Ho visto Landini che scrive a UIL e CISl, CISL che risponde a lui e Bombardieri, che risponde a Sbarra. Non è una nuova canzone di Annalisa, ma i nuovi rapporti sindacali

Bombardieri-Sbarra-Landini

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Vi ricordate la canzone di quest’estate Mon amour di Annalisa, quella che nel ritornello diceva:

Ho visto lei che bacia lui
Che bacia lei, che bacia me
Mon amour, amour, ma chi baci tu?

Ecco sembra che i tre segretari generali di CGIL CISL UILLandini, Sbarra e Bombardieri – siano rimasti affascinati da questa canzone.

Ha cominciato Maurizio Landini (nella foto) che subito dopo la riunione dei quadri sindacali ha scritto una lettera ai leader di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, chiedendo «con celerità» un incontro per fissare tempi e temi della protesta, percorsi di avvicinamento, modalità – come ho riportato nel post Il sindacato confederale e la Finanziaria del governo Meloni: che fare? del 20 ottobre.

Subito dopo Luigi Sbarra (nella foto) ha risposto a Landini e Bombardieri con questa lettera:

Carissimi Maurizio e Pierpaolo, ho letto con interesse i contenuti degli OdG votati dagli organismi di Cgil e Uil. La Cisl resta in attesa di analizzare il testo definitivo della Legge di Bilancio e dei provvedimenti collegati per poter effettuare una disamina sindacale compiuta e avanzare un giudizio complessivo”. È quanto si legge in una lettera di risposta inviata oggi dal leader della Cisl, Luigi Sbarra, ai segretari generali di Cgil e Uil, Landini e Bombardieri. “Peraltro – continua la nota – guardando alle anticipazioni rese dall’Esecutivo nell’incontro con le Parti Sociali di venerdì 13 u.s., alle dichiarazioni in conferenza stampa e alle notizie diffuse dagli organi di informazione, si evidenziano non pochi interventi coerenti con le rivendicazioni su cui ci siamo battuti in questi mesi in modo unitario, sia nei momenti di mobilitazione comune, sia ai tavoli di negoziato con il Governo. Misure che – evidenzia Sbarra nella sua comunicazione – se confermate, sarebbero motivo di un nostro giudizio articolato e non privo di luci. È quindi ancora più importante ragionare sui contenuti definitivi della Manovra, ottenuti i quali convocheremo il nostro Comitato Esecutivo per esprimere in modo collegiale valutazioni e orientamenti che, naturalmente, Vi socializzerò tempestivamente. Intanto resto in attesa di conoscere la Vostra disponibilità in merito alla nostra proposta di definire un perimetro unitario riformista di azione ed elaborazione, che vada oltre la traiettoria della Legge di Stabilità, per incalzare Governo e Sistema delle Imprese su un Patto Sociale che punti a realizzare crescita economica e sviluppo sostenibile, riforme e investimenti, una nuova politica dei redditi, rilanciando i livelli qualitativi e quantitativi dell’occupazione, contrastando disuguaglianze e povertà, accelerando la messa a terra del Pnrr. Tutto ciò per dare protagonismo al mondo del lavoro, innovando ed esaltando le relazioni sindacali e la contrattazione aziendale e sociale attraverso nuovi e più forti modelli di partecipazione e democrazia economica”.

Non si fa attendere attendere la risposta di Pierpaolo Bombardieri (nella foto):

Carissimo Gigi, ho letto la tua lettera.
Volevo comunicarti che, per quello che riguarda la nostra Organizzazione, valutiamo necessario sostenere le proposte delle piattaforme unitarie prima che si arrivi al testo definitivo.
Potrebbe essere troppo tardi aspettare la fine dell’iter parlamentare, anche in considerazione del fatto che il Governo sembra non voler presentare emendamenti al testo.
Abbiamo notato anche noi che ci sono interventi richiesti nei mesi passati: sul cuneo fiscale abbiamo proclamato due scioperi generali con due governi diversi.
Anche sulle cifre per gli aumenti contrattuali del pubblico impiego, c’è una prima risposta, lontana però dalla necessità di recuperare il reale potere d’acquisto perso dai salari e persino, come ammesso dallo stesso ministro, dai valori IPCA che per noi sono un punto di riferimento nel rinnovo dei contratti.
Rimangono senza risposte alcuni temi per noi fondamentali.
Sul lavoro, non ci sono risposte sulla precarietà e, cosa ancora più grave, sulla sicurezza sul lavoro, dopo alcuni incontri con il Governo, a questo punto probabilmente fatti solo per prendere tempo, non c’è nessuna misura di quelle da noi richieste.
Sul fisco, non esiste nessun richiamo alla necessaria lotta all’evasione fiscale, storica battaglia delle organizzazioni sindacali confederali.
Sulla previdenza, registriamo la negazione delle proposte unitarie presentate al Governo: in particolare, si va in pensione più tardi, non ci sono risposte per la pensione di garanzia per i giovani, vengono negati due obiettivi raggiunti negli anni passati dalle organizzazioni confederali, Ape Social e Opzione Donna.
Senza allargare l’analisi, questi temi sono per noi più che sufficienti per continuare la nostra mobilitazione con ore di sciopero e per lavorare prima della fine dell’iter che approva la manovra, per modificarla.
Tutto vediamo in questa manovra tranne che un respiro sociale. Siamo inoltre convinti che su questi temi sia necessario richiamare le responsabilità delle Regioni che possono sicuramente fare di più rispetto a quanto fatto fino a questo momento.
Per quanto riguarda la proposta di definizione di un perimetro comune per un patto sociale, voglio condividere con te alcune riflessioni.
Costruire un nuovo perimetro, significa non rivendicare le richieste contenute nelle nostre piattaforme unitarie? E questo patto con chi lo dovrei sottoscrivere?
Con il Governo che negli ultimi incontri, manovra e rinnovo Ccnl pubblico impiego, ha dedicato alle nostre richieste 4 e 5 minuti?
Con le associazioni datoriali che non incontriamo da moltissimo tempo? E con quali altre organizzazioni sindacali?
Avremo sicuramente modo e tempo di approfondire questi temi quando tu vorrai, nel frattempo noi andiamo avanti seguendo le indicazioni che arrivano dalle mobilitazioni della nostra Organizzazione.
Magari ci incontreremo alla fine del percorso di approvazione del testo definitivo.
Fraterni saluti.
PierPaolo Bombardieri

Che dire!!!
Questi sono i rapporti unitari tra le tre Confederazioni. Ormai non ci si incontra nemmeno più. Meglio affidare i rapporti alle lettere e ai social.
Niente più riunioni a Corso Italia o Via Po o Via Lucullo. Nulla!
Meglio una lettera con caro Gigi, caro Maurizio, caro Pierpaolo.

Il sindacato confederale assomiglia sempre di più alle opposizioni: divise, litigiose, senza un’ombra di strategia alternativa unitaria. Ognuno per sé!!!

Allora anch’io vi scrivo una lettera:

Carissimi Maurizio, Luigi e Pierpaolo,
vi rendete conto che state facendo una figura davvero barbina.
State discutendo come dei boomer che vogliono imitare i millenians.
Ma davvero pensate che i milioni di lavoratrici e lavoratori che rappresentate possano apprezzare questo vostro modo di fare?
Meglio una litigata – anche pubblica – una divisione anche lunga che queste spiacevoli sceneggiate.

Vi faccio una proposta. Vi invito a Bologna a mangiare un bel piatto di tortellini (rigidamente e assolutamente in brodo) e una cotoletta alla bolognese (so che a molti di voi piace questo menù).
Il ristorante lo scelgo io, il conto lo pagate voi.


Perchè se continuate così, il conto lo pagheranno milioni di lavoratrici e lavoratori italiani.


Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)

3 Risposte a “Ho visto Landini che scrive a UIL e CISl, CISL che risponde a lui e Bombardieri, che risponde a Sbarra. Non è una nuova canzone di Annalisa, ma i nuovi rapporti sindacali”

  1. Carlo Nwgri (da Facebook)
    …di male in peggio…senza soluzione di continuità…

  2. Carissimi, la situazione del sindacato italiano è questa. Purtroppo. Divisioni, alterchi, non visioni comuni, differenziazioni, sistemazioni politiche e chi più ne ha, più ne metta

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