Analisi Grammaticale parte terza: articolo e aggettivo

immagine tratta dal web

PREMESSA
Nel sistemare i miei vecchi libri scolastici, mi sono imbattuto in una vecchissima edizione di un prontuario di analisi grammaticale della famosa – per i miei tempi – serie dei Bignami (sunti di libri) che noi studenti poco volenterosi, erano la panacea. Non so se oggi – nei tempi dei social e di google esistono ancora i Bignami – ma quando ho trovato questo libricino – mi sono perfino emozionato ripensando ai quei tempi belli.
A parte i ricordi, voglio – da oggi – pubblicare qualche pagina alla volta di questo libretto – sperando di non incorrere in qualche copyright o diritti d’autore. Lo faccio perchè spero di aiutare – mi rivolgo per primo a me stesso – per migliorare la conoscenza dell’italiano – lingua complicata e difficilissima – che con l’andare dei tempi – anche a causa dei social – sta diventando sempre più storpiata e illeggibile.
Spero che questa mia nuova iniziativa vi piaccia e che possa esservi utile .


articoli precedenti:
11/10/2022 Analisi Grammaticale parte prima: premessa, tavola sinottica delle nove parti del discorso, il nome
12/10/2022 Analisi Grammaticale parte seconda: i suffissi e i prefissi


ARTICOLO

articolo determinativo
articolo indeterminativo

Osservazioni sull’articolo

DA RICORDARE
1) Gli articoli determinativi lo, la, gli, le sono articoli se precedono un nome, sono pronomi se precedono un verbo
2) Quando gli articoli determinativi si uniscono alle preposizioni semplici di, a, da, in, su, formano le preposizioni articolate
Esempio: di + il = del – da + il = dal – in + il = nel

Analisi grammaticale dell’articolo

Per fare l’analisi grammaticale dell’articolo dobbiamo indicare:
a) la specie: determinativo o indeterminativo
b) il genere: maschile o femminile
c) Il numero: singolare o plurale

Per fare l’analisi grammaticale della preposizione articolata, dobbiamo indicare di quali elementi è composta. ESEMPIO: – al: preposizione articolata formata dalla preposizione semplice a e dall’articolo il

AGGETTIVO

E qui cominciano i guai. Nel senso che bisogna prestare attenzione a quello che si scrive.
Alla fine del capitolo aggettivo elenco di frasi che non si possono dire e la loro forma giusta

aggettivo

Comparativi e superlativi irregolari

Alcuni aggettivi, oltre alle forme regolari, hanno delle forme irregolari derivate dal latino.

Comparativi e superlativi irregolari

Aggettivi che non ammettono gradi

Alcuni aggettivi non hanno nè comparativo nè superlativo. Indicano qualità che non ammettono gradi.
ESEMPI: argenteo – aureo – ferreo – plumbeo – vitreo – marmoreo – terreo – mortale – circolare – rotondo – quadrato – sferico – triangolare – rettangolare – autunnale – estivo – primaverile – invernale – settimanale – festivo – domenicale – mensile, ecc.

Osservazioni sugli aggettivi

DA RICORDARE

  1. Gli aggettivi possessivi: suo, sua, sue, suoi significano: di lui, di lei, di esso, ed indicano che il possesso è riferito a nome singolare.
  2. Loro, significa: di loro, indica che il possesso è riferito a nome plurale.
  3. I numerali collettivi indicano: triduo (= tre giorni) – novena (= nove giorni) – quarantena (=quaranta giorni), ecc.
  4. I numerali cardinali non si declinano , ad eccezione di uno che al femminile fa una e mille che al plurale diventa mila. Milione e miliardo sono seguiti dalla preposizione di.
  5. L’aggettivo dimostrativo quello, quando precede un nome segue le regole dell’articolo determinativo. ESEMPI: – Quell’uomo = Quegli uomini – Quello specchio = Quegli specchi – Quel cane = Quei cani

RICORDARE CHE:

Non si può dire:Si deve dire:
Mio nonninoIl mio nonnino
Nostra cara mammaLa nostra cara mamma
Vostri fratelliI vostri fratelli
Tue sorelleLe tue sorelle
(Perchè quando il nome è alterato o accompagnato da un aggettivo, od è plurale, l’articolo è necessario)
Non si può dire:Si deve dire:
Il mio cognatoMio cognato
La tua ziaTua zia
(Perchè, al singolare, i nomi di parentela – eccetto babbo, mamma, bimbo, figliuolonon ammettono l’articolo).
Non si può dire:Si deve dire:
– Mio zio è più migliore di me– Mio zio è migliore di me
– Mio zio è più minore di me– Mio zio è minore di me
– Mio zio è più maggiore di me– Mio zio è maggiore di me
(Perche queste parole sono già di grado comparativo)
Non si può dire:Si deve dire:
– Mio zio è il più migliore– Mio zio è il migliore
– Mio zio è il più minore– Mio zio è il minore
– Mio zio è il più maggiore– Mio zio è il maggiore
(Perchè i superlativi relativi si formano premettendo gli articoli ai comparativi)


Analisi grammaticale dell’aggettivo

Per fare l’analisi grammaticale dell’aggettivo dobbiamo indicarne:
a) La specie, il genere, il numero
b) Se si tratta di aggettivo qualificativo se ne dovrà indicare anche il grado, specificando, per il comparativo se è di maggioranza, di uguaglianza o di minoranza. Per il superlativo, di dovrà dire se è assoluto o relativo.
c) Se invece si tratta di aggettivo determinativo, è necessario precisare se è dimostrativo, indefinito, interrogativo, esclamativo. Per il possessivo se è di prima, seconda o terza persona. Per il numerale se è cardinale, ordinale, frazionario, collettivo o moltiplicativo.


Nel prossimo post parleremo del pronome. E cominceranno le difficoltà.

Pubblicato da Massimo Masi

Blog di Massimo Masi. Bolognese di nascita, piantato nella pianura, con una forte propaggine verso il mare. Non sono più quello di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini)