Silverstone, F1: una domenica di ordinaria follia

L’incidente tra Verstappen e Hamilton (foto tratta dal web)

Ieri abbiamo assistito – davvero – ad una domenica di doppia ordinaria follia sulla pista di Silverstone in Inghilterra.

Foto tratta dal web

La prima follia le persone sugli spalti. Oltre 300.000 spettatori sulle tribune dell’ex aeroporto della seconda guerra mondiale, in tre giorni.
Tutti senza mascherina, senza nessun distanziamento, con il Covid che in Inghilterra miete oltre 50.000 casi al giorno.
Auguri per i prossimi 5/10 giorni. D’altra parte Boris Johnson, il primo ministro inglese, ha dato il “liberi tutti” a partire da oggi, quando lui è in isolamento.
La seconda follia è quella dell’incidente tra Verstappen e Hamilton. Anche in questo caso, follia allo stato puro.

In Formula 1 gli incidenti, gli scontri sono all’ordine del giorno, ricordate Senna e Prost, Schumaker e Hakkinen? Guai se non fosse così, sarebbe come una disfida tra gladiatori senza sangue.
Ma quando l’incidente è cercato, quando l’incidente avviene in un punto della pista (curva Cox) che si prende in pieno e dove è praticamente impossibile sorpassare, allora c’è qualcosa di più di una fatalità. E quando lo stesso Hamilton dice che lui il piede non lo toglie dall’acceleratore, quale altra prova bisogna trovare?

Halo (foto tratta dal web)

E per fortuna che le scocche delle macchine di Formula 1, in questi anni, sono migliorate enormemente. Cellule di sopravvivenza rafforzate, l’halo (vedi la foto) è quella struttura che – in caso di ribaltamento – protegge la testa del pilota.
Poteva davvero finire male per il povero Verstappen!! Non voglio esagerare ma se l’incidente fosse successo a Monza o a Imola, la Magistratura sarebbe intervenuta. Sono certo!

Ma lo scandalo della corsa di domenica non finisce qui.
Ad Hamilton, dopo aver buttato fuori il rivale, averlo costretto al ricovero ospedaliero, è stata inflitta una sanzione di … udite udite … di 10 secondi.
Sanzione irrisoria in quanto l’unico che poteva insidiare Hamilton era Perez (stessa macchina di Verstappen ma partiva ultimo) ma nessuno poteva immaginare la grande gara della Ferrari.
Quindi la giuria ha sanzionato Hamilton ma … facendogli capire che tanto avrebbe vinto lo stesso.
Ma voi pensate davvero che la sanzione poteva essere diversa visto che Hamilton è il pilota di casa (inglese), la Mercedes ha l’officina e tutto l’apparato di F1 proprio vicino a Silverstone e dopo la figuraccia di domenica scorsa gli inglesi potevano essere sconfitti ancora?

E non chiamiamola mafia sportiva, per carità, ci basta e avanza quello che è capitato con il campionato d’Europa e con il grande aiuto dato agli inglesi da parte dell’Uefa di Ceferin.

Sta di fatto che Leclerc, il giovane pilota della Ferrari, ha sperato fino a 5 giri dal termine di contrastare lo strapotere della Mercedes.
Ha vinto Hamilton, ma ha vinto lo sport?

Carlo Vanzini e Marc Gené commentatori di sky per formula 1 (immagine tratta dal web)

Ma non finisce qui. Sono scandalizzato dalla telecronaca di SKY ad opera di Carlo Vanzini e Marc Gené. Sempre pronti a giustificare l’operato di Hamilton, quasi a giustificarlo.
Ma la frase: “il vincitore va sempre omaggiato” Vanzini se la poteva proprio risparmiare.
Il vincitore, caro Vanzini si omaggia quando vince con merito, con pulizia, con fatica, non quando butta fuori pista l’avversario.
Ha ragione Verstappen – che non è il massimo della simpatia, almeno per me – quando dice: mi ha buttato fuori, non mi ha chiesto scusa, ha festeggiato senza ritegno.
Si può essere campioni del mondo per 7 volte ma la classe e la sportività non è acqua minerale.
Ah, dimenticavo, Hamilton è un inglese!!!

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)