Una preziosa opinione di un mio lettore del blog

In questi giorni ho ricevuto su facebook questa presa di posizione a un articolo che ho pubblicato sul blog.

Ringrazio Andrea Bellardino per questo prezioso contributo che pubblico con un mio piccolo commento finale.


In questa nostra politica italiana se ne vedono di tutti i colori con un trasformismo che preoccupa tutti quei cittadini ben pensanti che ancora credono nella serietà delle Istituzioni che purtroppo deludono ogni giorno di più. Parlare di quei politici che, attualmente ministri del governo Meloni, si muovono con molta approssimazione, basti pensare, alla Sanità, al complesso mondo della Scuola e dell’Università, senza dimenticare quello della Giustizia dove ai primi di novembre il ministro Carlo Nordio ha annunciato il rinvio della separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e quelli giudicanti che ha lasciato tutti allibiti. Forse, qualcuno insinua non sia stata una sua decisione. In questa contorta, politica dove l’ambiguità è la regola, tutto è possibile, ma le chiacchiere spesso nascondono verità preoccupanti. L’economia fa acqua da tutte le parti ed il governo è in piena confusione, non si chiede chi pagherà gli interessi del costo del famoso PNRR, basta rinviare a futura memoria e tutto è risolto Tutto questo non è proponibile per il mondo dell’Istruzione e della formazione dove la percentuale di abbandoni dei giovani dalla scuola supera ampiamente il 9,5 % , mentre il 19 % non raggiunge il diploma, con gli istituti scolastici che impegnano oltre 200 mila insegnanti precari dimenticando la continuità didattica funzionale per la crescita degli alunni. Un discorso a parte va fatto sulla Sanità dove non esiste chiarezza con gli ospedali pubblici che sono delittuosamente carenti, dove il servizio denuncia falle incedibili, dove il personale sanitario da tempo non fa corsi di aggiornamenti utili per salvare la vita dei pazienti. Chi mi legge penserà ad una esagerazione, ma esaminando bene quanto si sta avvicendando nel nostro Paese sarebbe opportuno farsi delle serie domande su quale società stiamo preparando per le nuove generazioni. Sulla che stiamo percorrendo ci aspettano grosse delusioni che già con l’ambiguo discorso del MES ci vede perdenti. Malgrado tutto ciò e sperando di non esser cattivo profeta auguro Sereno Natale


Faccio mie, le tue considerazioni.

Diventa davvero difficile commentare e aggiungere qualcosa di nuovo a quanto scrivi. Che mondo lasciare alle future generazioni è sempre stato il mio cruccio.
Nella mia vita sindacale ho sempre cercato di trovare soluzioni che avvantaggiassero coloro che lavoravano in quel momento senza danneggiare coloro che sarebbero venuti dopo.

Devo ammettere, però, che questo “lascito” è stato inteso – spesso – dai più giovani, come diritto acquisito, non più alienabile e dato per scontato.
E’ questo un grave errore che abbiamo commesso e cioè far credere alle nuove generazioni che tutto è dovuto.
L’ho presa troppo da lontano? Non credo. Faccio alcuni esempi.

La sanità, il Servizio Sanitario Nazionale, una delle conquiste di welfare che caratterizzano la nostra vita è messa in discussione. Siamo passati – nel giro di pochi anni – dall’incensare il SSN, i medici, gli infermieri a pensarli come “Angeli” e invece oggi sono stati dimenticati.
Che dire della scuola. Ridotta sempre più a un “obbligo” rispetto ad una “scuola di vita”. Una scuola su cui il dibattito viene “puntato” sul presepe si o presepe no, quando nelle classi gli studenti si devono portare da casa la carta igienica o la carta per le stampanti – quando ci sono e funzionano.

Per finire ad una Magistratura – piena di incongruenze e incapacità ataviche – che andrebbe migliorata, e invece si cerca di assoggettarla al potere politico con la divisione delle carriere.

E che dire della legge bavaglio ai giornalisti.
Se in questi anni abbiamo perso molti posti nella classifica dei paese più democratici, una ragione ci sarà
.

Mi auguro che i giovani ritrovino quello spirito che ci caratterizzò negli anni 70/80 e inizio 90.
Me lo auguro per loro e per la nostra Nazione.

Grazie Andrea delle considerazioni.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)