pena la sconfitta per 3 a 0 dimostrerebbe – ancora una volta – in che mani è l’UEFA.

Tommaso Giulini Presidente del Cagliari (foto tratta dal web)

Purtroppo l’intervista del Presidente Giulini non è stata letta da molti. In pratica tutta la conversazione con il giornalista si è incentrata sulla composizione del prossimo campionato di calcio italiano. Il dibattito, lo dico per i meno pratici di calcio, è ancora sul numero di squadre che partecipano al campionato. Attualmente giocano 20 squadre, troppe per le big perchè hanno impegni con le coppe europee e perchè squadre come Empoli (per citare una neo promossa) hanno poca attrattiva per i tifosi, quando saranno riaperti gli stadi.
Le big vorrebbero un campionato a 16 squadre. Invece l’esigenza dei club medi e piccoli è proprio il contrario. Più partite, più incassi. Fin qui nulla di nuovo.
Perchè l’intervista di Giulini (molto ascoltato in Lega) ha fatto clamore?
Perchè Giulini propone un campionato a 18 squadre (media tra le attuali 20 e 16 proposte dai big) con una sola retrocessione (perchè gli investimenti per giocare in serie A sono notevoli) e al massimo una spareggio tra la penultima della Serie A e la seconda della serie B.
Mi chiedo. Che differenza c’è fra un campionato di questo tipo e la Super League? Entrare diventerebbe difficilissimo, uscirne ancora più difficile.

Novak Djokovic (foto tratta dal web)

Ha vinto il migliore, cioè Novak Djokovic. Non c’è dubbio. Poi che non sia il massimo della simpatia, è un altro discorso.
Gli urli contro Berrettini rimarranno nella storia del Roland Garros.
Bene gli italiani. Prima o poi una vittoria importante arriverà.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)